- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 239,202
- Reaction score
- 43,978
La conferenza di Giampaolo pre Torino - Milan. Ecco le dichiarazioni del tecnico:"Percezione dell'ambiente e dei tifosi che si attendono di più? Posso immaginarla. Dopo la sconfitta nel derby è di delusione. Noi abbiamo il dovere, non forzato ma sentito, di rimettere a posto le cose e rialzarsi. La squadra è sempre più fidelizzata. Lavora bene. Alle delusioni bisogna reagire. Non bisogna lasciarsi sconfiggere. Quella è una partita che non si può giocare più. Bisogna ripartire- Sono consapevole di quello che siamo e cosa bisogna migliorare. Conosce le cose. In questo momento nessuno è contento ma lavoriamo per essere più forti e convincenti. Più padroni del gioco e della partita. Conosco le difficoltà, lavoriamo sulle soluzioni. Il Toro è squadra ostica con buone individualità. Ma dobbiamo andare a Torino a fare la nostra partita. Cosa non deve fare il Milan? Dobbiamo migliorare il palleggio, fare meno errori nei passaggi, legare il gioco. Dobbiamo fare tante cose meglio. Turnover? Le scelte che farò sono in funzione della partita. Poi valuterò per quella successiva. Milan da quarto posto? Domanda che significa poco. Bisogna lavorare per cercare di fare meglio e essere forte. Non per un obiettivo preciso. Io ho fiducia nella squadra, che deve migliorare. Ma non dobbiamo partire dall'inizio, non da quell'obiettivo. Caso Piatek? No. Dobbiamo lavorare per migliorare davanti e per metterlo nelle condizioni migliori. Il Milan ha giocatori in avanti per il mio calcio? Il Milan è un'altra cosa rispetto alla Samp. In ogni squadra cerchi di fare un tipo di calcio, poi determinato dalle caratteristiche del giocatore. Bisogna lavorare per far rendere i giocatori al top. Devo avere la capacità e l'intelligenza di mettere insieme tutte le caratteristiche dei giocatori e farli rendere al meglio. Cosa mi hanno detto i dirigenti? Loro sono sempre presenti. Ci confrontiamo quotidianamente. Ma niente di particolare. Quando può scoccare la scintilla? Una delle prime cose che ho detto è che il tempo è primo alleato e nemico. Io lavoro per prendermi quel tempo. Col tempo non si può che migliorare. Poi devo essere supportato dai risultati. Il Milan è un'altra storia, blasone, ha milioni di tifosi. Ma io devo lavorare per prendermi il mio tempo. La mia è una caratteristica diversa. Mi sento già a rischio? Cose che non mi interessano e non mi sfiorano. Penso al lavoro. La brillantezza? E' un aspetto importante al quale noi teniamo molto. Le nostre squadre non sono mai rotonde, che sciorinano molto densità. Mi piacciono le squadre intense. Ed è un aspetto che dovrà caratterizzare questo Milan. Suso trequartista? Sabato scorso è tornato a giocare nella sua mattonella dopo venti minuti. Abbiamo giocato con tre attaccanti puri. Suso a me piace sia di qua che di là. Non mi dispiace Suso trequartista. Io devo scegliere una strada. Poi devo mettere a posto anche gli altri. Devo trovare la quadra. Rebic ha caratteristiche diverse a Silva, che è andato. Bennacer e Theo? O Bennacer o Biglia, o Theo o Rodriguez.. Non ci sono giocatori targati Giampaolo, Boban o Maldini. Ci sono giocatori da Milan. Non guardo chi li ha presi. Li giudico in campo. Ad oggi alleno 21 giocatori di campo e 3 portieri. Sono tutti allineati, si impegnano. Semmai sono le mie le responsabilità. Bonaventura? Sta molto meglio. Potrebbe ritargliarsi uno spazio anche domani. Bonaventura potrebbe giocare in diversi ruoli. Ma poi dipende da cosa uno gli chiede. Salvo qualcosa nel derby? La squadra ha fatto bene anche cose invisibili per voi. Dobbiamo migliorare le percentuale nei passaggi. Non è tutto da buttare, ma abbiamo diversi aspetti da migliorare. Ho analizzato tutto con la squadra in modo attento. Milan ultimo per tiri in porta? La mia ambizione è che il Milan riesca a giocare nella metà campo avversaria con tanti giocatori. Non buttare la palla avanti. Il tiro in porta è la conseguenza di giocare un certo tipo di calcio".