Conferenza Gattuso e Bonucci pre Juve - Milan.

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La conferenza stampa di Gattuso e Bonucci pre finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan. Ecco di seguito le dichiarazioni

Bonucci:"Bonucci può fare ben poco se la squadra non si dimostra all'altezza. Io sono fiducioso. Domani sera faremo una grande partita. Alzare la coppa da capitano? Un gran motivo in più. A maggior ragione dopo le difficoltà incontrate durante l'anno. Sarebbe importante per tutti. Sono fiducioso. Domani sera avremo davanti una grande squadra. Ma venderemo cara la pelle. Vinceremo la partita se ci dimostreremo cinici. La Juve ha grandi qualità. Dovremo giocare di squadra. Il gol è stata una gioia personale. Negli anni passati ho sempre fatto gol importanti. Ho finito sempre a quota 4-5-6 gol. Quest'anno sono a 2. Ma mi preme vincere il primo trofeo con la maglia del Milan. Con i miei ex compagni domani saremo avversari. Ma nella vita ci sentiamo quasi tutti i giorni. Io non dovrò consolare nessuno così come nessuno dovrà consolare me se perderemo. Abbiamo iniziato questo progetto di crescita contro la squadra più forte d'Italia. Quanto vale la Coppa Italia? Ho avuto la fortuna di giocare per sette anni con la Juve. Ho imparato cosa significa non mollare mai. Ora il Milan mi sta trasmettendo valori importanti. Ho avuto la fortuna di essere allenato da Gattuso che ha vinto tutto col Milan. Mi piace quello che sto scoprendo e me lo voglio vivere. La Coppa Italia non ha la stessa importanza di Champions o Europa League. Ma alzare un trofeo in questa stagione avrebbe un valore diverso. Vincere può darci la svolta? I cicli iniziano sempre con una vittoria. Speriamo che questo ciclo inizi domani sera. C'è la voglia di portare la coppa a casa. Venderemo cara la pelle. Meritiamo questo trofeo. Lo meritano i tifosi e la società. Spero di vivere una festa nella sua totalità. Se segno esulto? Vedremo. Due anni fa con la Juve non ho giocato questa partita, ero squalificato. Domani giocheremo per vincere, per dare il meglio. Vincere ci darebbe l'Europa senza pensare al campionato e alle due partite che mancano. Punti in comune tra Allegri e Gattuso? Nella gestione della spogliatoio. Sono attenti agli equilibri e a far sentire importanti tutti i giocatori. Ho visto la squadra carica e fiduciosa. Ai discorsi motivazionali ci pensa il mister".


Gattuso:"In questo momento per noi non è la Coppa Italia. E' la coppa del mondo. Per la squadra giovane che abbiamo. Per l'entusiasmo estivo. Per i tifosi che hanno voglia di tornare a vincere. Si tocca con mano. Manca la scintilla per vedere un bel fuoco di artificio. Non ho caricato i ragazzi. Questa partita si prepara da sola. Domani dobbiamo fare qualcosa di straordinario per vincere. Ma ho la sensazione che se riusciamo a passare questo ostacolo possiamo fare qualcosa d'importante. Cosa facevo quando il Milan vinceva a Doha? L'ho vista su Milan Channel ed ho esultato. Dobbiamo concedere poco o nulla alla Juve. Loro vincono con la qualità dei giocatori. Poi dobbiamo avere grande personalità. Non aver paura e senza braccino. Ce la giocheremo. La Juve è una grandissima squadra ma anche loro hanno qualche difettuccio. Sarà una partita bella e aperta. Speriamo di non commettere gli stessi errori di Torino. Dobbiamo riconoscere le caratteristiche ben precise degli avversari. Dobbiamo essere corti e raddoppiare. Se la vogliamo la testa fa fare cose impensabili. Domani deve scattare un qualcosa anche nella testa. Andare alla ricerca di un qualcosa in più. Fa giocare ero un pazzo scatenato. Facevo cose strane. Ero molto scaramantico. Oggi sento una pressione pazzesca. La pressione dei tifosi, dei miei giocatori, di chi mi vuole bene. La cosa che mi fa rilassare è quando ho il fischietto in bocca in allenamento. Poi non dormo, c'è una vita per dormire. Allora riaccendo la televisione e mi metto a rivedere i video. Come ha detto Pirlo, è vero che ho mangiato una lumaca? Ho fatto anche di peggio. Per essere una grande squadra, serve un grande spogliatoio. E' il gruppo che ti fa vincere le coppe. Io vado alla ricerca di questo. Quello era il momento prima di Milan - Manchester. Pioveva tantissimo. A Milanello non c'erano delle lumache ma delle bisce. Tutti mi dicevano:"Non hai il coraggio". Così l'ho fatto per sdrammatizzare. Quando si entra sul rettangolo di gioco l'importante è dare il massimo. Poi se l'avversario è più forte e merita di vincere, gli stringiamo la mano e gli facciamo i complimenti. L'importante è fare di tutto. Partita più importante della mia carriera? Sì. Ho 150-160 panchine. Non sono poche. Speriamo che domani arrivi un'altra soddisfazione. Se non arriverà, ci vorrà ancora più forza e lavoro. Come sta Biglia? Deve essere un valore aggiunto. Gli ho visto fare robe disumane in questi 15 giorni. Dalle 8 di mattina fino alle 7 di sera sul pezzo. A fare di tutto per cercare di rientrare prima. Il Milan ha bisogno di questa gente qui. Domani lo valuteremo. Ma c'è il rischio che prenda una botta. Tutti dobbiamo apprezzarlo? Locatelli? L'ho visto tre giorni fa, come voi. L'ho visto bene. Alla Juve ho sempre invidiato la mentalità. Stare sempre sul pezzo. La voglia e la disciplina. Il Milan negli ultimi 30 anni ha cercato e portato qualcosa di diverso. La Juve vince con mentalità, forza fisica, qualità tecniche. Non è facile. Quando si parla della Juve si parla di un grandissimo club. Con grande storia. Ancelotti? Lo sento spesso ma non l'ho sentito stamattina. Ho sentito Sacchi e mi ha fatto piacere. Ancelotti sa che sono scaramantico e non ci prova nemmeno a chiamarmi. A Sacchi non potevo non rispondere. Dopo questa abbiamo altre due battaglie. Per noi sarebbe importanti arrivarci con una Coppa in mano. Altrimenti bisognerebbe raccogliere i cocci. Non è bello dirlo ma è la verità. La Juve farà la quarta finale di fila. Sette scudetti. A loro non fa nè caldo nè freddo. Si allenano giocando. A tratti vedo che loro non sono nemmeno sudati quando finiscono le partite. Se vogliamo fare qualcosa di importante dobbiamo affrontarla col DNA Juve. Quando non ci arriviamo con la qualità dobbiamo arrivarci in un altro modo. Per una partita si può fare. Suso? Io mi aspetto un Suso che ci aiuti in tutte e due le fasi. Ora gli stiamo chiedendo qualcosa in più ma quando saremo più squadra potremmo anche permetterci di non farlo lavorare in difesa. La qualità di Suso si è vista anche contro il Verona. Domani dobbiamo essere concreti. Che faccio se vinco? Non lo so. Sicuramente abbraccerò i miei ragazzi e mi farò un bicchiere con loro. Ma anche se perdessimo. Poi stare con i miei figli e con le persone che mi hanno visto poco"..

interessanti le parole di Bonucci sulla somiglianza tra Gattuso e Allegri nella gestione degli spogliatoi....

interessante perché qui sono considerati antitetici uno dall'altro...nel senso che Allegri era considerato uno smidollato senza palle mentre Rino un vero duro....:D
 

Ruuddil23

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La conferenza stampa di Gattuso e Bonucci pre finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan. Ecco di seguito le dichiarazioni

Bonucci:"Bonucci può fare ben poco se la squadra non si dimostra all'altezza. Io sono fiducioso. Domani sera faremo una grande partita. Alzare la coppa da capitano? Un gran motivo in più. A maggior ragione dopo le difficoltà incontrate durante l'anno. Sarebbe importante per tutti. Sono fiducioso. Domani sera avremo davanti una grande squadra. Ma venderemo cara la pelle. Vinceremo la partita se ci dimostreremo cinici. La Juve ha grandi qualità. Dovremo giocare di squadra. Il gol è stata una gioia personale. Negli anni passati ho sempre fatto gol importanti. Ho finito sempre a quota 4-5-6 gol. Quest'anno sono a 2. Ma mi preme vincere il primo trofeo con la maglia del Milan. Con i miei ex compagni domani saremo avversari. Ma nella vita ci sentiamo quasi tutti i giorni. Io non dovrò consolare nessuno così come nessuno dovrà consolare me se perderemo. Abbiamo iniziato questo progetto di crescita contro la squadra più forte d'Italia. Quanto vale la Coppa Italia? Ho avuto la fortuna di giocare per sette anni con la Juve. Ho imparato cosa significa non mollare mai. Ora il Milan mi sta trasmettendo valori importanti. Ho avuto la fortuna di essere allenato da Gattuso che ha vinto tutto col Milan. Mi piace quello che sto scoprendo e me lo voglio vivere. La Coppa Italia non ha la stessa importanza di Champions o Europa League. Ma alzare un trofeo in questa stagione avrebbe un valore diverso. Vincere può darci la svolta? I cicli iniziano sempre con una vittoria. Speriamo che questo ciclo inizi domani sera. C'è la voglia di portare la coppa a casa. Venderemo cara la pelle. Meritiamo questo trofeo. Lo meritano i tifosi e la società. Spero di vivere una festa nella sua totalità. Se segno esulto? Vedremo. Due anni fa con la Juve non ho giocato questa partita, ero squalificato. Domani giocheremo per vincere, per dare il meglio. Vincere ci darebbe l'Europa senza pensare al campionato e alle due partite che mancano. Punti in comune tra Allegri e Gattuso? Nella gestione della spogliatoio. Sono attenti agli equilibri e a far sentire importanti tutti i giocatori. Ho visto la squadra carica e fiduciosa. Ai discorsi motivazionali ci pensa il mister".


Gattuso:"In questo momento per noi non è la Coppa Italia. E' la coppa del mondo. Per la squadra giovane che abbiamo. Per l'entusiasmo estivo. Per i tifosi che hanno voglia di tornare a vincere. Si tocca con mano. Manca la scintilla per vedere un bel fuoco di artificio. Non ho caricato i ragazzi. Questa partita si prepara da sola. Domani dobbiamo fare qualcosa di straordinario per vincere. Ma ho la sensazione che se riusciamo a passare questo ostacolo possiamo fare qualcosa d'importante. Cosa facevo quando il Milan vinceva a Doha? L'ho vista su Milan Channel ed ho esultato. Dobbiamo concedere poco o nulla alla Juve. Loro vincono con la qualità dei giocatori. Poi dobbiamo avere grande personalità. Non aver paura e senza braccino. Ce la giocheremo. La Juve è una grandissima squadra ma anche loro hanno qualche difettuccio. Sarà una partita bella e aperta. Speriamo di non commettere gli stessi errori di Torino. Dobbiamo riconoscere le caratteristiche ben precise degli avversari. Dobbiamo essere corti e raddoppiare. Se la vogliamo la testa fa fare cose impensabili. Domani deve scattare un qualcosa anche nella testa. Andare alla ricerca di un qualcosa in più. Fa giocare ero un pazzo scatenato. Facevo cose strane. Ero molto scaramantico. Oggi sento una pressione pazzesca. La pressione dei tifosi, dei miei giocatori, di chi mi vuole bene. La cosa che mi fa rilassare è quando ho il fischietto in bocca in allenamento. Poi non dormo, c'è una vita per dormire. Allora riaccendo la televisione e mi metto a rivedere i video. Come ha detto Pirlo, è vero che ho mangiato una lumaca? Ho fatto anche di peggio. Per essere una grande squadra, serve un grande spogliatoio. E' il gruppo che ti fa vincere le coppe. Io vado alla ricerca di questo. Quello era il momento prima di Milan - Manchester. Pioveva tantissimo. A Milanello non c'erano delle lumache ma delle bisce. Tutti mi dicevano:"Non hai il coraggio". Così l'ho fatto per sdrammatizzare. Quando si entra sul rettangolo di gioco l'importante è dare il massimo. Poi se l'avversario è più forte e merita di vincere, gli stringiamo la mano e gli facciamo i complimenti. L'importante è fare di tutto. Partita più importante della mia carriera? Sì. Ho 150-160 panchine. Non sono poche. Speriamo che domani arrivi un'altra soddisfazione. Se non arriverà, ci vorrà ancora più forza e lavoro. Come sta Biglia? Deve essere un valore aggiunto. Gli ho visto fare robe disumane in questi 15 giorni. Dalle 8 di mattina fino alle 7 di sera sul pezzo. A fare di tutto per cercare di rientrare prima. Il Milan ha bisogno di questa gente qui. Domani lo valuteremo. Ma c'è il rischio che prenda una botta. Tutti dobbiamo apprezzarlo? Locatelli? L'ho visto tre giorni fa, come voi. L'ho visto bene. Alla Juve ho sempre invidiato la mentalità. Stare sempre sul pezzo. La voglia e la disciplina. Il Milan negli ultimi 30 anni ha cercato e portato qualcosa di diverso. La Juve vince con mentalità, forza fisica, qualità tecniche. Non è facile. Quando si parla della Juve si parla di un grandissimo club. Con grande storia. Ancelotti? Lo sento spesso ma non l'ho sentito stamattina. Ho sentito Sacchi e mi ha fatto piacere. Ancelotti sa che sono scaramantico e non ci prova nemmeno a chiamarmi. A Sacchi non potevo non rispondere. Dopo questa abbiamo altre due battaglie. Per noi sarebbe importanti arrivarci con una Coppa in mano. Altrimenti bisognerebbe raccogliere i cocci. Non è bello dirlo ma è la verità. La Juve farà la quarta finale di fila. Sette scudetti. A loro non fa nè caldo nè freddo. Si allenano giocando. A tratti vedo che loro non sono nemmeno sudati quando finiscono le partite. Se vogliamo fare qualcosa di importante dobbiamo affrontarla col DNA Juve. Quando non ci arriviamo con la qualità dobbiamo arrivarci in un altro modo. Per una partita si può fare. Suso? Io mi aspetto un Suso che ci aiuti in tutte e due le fasi. Ora gli stiamo chiedendo qualcosa in più ma quando saremo più squadra potremmo anche permetterci di non farlo lavorare in difesa. La qualità di Suso si è vista anche contro il Verona. Domani dobbiamo essere concreti. Che faccio se vinco? Non lo so. Sicuramente abbraccerò i miei ragazzi e mi farò un bicchiere con loro. Ma anche se perdessimo. Poi stare con i miei figli e con le persone che mi hanno visto poco"..

interessanti le parole di Bonucci sulla somiglianza tra Gattuso e Allegri nella gestione degli spogliatoi....

interessante perché qui sono considerati antitetici uno dall'altro...nel senso che Allegri era considerato uno smidollato senza palle mentre Rino un vero duro....:D

Dall'inizio penso abbiano molti punti in comune. Speriamo che domani l'allievo superi il maestro :)
 

Aron

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Non mi piacciono per niente frasi tipo "La Coppa Italia è per noi come la Coppa del Mondo". Non tanto per un discorso scaramantico quanto per una questione di mentalità e di concezione della realtà. La Coppa Italia è la Coppa Italia, punto e basta. Possiamo dire di volerla vincere, ok, però questo modo di ingigantirla come se fosse la nostra ultima spiaggia per me è contrario al milanismo e alla mentalità del milanista giocatore e/o tifoso.
 

Zenos

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Non mi piacciono per niente frasi tipo "La Coppa Italia è per noi come la Coppa del Mondo". Non tanto per un discorso scaramantico quanto per una questione di mentalità e di concezione della realtà. La Coppa Italia è la Coppa Italia, punto e basta. Possiamo dire di volerla vincere, ok, però questo modo di ingigantirla come se fosse la nostra ultima spiaggia per me è contrario al milanismo e alla mentalità del milanista giocatore e/o tifoso.

Verissimo. Questa frase fa capire il ridimensionamento avvenuto anche nella testa di allenatore e giocatori, ed è proprio a causa di questa mentalità che poi si prendono schiaffi dal Benevento e dal Sassuolo di turno.Non siamo un Atalanta o una Fiorentina qualsiasi,noi SIAMO IL MILAN.
 

MaschioAlfa

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Verissimo. Questa frase fa capire il ridimensionamento avvenuto anche nella testa di allenatore e giocatori, ed è proprio a causa di questa mentalità che poi si prendono schiaffi dal Benevento e dal Sassuolo di turno.Non siamo un Atalanta o una Fiorentina qualsiasi,noi SIAMO IL MILAN.

Eravamo il Milan... Per tornare ad ESSERE IL MILAN, Bisogna passare da queste cose, vincere una coppa Italia come fosse la coppa del mondo
 

luigi61

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Il VERO Milan lottava per la coppa del mondo di club e spesso riusciva a vincerla; la speranza, la vera gioia sarebbe di tornare a competere per quelle competizioni, poi gioire per una coppa Italia ci può stare benissimo specie contro una squadra che attualmente è di un'altro pianeta rispetto a noi; ci sono superiori in tutto gioco/giocatori/mentalità etcetc ; l'obbiettivo della proprieta dovrebbe essere quello di colmare nel più breve tempo possibile quel Gap solo allora potremo dire di essere di nuovo il MILAN
 

Casnop

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Eravamo il Milan... Per tornare ad ESSERE IL MILAN, Bisogna passare da queste cose, vincere una coppa Italia come fosse la coppa del mondo
È del tutto evidente il paradosso utilizzato da Gattuso: adoperare la medesima carica agonistica che sarebbe plausibile attendersi per affrontare una finale di Coppa del Mondo, ovvero andare oltre i propri limiti tecnici, per vincere una finale contro una squadra più forte di questi ultimi. Riuscitosi, si sarà vinta una Coppa Italia, che non vale ovviamente la Coppa del Mondo. Gattuso conosce benissimo la differenza tra le due, anzi le tre, ci pare di intuire, avendole egli tutte disputate, e vinte. :)
 

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