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La conferenza di Gattuso pre Juventus - Milan:"Tra le prime quattro dopo sei anni? Fatto importante ma dobbiamo pensare al presente. Dopo il derby non riusciamo più a vincere. Dobbiamo capire il perchè. Sento chiacchiere tra me e Leonardo. Ma non c'è nulla. Assolutamente nulla. Si parla. Io con Leonardo non ho proprio nulla. I discorsi rimangono all'interno della squadra. Sto benissimo qui. Ho solo problema: non riusciamo ad essere brillanti. Il nostro obiettivo è riuscire a portare la squadra in Champions. Il resto sono chiacchiere da bar. Questa partita contro la Juve arriva a pennello. Abbiamo una grande occasione. Un risultato positivo può farci un qualcosa in più a livello mentale. Penso che in questo momento abbiamo provato diverse cose. Si tocca con mano che c'è un pò di nervosismo ma può essere positivo. Ci sono giocatori che ci tengono. Ripeto. Ci serve una grande prestazione che ci porta alla vittoria. Possiamo ripartire. La Juve insegna, contro l'Atletico la davano per morta. Una partita gli ha cambiato la stagione. Noi possiamo fare lo stesso percorso. In questo momento dobbiamo riuscire ad essere tranquilli. Oggi ognuno di noi commette errori a livello tecnico e tacco. Sento dire che Leo mi ha impedito di giocare con due attaccanti. Ma sono chiacchiere. Mi avete sempre rinfacciato Paquetà. Contro l'Udinese avevamo questa occasione, poi Paquetà si è fatto male. Poi tanto di noi hanno scritto che la squadra ha malumore. La partita l'abbiamo preparata martedì. Non bisogna improvvisare ma sono scelte mie. Il giorno della partita dico chi gioca a Leo e Paolo. Gli infortunati? Kessie si è allenato, Romagnoli ha avuto la febbre ma si è allenato. Conti torna la settimana prossima. Paquetà un pò più lunga. Donnarumma torna tra 4-5 giorni. Modulo domani? La Juve non penserà alla Champions. La storia dice che nei momenti di difficoltà siamo sempre venuti fuori. Il derby era una partita importantissima ma adesso basta dobbiamo guardare avanti. La differenza è racchiusa su due immagini: l'immagine dell'1-1 un gol che prima non prendevamo e il miracolo che fa Chalanoglu contro l'Udinese alla fine. Dobbiamo avere il veleno, non pensare cosa fare se adesso sbaglio. Se riusciamo a fare risultato domani può arrivare la svolta. Tolta l'Atalanta, tutte le altre in lotta per la Champions stanno facendo fatica. Siamo quarti e non dobbiamo mollare. Mi avete preso per catenacciaro, conosco bene la mia squadra e so che tipo di calcio pò fare. Non farei un discorso di modulo. Bisogna mettere i giocatori nella posizione giusta. Con la Samp e con l'Inter abbiamo creato, contro l'Udinese no. La lettura da fare è questa. Non sembrava la mia squadra. Tante volte anche per fare qualcosa di diverso, sto sbagliando anche io qualcosina. Nervoso? Quando mi hai visto nervoso? Puoi dire che è una tua sensazione ma non era così. Ero nervoso quando ti ho fatto volare il telefonino non l'altro giorno. Io so che quando si può cambiare qualcosa possono venire fuori i nostri difetti. Ma si cerca di fare qualcosa di nuovo per creare più occasioni e questo non ci sta riuscendo. Come sto vivendo questo periodo? Non bene. C'è grande delusione. Ma voglia di ripartire. Ho tanta rabbia, ma non sono deluso. Ho il dovere di crederci di farmi vedere positivo di cambiare e di raggiungere l'obiettivo. Di far arrivare questa squadra quarta. MI è piaciuto tantissimo il secondo tempo contro la Samp. Abbiamo cercato il gol e fatto pressione. Dobbiamo ripartire da quella voglia. Paquetà? Tempi di recupero? 20 giorni un mese. Dopo dipende anche dal giocatore e dalla sua soglia del dolore. Il mio futuro? Ho ancora due anni di contratto. Testa a quello che dobbiamo fare oggi. L'altro giorno non sono bravo a tenermi quella risposta. Il mio futuro è qui e raggiungere gli obiettivi che la società vuole. I detrattori dicono che il Milan non gioca bene? (Domanda di Pellegatti). Non voglio passare per presuntuoso. Oggi non stiamo facendo tutto nel verso giusto. Spero di riuscire a far cambiare idea. Domani giochiamo contro una squadra che ha vinto il campionato e che ha perso solo una partita. Ma possiamo fare bene. NOn c'è bisogno di stuzzicare i giocatori. Abbiamo le carte in regola per fare una grandissima partita. Perchè ho provato a cambiare? Non era meglio il Milan di due mesi fa? Mi fate ridere. Contro l'Udinese dovevamo vincere e ho provato a mettere le due punte. Il problema è come stiamo interpretando le partite. Non è un problema tattico o di modulo. Stiamo facendo le cose a metà. Nel momento più bello ci siamo fermati. Dobbiamo liberare la testa e fare le cose con più entusiasmo. Allegri? Con lui ho giocato insieme. Già da giocare si faceva voler bene. Si arrabbiò mi fece dare il premio. Non si piange mai addosso. Riesce a sdrammatizzare. E' all'opposto di come vivevo io questo lavoro. Non l'ho mai visto arrabbiato. Ha sempre dato spazio ai giovani anche al Milan. Kean? Ha talento e forza fisica. Bisogna lasciarlo tranquillo. Deve volare basso perchè ti puoi perdere. Ha bisogno di tranquillità. Bonucci? Ha dato consigli a Kean, ma è stato massacrato. Voleva solo aiutarlo. Pensiamo a fare una grande prestazione, poi magari può anche non bastare? Mi dici che oggi mi vedi grintoso? Forse ti paga qualcuno per farmi arrabbiare. Se la butti così sembra che sono grintoso solo per la partita con la Juve. Ma non è così. Posso accendermi dopo un secondo. Ma tante volte bisogna cercare di capire che strada cavalcare. Stiamo attraversando un momento negativo ma non devo spaccare tutto. Bisogna capire le cose che non funzionano. Io sono carico in tutte le parti. Non ho bisogno della Juve per sentirmi vivo. Loro non mollano mai. C'è grande rispetto. Mi auguro che il Milan riesca a fare come la Juve ed a superare i momenti di difficoltà grazie al DNA".