Conferenza Gimenez Ibra:"Voglio lasciare un'impronta. Il mercato...".

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In aggiornamento con tutte le dichiarazioni.

Ibra:"Lo abbiamo seguito tanto anche la scorsa estate ma non c'era la possibilità. Siamo andati verso altre direzioni. Oggi è qui è la cosa più importante. Siamo contentissimi. Vi presento Santiago Gimenez. Se parlo io mi dicono che metto troppa pressione. Lo faccio fare a lui. Il mercato? Ieri è stata una giornata intensa. Tutto lo staff ha fatto un grande lavoro. Non siamo soddisfatti della classifica. Abbiamo rinforzato la squadra. Cinque fuori e cinque dentro, in ogni posizione. Questa sarà la squadra che cambierà la situazione. Abbiamo diminuito il gap con le rivali? Abbiamo rinforzato la squadra e pensiamo che la porterà avanti. Vedremo. Abbiamo dialogato col mister. Secondo me la squadra è migliorata tanto. Io non sono il DS... è stato un mercato molto intenso. Poi abbiamo un orario da rispettare per i trasferimenti. Abbiamo fatto tutto quello che abbiamo cercato. Ho colleghi che stanno facendo un buon lavoro e facciamo tutto come team. Alla fine i risultati parleranno. Cosa non ha funzionato in questi mesi? E' mancata continuità di ritmo e vittorie. Quando vinci entra fiducia, ritmo. Poi abbiamo avuto momenti alti e bassi. Fino ad ora però solo noi abbiamo un trofeo. Pensa se andava meglio. Il Milan quando vince, vince i trofei. A inizio campionato abbiamo creduto in quella che avevamo fatto. Poi, non siamo stati soddisfatti e abbiamo cercato di cambiare e portare cose nuove. Cerchiamo di portare risultati. Abbiamo un trofeo ma non siamo soddisfatti. Abbiamo fame. Quando prendi qualcuno, serve l'accordo tra tutte le parti. Alcuni sono arrivati più rapidamente per altri ci è voluto più tempo. C'è stata sempre la comunicazione con l'allenatore. Sottil è arrivato un minuto e mezzo prima della fine. Stress totale. Grazie all'avvocato e a tutta la segreteria. Stanno facendo un grande lavoro. C'è tanta fame e voglia. Bennacer? Ha chiesto una nuova avventura. E' stato molto importante per il Milan. Ha vinto due trofei. E' stato lui a cercare una nuova avventura. Se uno ha altre idee in testa non deve essere qui. Lo abbiamo aiutato a cercare la migliore soluzione. La giornata di ieri una risposta ai tifosi? L'ultimo scudetto che ho vinto, è stato grazie ai tifosi. Questa squadra coi tifosi ha una doppia forza. Loro sono molto importanti. Poi, ci sono cose che non posso controllare ma stiamo facendo tutto per portare i risultati. Quando abbiamo vinto lo scudetto lo abbiamo fatto con la spinta dei tifosi. Quando hai la spinta ti rialzi automaticamente. E' tutto lì. GImenez ha fame di gol. Camarda è come lui. Questo o ce l'hai o non ce l'hai. Secondo me la sua qualità è dentro l'area. Troverà un Milan molto molto forte. Giocherà con Leao, Pulisic, Reijnders, Fofana. Con tanti giocatori che possono fare assist. Gimenez è qui per portare i risultati. Speriamo che lascerà il segno. Lo aiuteremo mettendolo nelle migliori condizioni. Poi dipende tanto da lui. Deve solo pensare a giocare, stare bene e portare risultati. Io sto lavorando per portare risultati. Da calciatore amavo essere odiato...Non mi serviva il supporto a 360 gradi. Per noi era meglio vincere contro la Dinamo, in modo di non fare i playoff. Gimenez contro il Feyenoord? Era destino. Giocherà e farà gol. Dopo ieri, i giorni di Ibra come quelli del Condor Galliani? E' tutto molto dinamico. Ci sono trattative più avanti, altre più indietro. E' stato interessante. Ho lavorato col numero uno, Raiola. Ho capito quanto era forte Mino, paragonato agli altri".

Gimenez:"Uno dei miei sogni era giocare in Europa, nei più grandi club, e lo sto facendo. Voglio lasciare la mia impronta. Come sto fisicamente? Ho avuto un piccolo infortunio ma sono prontissimo. Come ho vissuto questa trattativa? Mi stavano seguendo dallo scorso mercato. Io cerco di concentrarmi sul gioco. Il gruppo che è dietro di me ha fatto che fosse possibile. Io lascio tutto nelle mani di Dio. Abbiamo fatto questo passo importante. Quanti gol penso di poter fare? Farò tutto il possibile in campo. Io credo nel gioco di squadra. Qui abbiamo una grande squadra. Competitiva in vari modi. Possiamo vincere tanti. Non possono promettere un numero di gol ma farò il massimo. A chi mi ispiro? Uno di questi è Ibra. Sento la responsabilità di essere un giocatore del Milan. Devo lavorare sui piccoli dettagli. Lo faremo durante la mia permanenza. Voglio dare il massimo. Quanto ho dovuto spingere per venire qui? CI hanno pensato i dirigenti. Noi giocatori ci concentriamo sul giocare e lavorare. Il MIlan per me è sempre stato un sogno. Sapevo che mi seguivano, per me una grande motivazione. Il 7? E' il numero di Sheva, grande motivazione. E poi è numero perfetto. Per il Milan è come un vestito fatto su misura. E' un club che ha uno spirito importante e fame. Anche io ho questo spirito e voglia di vincere. E' un club fatto su misura per me. Io messicano al Milan? E' il mio turno portare avanti la bandiera del Messico. Nel periodo in cui sarò al Milan avrà accanto tutto il Messico. E questo mi riempie di orgoglio. Posso diventare più forte di Hugo Sanchez? Non sono qui per fare confronti. Voglio seguire la mia strada e lasciare il mio segno lavorando sodo. Poi saranno le persone e dire quello che succederà. Io sono Santiago Gimenez e cercherò di fare la mia storia da solo".

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Lorenzo 89

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Spero Ibra non faccia il pagliaccio come al solito con le sue battutine imbarazzanti, da calciatore andava bene ma da dirigente che rappresenta il Milan è una cosa che non ho mai sopportato.
 

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Ibra:"Lo abbiamo seguito tanto anche la scorsa estate ma non c'era la possibilità. Siamo andati verso altre direzioni. Oggi è qui è la cosa più importante. Siamo contentissimi. Vi presento Santiago Gimenez. Se parlo io mi dicono che metto troppa pressione. Lo faccio fare a lui".

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Ibra:"Lo abbiamo seguito tanto anche la scorsa estate ma non c'era la possibilità. Siamo andati verso altre direzioni. Oggi è qui è la cosa più importante. Siamo contentissimi. Vi presento Santiago Gimenez. Se parlo io mi dicono che metto troppa pressione. Lo faccio fare a lui. Il mercato? Ieri è stata una giornata intensa. Tutto lo staff ha fatto un grande lavoro. Non siamo soddisfatti della classifica. Abbiamo rinforzato la squadra. Cinque fuori e cinque dentro, in ogni posizione. Questa sarà la squadra che cambierà la situazione. Abbiamo diminuito il gap con le rivali? Abbiamo rinforzato la squadra e pensiamo che la porterà avanti. Vedremo. Abbiamo dialogato col mister. Secondo me la squadra è migliorata tanto. Io non sono il DS... è stato un mercato molto intenso. Poi abbiamo un orario da rispettare per i trasferimenti. Abbiamo fatto tutto quello che abbiamo cercato. Ho colleghi che stanno facendo un buon lavoro e facciamo tutto come team. Alla fine i risultati parleranno".

Gimenez:"Uno dei miei sogni era giocare in Europa, nei più grandi club, e lo sto facendo. Voglio lasciare la mia impronta. Come sto fisicamente? Ho avuto un piccolo infortunio ma sono prontissimo".
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Gimenez:"Uno dei miei sogni era giocare in Europa, nei più grandi club, e lo sto facendo. Voglio lasciare la mia impronta. Come sto fisicamente? Ho avuto un piccolo infortunio ma sono prontissimo. Come ho vissuto questa trattativa? Mi stavano seguendo dallo scorso mercato. Io cerco di concentrarmi sul gioco. Il gruppo che è dietro di me ha fatto che fosse possibile. Io lascio tutto nelle mani di Dio. Abbiamo fatto questo passo importante. Quanti gol penso di poter fare? Farò tutto il possibile in campo. Io credo nel gioco di squadra. Qui abbiamo una grande squadra. Competitiva in vari modi. Possiamo vincere tanti. Non possono promettere un numero di gol ma farò il massimo. A chi mi ispiro? Uno di questi è Ibra. Sento la responsabilità di essere un giocatore del Milan. Devo lavorare sui piccoli dettagli. Lo faremo durante la mia permanenza. Voglio dare il massimo. Quanto ho dovuto spingere per venire qui? CI hanno pensato i dirigenti. Noi giocatori ci concentriamo sul giocare e lavorare. Il MIlan per me è sempre stato un sogno. Sapevo che mi seguivano, per me una grande motivazione. Il 7? E' il numero di Sheva, grande motivazione. E poi è numero perfetto. Per il Milan è come un vestito fatto su misura. E' un club che ha uno spirito importante e fame. Anche io ho questo spirito e voglia di vincere. E' un club fatto su misura per me. Io messicano al Milan? E' il mio turno portare avanti la bandiera del Messico. Nel periodo in cui sarò al Milan avrà accanto tutto il Messico. E questo mi riempie di orgoglio. Posso diventare più forte di Hugo Sanchez? Non sono qui per fare confronti. Voglio seguire la mia strada e lasciare il mio segno lavorando sodo. Poi saranno le persone e dire quello che succederà. Io sono Santiago Gimenez e cercherò di fare la mia storia da solo".
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Gimenez:"Uno dei miei sogni era giocare in Europa, nei più grandi club, e lo sto facendo. Voglio lasciare la mia impronta. Come sto fisicamente? Ho avuto un piccolo infortunio ma sono prontissimo. Come ho vissuto questa trattativa? Mi stavano seguendo dallo scorso mercato. Io cerco di concentrarmi sul gioco. Il gruppo che è dietro di me ha fatto che fosse possibile. Io lascio tutto nelle mani di Dio. Abbiamo fatto questo passo importante. Quanti gol penso di poter fare? Farò tutto il possibile in campo. Io credo nel gioco di squadra. Qui abbiamo una grande squadra. Competitiva in vari modi. Possiamo vincere tanti. Non possono promettere un numero di gol ma farò il massimo. A chi mi ispiro? Uno di questi è Ibra. Sento la responsabilità di essere un giocatore del Milan. Devo lavorare sui piccoli dettagli. Lo faremo durante la mia permanenza. Voglio dare il massimo. Quanto ho dovuto spingere per venire qui? CI hanno pensato i dirigenti. Noi giocatori ci concentriamo sul giocare e lavorare. Il MIlan per me è sempre stato un sogno. Sapevo che mi seguivano, per me una grande motivazione. Il 7? E' il numero di Sheva, grande motivazione. E poi è numero perfetto. Per il Milan è come un vestito fatto su misura. E' un club che ha uno spirito importante e fame. Anche io ho questo spirito e voglia di vincere. E' un club fatto su misura per me. Io messicano al Milan? E' il mio turno portare avanti la bandiera del Messico. Nel periodo in cui sarò al Milan avrà accanto tutto il Messico. E questo mi riempie di orgoglio. Posso diventare più forte di Hugo Sanchez? Non sono qui per fare confronti. Voglio seguire la mia strada e lasciare il mio segno lavorando sodo. Poi saranno le persone e dire quello che succederà. Io sono Santiago Gimenez e cercherò di fare la mia storia da solo".
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