Conferenza e interviste Pioli Diaz 27 settembre 2021 ore 12:00.

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La conferenza (dalle ore 12:00) e le interviste a Sky di Pioli e di Brahim Diaz pre Milan - Atletico Madrid di Champions

Pioli in conferenza:"Stiamo facendo le nostre esperienze. Siamo stati molto bravi a sfruttare ogni situazione per qualcosa qualcosa in più. Essere giovani ti dà vantaggi. Dove non possiamo arrivare con l'esperienza dobbiamo arrivarci con idee energia ed entusiasmo. Come si batte questo Atletico? Fino a sabato erano ancora imbattuti. Sono molto forti e solidi. Giocatori di grandissimo livello. Dovremo giocare una partita tecnica di altissimo livello e concentrati per tutta la partita. In cosa dobbiamo migliorare in CL? Il livello è molto alto ed i particolari fanno la differenza. Il Liverpool ci ha punito immediatamente dopo i nostri errori tecnici. Deve salire il livello di attenzione, concentrazione e qualità. La partita di Liverpool può servirci domani. Giroud? perdere due settimane ti fa perdere ritmo e condizione. Il minutaggio a La Spezia è stato necessario e crescerà nelle prossime partite. Partita decisiva domani? La voglia di fare la partita non ci mancherà. Sarà una partita importante ma non ancora decisiva. Sicuramente vogliamo cercare di togliere lo zero dalla classifica. A che punto è Theo? Soffre ancora un pò in difesa? Sta crescendo anche difensivamente. Sabato è stato attento. Ha lavorato bene. Tra le migliori partite. Le sue qualità offensive sono note a tutti e sta variando anche un pò il modo di attaccare. Sta arrivando a livelli altissimi. Per Kjaer e Florenzi saranno importanti gli allenamenti di oggi. Spero che saranno a disposizione. Gli altri torneranno dopo la sosta. Io a lungo al Milan come Simeone all'Atletico? Nella mia testa il rapporto col Milan non ha una scadenza. DObbiamo continuare così. Il futuro vedremo Pensiamo a domani, intanto. Servirà una prestazione di alto livello..

Pioli a Sky:"C'è entusiasmo e voglia di giocare questa partita. Prenderemo energia da tifosi. C'è concentrazione per preparare questa gara molto difficile. Vogliamo dimostrare i nostri miglioramenti. Proveremo a fare la partita? L'idea era quella di farla anche a Liverpool. Il loro inizio arrembante e il poco dinamismo ce lo hanno impedito. Domani partiremo l'idea di fare la partita, poi ci sono anche gli avversari. Dobbiamo essere equilibrati e attenti. Loro sono bravi ad approfittare degli errori altrui. E' un primo bivio? Vogliamo togliere lo zero dalla classifica. Mancheranno poi altre quattro partite. Non sarà decisiva ma importante sì. La crescita dei giovani? Il merito è del club e dell'area tecnica che ha preso giovani di talento. E c'è disponibilità a lavorare. Siamo all'inizio della fase di crescita. Dobbiamo continuare così ed essere convinti di poter fare bene. Il day after della famiglia Maldini? Ieri giornata normale. Con Paolo abbiamo parlato della partita. Sarà stata una giornata importante per loro in famiglia. Abbiamo vinto due partite difficili contro Venezia e Spezia e questo deve darci ancora più convinzione. Diaz decisivo? Non avevamo nessun dubbio. Lo abbiamo voluto fortemente. Lui e Calhanoglu sono diversi e non confrontabili. Diaz è un vero trequarti. Lavora tanto per la squadra. Dobbiamo continuare cosi. A Livepool qualcosa ci è mancato non siamo stati continui per tutta la partita. Dobbiamo esserlo domani. Giroud sta meglio. Ha perso un pò di ritmo ma lo spezzone di La Spezia gli ha fatto bene"

Diaz in conferenza:"Juve Milan dello scorso anno la svolta per me? Ritengo di aver avuto sempre la fiducia di tutti. Non sono in quella partita, giocata da tutti molto bene. Sono contento di aver segnato e giocato bene ma la fiducia non mi è mai mancata. In Italia si dà più fiducia ai giovani? In Italia ci sono molti giovani talenti che stanno prendendo il volo. Non è una tendenza unica. Dipende dal livello in cui un giocatore si trova. Io sento di avere la mia responsabilità ma senza squadra non andrei da nessuna parte. L'eredità di Calhanoglu? Io faccio tutto quello che posso per aiutare squadre e compagni. E' l'unica cosa che posso fare. Lo spirito è quello giusto. C'è voglia di fare bene. La sfida contro l'Atletico? Vengo dal Real influenza molto la situazione. Ma io gioco nel Milan e domani l'unica cosa importante è raccogliere i tre punti. L'Atletico è una squadra con gran talento ed è forte. Molto eterogenea. Non so se sia la miglior squadra spagnola ma sono molto forti. E spesso segnano all'ultimo minuto. Noi siamo come una famiglia. I risultati sono anche merito del mister. Io sono felice di questa responsabilità. I miei compagni mi aiutano. Non mi sento un leader, mi sento di dare gol e assist".

Diaz ad AS:"Mi piace avere leadership ed essere protagonista, sì, sento che la mia personalità sia cresciuta. Sono più inserito rispetto a un anno fa, conosco meglio i compagni e lavorare, così, è più facile. Per me è bellissimo il coro dei tifosi. Kakà è una leggenda, un calciatore che qualsiasi giovane ammira, è stato straordinario. Per me è un onore, ma ai tifosi sono grato anche per il modo in cui mi trattano, per l’affetto sin dal primo giorno. Cerco di restituirlo facendo bene in campo. Scudetto? Sì, sarà una lotta equilibrata e con tante squadre coinvolte. Stiamo bene, ragioniamo di partita in partita, ma posso dire che abbiamo un gruppo con talento, sacrificio, un ambiente che mescola perfettamente gioventù ed esperienza. Lotteremo fino all’ultima giornata". Quest’anno arrivo di più in porta, è vero, ed ho voglia di aiutare la squadra giocando vicino l’area avversaria. I gol ci sono, ma mi interessa molto di più che ci siano i risultati. Il gol preferito col Milan? Beh, dopo sette anni senza giocare la Champions, segnare un 1-2 ad Anfield non potrò mai dimenticarlo, ma anche quello che realizzai contro la Juventus un anno fa mi piacque molto. Mi adatto a tutti i ruoli, ma è vero che dietro la prima punta mi trovo molto bene. Mi piace gestire gli spazi tra le linee e ricevere tanti palloni, come succede in quella zona di campo. La 10? Tutti conoscono la quantità di talenti che l’hanno indossata e per me è un privilegio. Spero di esserne all’altezza, ci sto provando con tutte le mie forze. Io e Maldini abbiamo un bellissimo rapporto, ha grande fiducia in me, apprezza il mio talento e sono molto grato sia a lui che a Massara, a Gazidis, al mister: tutti hanno voluto che fossi qui. Paolo come calciatore è stato una leggenda e sta dimostrando il suo valore anche come dirigente. Theo con me è stato fantastico dentro e fuori dal campo. Mi ha aiutato tanto: tutti hanno visto il gran calciatore che è, ma vi assicuro che è ancora meglio come persona. Il trio con lui e Castillejo? Beh, io sono il più tranquillo dei tre (ride, ndr) ma ci divertiamo un sacco insieme. Avere compagni come loro ti rende la vita più semplice. E sì, la faccenda degli scherzi è vera: nel bus disturbiamo sempre quelli che si siedono davanti. IBra? È come un fratello maggiore. Esige sempre il massimo, ma poi ti dà grandi consigli. Ha un grande affetto per me e questo mi ha dato fiducia. Lui fa la differenza sempre, giochi o meno: averlo in squadra è un plus. È ancora fortissimo e lo dimostra in ogni allenamento. Il Liverpool è fortissimo e la partita è stata difficile. Abbiamo fatto fatica all’inizio, ma dopo abbiamo mostrato il nostro talento. Segnare due reti ad Anfield non è facile: continueremo a lottare nel girone. La Champions è la casa del Milan, lo sa tutto il mondo, e sarà una notte speciale. L’Atletico è un rivale duro, sarà una gara difficile per entrambe le squadre. Abbiamo le nostre armi, e in più giochiamo in casa. L'Atletico? Il fatto che siano una squadra non solo ricca di talento, ma anche che lavora benissimo e molto disposta al sacrificio. Hanno giocatori fortissimi e non ne scelgo uno perché sarebbe ingiusto. Poi preferisco concentrarmi sul Milan: anche i nostri sono straordinari e siamo più uniti che mai”.
"Sono tornato perché il Milan è una grande squadra e ho sentito subito l’affetto del club e dei suoi tifosi. Ci sono stato benissimo l’anno scorso e anche ora sono felicissimo qui. Futuro? Non ci penso, davvero. Mi godo il presente e sono felice, voglio continuare ad aiutare il Milan con gol, assist e soprattutto tanto lavoro”.
 
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Diaz ad AS:"Mi piace avere leadership ed essere protagonista, sì, sento che la mia personalità sia cresciuta. Sono più inserito rispetto a un anno fa, conosco meglio i compagni e lavorare, così, è più facile".

Per me è bellissimo il coro dei tifosi. Kakà è una leggenda, un calciatore che qualsiasi giovane ammira, è stato straordinario. Per me è un onore, ma ai tifosi sono grato anche per il modo in cui mi trattano, per l’affetto sin dal primo giorno. Cerco di restituirlo facendo bene in campo”.

"Scudetto? Sì, sarà una lotta equilibrata e con tante squadre coinvolte. Stiamo bene, ragioniamo di partita in partita, ma posso dire che abbiamo un gruppo con talento, sacrificio, un ambiente che mescola perfettamente gioventù ed esperienza. Lotteremo fino all’ultima giornata".

"Quest’anno arrivo di più in porta, è vero, ed ho voglia di aiutare la squadra giocando vicino l’area avversaria. I gol ci sono, ma mi interessa molto di più che ci siano i risultati".

"Il gol preferito col Milan? Beh, dopo sette anni senza giocare la Champions, segnare un 1-2 ad Anfield non potrò mai dimenticarlo, ma anche quello che realizzai contro la Juventus un anno fa mi piacque molto”.

"Mi adatto a tutti i ruoli, ma è vero che dietro la prima punta mi trovo molto bene. Mi piace gestire gli spazi tra le linee e ricevere tanti palloni, come succede in quella zona di campo".

"La 10? Tutti conoscono la quantità di talenti che l’hanno indossata e per me è un privilegio. Spero di esserne all’altezza, ci sto provando con tutte le mie forze".

"Io e Maldini abbiamo un bellissimo rapporto, ha grande fiducia in me, apprezza il mio talento e sono molto grato sia a lui che a Massara, a Gazidis, al mister: tutti hanno voluto che fossi qui. Paolo come calciatore è stato una leggenda e sta dimostrando il suo valore anche come dirigente".

Theo con me è stato fantastico dentro e fuori dal campo. Mi ha aiutato tanto: tutti hanno visto il gran calciatore che è, ma vi assicuro che è ancora meglio come persona. Il trio con lui e Castillejo? Beh, io sono il più tranquillo dei tre (ride, ndr) ma ci divertiamo un sacco insieme. Avere compagni come loro ti rende la vita più semplice. E sì, la faccenda degli scherzi è vera: nel bus disturbiamo sempre quelli che si siedono davanti".

"IBra? È come un fratello maggiore. Esige sempre il massimo, ma poi ti dà grandi consigli. Ha un grande affetto per me e questo mi ha dato fiducia. Lui fa la differenza sempre, giochi o meno: averlo in squadra è un plus. È ancora fortissimo e lo dimostra in ogni allenamento”.

"Il Liverpool è fortissimo e la partita è stata difficile. Abbiamo fatto fatica all’inizio, ma dopo abbiamo mostrato il nostro talento. Segnare due reti ad Anfield non è facile: continueremo a lottare nel girone. La Champions è la casa del Milan, lo sa tutto il mondo, e sarà una notte speciale. L’Atletico è un rivale duro, sarà una gara difficile per entrambe le squadre. Abbiamo le nostre armi, e in più giochiamo in casa”.

"L'Atletico? Il fatto che siano una squadra non solo ricca di talento, ma anche che lavora benissimo e molto disposta al sacrificio. Hanno giocatori fortissimi e non ne scelgo uno perché sarebbe ingiusto. Poi preferisco concentrarmi sul Milan: anche i nostri sono straordinari e siamo più uniti che mai”.

"Sono tornato perché il Milan è una grande squadra e ho sentito subito l’affetto del club e dei suoi tifosi. Ci sono stato benissimo l’anno scorso e anche ora sono felicissimo qui. Futuro? Non ci penso, davvero. Mi godo il presente e sono felice, voglio continuare ad aiutare il Milan con gol, assist e soprattutto tanto lavoro”.
 

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Diaz ad AS:"Mi piace avere leadership ed essere protagonista, sì, sento che la mia personalità sia cresciuta. Sono più inserito rispetto a un anno fa, conosco meglio i compagni e lavorare, così, è più facile".

Per me è bellissimo il coro dei tifosi. Kakà è una leggenda, un calciatore che qualsiasi giovane ammira, è stato straordinario. Per me è un onore, ma ai tifosi sono grato anche per il modo in cui mi trattano, per l’affetto sin dal primo giorno. Cerco di restituirlo facendo bene in campo”.

"Scudetto? Sì, sarà una lotta equilibrata e con tante squadre coinvolte. Stiamo bene, ragioniamo di partita in partita, ma posso dire che abbiamo un gruppo con talento, sacrificio, un ambiente che mescola perfettamente gioventù ed esperienza. Lotteremo fino all’ultima giornata".

"Quest’anno arrivo di più in porta, è vero, ed ho voglia di aiutare la squadra giocando vicino l’area avversaria. I gol ci sono, ma mi interessa molto di più che ci siano i risultati".

"Il gol preferito col Milan? Beh, dopo sette anni senza giocare la Champions, segnare un 1-2 ad Anfield non potrò mai dimenticarlo, ma anche quello che realizzai contro la Juventus un anno fa mi piacque molto”.

"Mi adatto a tutti i ruoli, ma è vero che dietro la prima punta mi trovo molto bene. Mi piace gestire gli spazi tra le linee e ricevere tanti palloni, come succede in quella zona di campo".

"La 10? Tutti conoscono la quantità di talenti che l’hanno indossata e per me è un privilegio. Spero di esserne all’altezza, ci sto provando con tutte le mie forze".

"Io e Maldini abbiamo un bellissimo rapporto, ha grande fiducia in me, apprezza il mio talento e sono molto grato sia a lui che a Massara, a Gazidis, al mister: tutti hanno voluto che fossi qui. Paolo come calciatore è stato una leggenda e sta dimostrando il suo valore anche come dirigente".

Theo con me è stato fantastico dentro e fuori dal campo. Mi ha aiutato tanto: tutti hanno visto il gran calciatore che è, ma vi assicuro che è ancora meglio come persona. Il trio con lui e Castillejo? Beh, io sono il più tranquillo dei tre (ride, ndr) ma ci divertiamo un sacco insieme. Avere compagni come loro ti rende la vita più semplice. E sì, la faccenda degli scherzi è vera: nel bus disturbiamo sempre quelli che si siedono davanti".

"IBra? È come un fratello maggiore. Esige sempre il massimo, ma poi ti dà grandi consigli. Ha un grande affetto per me e questo mi ha dato fiducia. Lui fa la differenza sempre, giochi o meno: averlo in squadra è un plus. È ancora fortissimo e lo dimostra in ogni allenamento”.

"Il Liverpool è fortissimo e la partita è stata difficile. Abbiamo fatto fatica all’inizio, ma dopo abbiamo mostrato il nostro talento. Segnare due reti ad Anfield non è facile: continueremo a lottare nel girone. La Champions è la casa del Milan, lo sa tutto il mondo, e sarà una notte speciale. L’Atletico è un rivale duro, sarà una gara difficile per entrambe le squadre. Abbiamo le nostre armi, e in più giochiamo in casa”.

"L'Atletico? Il fatto che siano una squadra non solo ricca di talento, ma anche che lavora benissimo e molto disposta al sacrificio. Hanno giocatori fortissimi e non ne scelgo uno perché sarebbe ingiusto. Poi preferisco concentrarmi sul Milan: anche i nostri sono straordinari e siamo più uniti che mai”.
"Sono tornato perché il Milan è una grande squadra e ho sentito subito l’affetto del club e dei suoi tifosi. Ci sono stato benissimo l’anno scorso e anche ora sono felicissimo qui. Futuro? Non ci penso, davvero. Mi godo il presente e sono felice, voglio continuare ad aiutare il Milan con gol, assist e soprattutto tanto lavoro”.
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Diaz ad AS:"Mi piace avere leadership ed essere protagonista, sì, sento che la mia personalità sia cresciuta. Sono più inserito rispetto a un anno fa, conosco meglio i compagni e lavorare, così, è più facile".

Per me è bellissimo il coro dei tifosi. Kakà è una leggenda, un calciatore che qualsiasi giovane ammira, è stato straordinario. Per me è un onore, ma ai tifosi sono grato anche per il modo in cui mi trattano, per l’affetto sin dal primo giorno. Cerco di restituirlo facendo bene in campo”.

"Scudetto? Sì, sarà una lotta equilibrata e con tante squadre coinvolte. Stiamo bene, ragioniamo di partita in partita, ma posso dire che abbiamo un gruppo con talento, sacrificio, un ambiente che mescola perfettamente gioventù ed esperienza. Lotteremo fino all’ultima giornata".

"Quest’anno arrivo di più in porta, è vero, ed ho voglia di aiutare la squadra giocando vicino l’area avversaria. I gol ci sono, ma mi interessa molto di più che ci siano i risultati".

"Il gol preferito col Milan? Beh, dopo sette anni senza giocare la Champions, segnare un 1-2 ad Anfield non potrò mai dimenticarlo, ma anche quello che realizzai contro la Juventus un anno fa mi piacque molto”.

"Mi adatto a tutti i ruoli, ma è vero che dietro la prima punta mi trovo molto bene. Mi piace gestire gli spazi tra le linee e ricevere tanti palloni, come succede in quella zona di campo".

"La 10? Tutti conoscono la quantità di talenti che l’hanno indossata e per me è un privilegio. Spero di esserne all’altezza, ci sto provando con tutte le mie forze".

"Io e Maldini abbiamo un bellissimo rapporto, ha grande fiducia in me, apprezza il mio talento e sono molto grato sia a lui che a Massara, a Gazidis, al mister: tutti hanno voluto che fossi qui. Paolo come calciatore è stato una leggenda e sta dimostrando il suo valore anche come dirigente".

Theo con me è stato fantastico dentro e fuori dal campo. Mi ha aiutato tanto: tutti hanno visto il gran calciatore che è, ma vi assicuro che è ancora meglio come persona. Il trio con lui e Castillejo? Beh, io sono il più tranquillo dei tre (ride, ndr) ma ci divertiamo un sacco insieme. Avere compagni come loro ti rende la vita più semplice. E sì, la faccenda degli scherzi è vera: nel bus disturbiamo sempre quelli che si siedono davanti".

"IBra? È come un fratello maggiore. Esige sempre il massimo, ma poi ti dà grandi consigli. Ha un grande affetto per me e questo mi ha dato fiducia. Lui fa la differenza sempre, giochi o meno: averlo in squadra è un plus. È ancora fortissimo e lo dimostra in ogni allenamento”.

"Il Liverpool è fortissimo e la partita è stata difficile. Abbiamo fatto fatica all’inizio, ma dopo abbiamo mostrato il nostro talento. Segnare due reti ad Anfield non è facile: continueremo a lottare nel girone. La Champions è la casa del Milan, lo sa tutto il mondo, e sarà una notte speciale. L’Atletico è un rivale duro, sarà una gara difficile per entrambe le squadre. Abbiamo le nostre armi, e in più giochiamo in casa”.

"L'Atletico? Il fatto che siano una squadra non solo ricca di talento, ma anche che lavora benissimo e molto disposta al sacrificio. Hanno giocatori fortissimi e non ne scelgo uno perché sarebbe ingiusto. Poi preferisco concentrarmi sul Milan: anche i nostri sono straordinari e siamo più uniti che mai”.
"Sono tornato perché il Milan è una grande squadra e ho sentito subito l’affetto del club e dei suoi tifosi. Ci sono stato benissimo l’anno scorso e anche ora sono felicissimo qui. Futuro? Non ci penso, davvero. Mi godo il presente e sono felice, voglio continuare ad aiutare il Milan con gol, assist e soprattutto tanto lavoro”.
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Diaz in conferenza:"Juve Milan dello scorso anno la svolta per me? Ritengo di aver avuto sempre la fiducia di tutti. Non sono in quella partita, giocata da tutti molto bene. Sono contento di aver segnato e giocato bene ma la fiducia non mi è mai mancata".

Diaz ad AS:"Mi piace avere leadership ed essere protagonista, sì, sento che la mia personalità sia cresciuta. Sono più inserito rispetto a un anno fa, conosco meglio i compagni e lavorare, così, è più facile".

Per me è bellissimo il coro dei tifosi. Kakà è una leggenda, un calciatore che qualsiasi giovane ammira, è stato straordinario. Per me è un onore, ma ai tifosi sono grato anche per il modo in cui mi trattano, per l’affetto sin dal primo giorno. Cerco di restituirlo facendo bene in campo”.

"Scudetto? Sì, sarà una lotta equilibrata e con tante squadre coinvolte. Stiamo bene, ragioniamo di partita in partita, ma posso dire che abbiamo un gruppo con talento, sacrificio, un ambiente che mescola perfettamente gioventù ed esperienza. Lotteremo fino all’ultima giornata".

"Quest’anno arrivo di più in porta, è vero, ed ho voglia di aiutare la squadra giocando vicino l’area avversaria. I gol ci sono, ma mi interessa molto di più che ci siano i risultati".

"Il gol preferito col Milan? Beh, dopo sette anni senza giocare la Champions, segnare un 1-2 ad Anfield non potrò mai dimenticarlo, ma anche quello che realizzai contro la Juventus un anno fa mi piacque molto”.

"Mi adatto a tutti i ruoli, ma è vero che dietro la prima punta mi trovo molto bene. Mi piace gestire gli spazi tra le linee e ricevere tanti palloni, come succede in quella zona di campo".

"La 10? Tutti conoscono la quantità di talenti che l’hanno indossata e per me è un privilegio. Spero di esserne all’altezza, ci sto provando con tutte le mie forze".

"Io e Maldini abbiamo un bellissimo rapporto, ha grande fiducia in me, apprezza il mio talento e sono molto grato sia a lui che a Massara, a Gazidis, al mister: tutti hanno voluto che fossi qui. Paolo come calciatore è stato una leggenda e sta dimostrando il suo valore anche come dirigente".

Theo con me è stato fantastico dentro e fuori dal campo. Mi ha aiutato tanto: tutti hanno visto il gran calciatore che è, ma vi assicuro che è ancora meglio come persona. Il trio con lui e Castillejo? Beh, io sono il più tranquillo dei tre (ride, ndr) ma ci divertiamo un sacco insieme. Avere compagni come loro ti rende la vita più semplice. E sì, la faccenda degli scherzi è vera: nel bus disturbiamo sempre quelli che si siedono davanti".

"IBra? È come un fratello maggiore. Esige sempre il massimo, ma poi ti dà grandi consigli. Ha un grande affetto per me e questo mi ha dato fiducia. Lui fa la differenza sempre, giochi o meno: averlo in squadra è un plus. È ancora fortissimo e lo dimostra in ogni allenamento”.

"Il Liverpool è fortissimo e la partita è stata difficile. Abbiamo fatto fatica all’inizio, ma dopo abbiamo mostrato il nostro talento. Segnare due reti ad Anfield non è facile: continueremo a lottare nel girone. La Champions è la casa del Milan, lo sa tutto il mondo, e sarà una notte speciale. L’Atletico è un rivale duro, sarà una gara difficile per entrambe le squadre. Abbiamo le nostre armi, e in più giochiamo in casa”.

"L'Atletico? Il fatto che siano una squadra non solo ricca di talento, ma anche che lavora benissimo e molto disposta al sacrificio. Hanno giocatori fortissimi e non ne scelgo uno perché sarebbe ingiusto. Poi preferisco concentrarmi sul Milan: anche i nostri sono straordinari e siamo più uniti che mai”.
"Sono tornato perché il Milan è una grande squadra e ho sentito subito l’affetto del club e dei suoi tifosi. Ci sono stato benissimo l’anno scorso e anche ora sono felicissimo qui. Futuro? Non ci penso, davvero. Mi godo il presente e sono felice, voglio continuare ad aiutare il Milan con gol, assist e soprattutto tanto lavoro”.
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Diaz in conferenza:"Juve Milan dello scorso anno la svolta per me? Ritengo di aver avuto sempre la fiducia di tutti. Non sono in quella partita, giocata da tutti molto bene. Sono contento di aver segnato e giocato bene ma la fiducia non mi è mai mancata. In Italia si dà più fiducia ai giovani? In Italia ci sono molti giovani talenti che stanno prendendo il volo. Non è una tendenza unica. Dipende dal livello in cui un giocatore si trova. Io sento di avere la mia responsabilità ma senza squadra non andrei da nessuna parte. L'eredità di Calhanoglu? Io faccio tutto quello che posso per aiutare squadre e compagni. E' l'unica cosa che posso fare. Lo spirito è quello giusto. C'è voglia di fare bene".

Diaz ad AS:"Mi piace avere leadership ed essere protagonista, sì, sento che la mia personalità sia cresciuta. Sono più inserito rispetto a un anno fa, conosco meglio i compagni e lavorare, così, è più facile".

Per me è bellissimo il coro dei tifosi. Kakà è una leggenda, un calciatore che qualsiasi giovane ammira, è stato straordinario. Per me è un onore, ma ai tifosi sono grato anche per il modo in cui mi trattano, per l’affetto sin dal primo giorno. Cerco di restituirlo facendo bene in campo”.

"Scudetto? Sì, sarà una lotta equilibrata e con tante squadre coinvolte. Stiamo bene, ragioniamo di partita in partita, ma posso dire che abbiamo un gruppo con talento, sacrificio, un ambiente che mescola perfettamente gioventù ed esperienza. Lotteremo fino all’ultima giornata".

"Quest’anno arrivo di più in porta, è vero, ed ho voglia di aiutare la squadra giocando vicino l’area avversaria. I gol ci sono, ma mi interessa molto di più che ci siano i risultati".

"Il gol preferito col Milan? Beh, dopo sette anni senza giocare la Champions, segnare un 1-2 ad Anfield non potrò mai dimenticarlo, ma anche quello che realizzai contro la Juventus un anno fa mi piacque molto”.

"Mi adatto a tutti i ruoli, ma è vero che dietro la prima punta mi trovo molto bene. Mi piace gestire gli spazi tra le linee e ricevere tanti palloni, come succede in quella zona di campo".

"La 10? Tutti conoscono la quantità di talenti che l’hanno indossata e per me è un privilegio. Spero di esserne all’altezza, ci sto provando con tutte le mie forze".

"Io e Maldini abbiamo un bellissimo rapporto, ha grande fiducia in me, apprezza il mio talento e sono molto grato sia a lui che a Massara, a Gazidis, al mister: tutti hanno voluto che fossi qui. Paolo come calciatore è stato una leggenda e sta dimostrando il suo valore anche come dirigente".

Theo con me è stato fantastico dentro e fuori dal campo. Mi ha aiutato tanto: tutti hanno visto il gran calciatore che è, ma vi assicuro che è ancora meglio come persona. Il trio con lui e Castillejo? Beh, io sono il più tranquillo dei tre (ride, ndr) ma ci divertiamo un sacco insieme. Avere compagni come loro ti rende la vita più semplice. E sì, la faccenda degli scherzi è vera: nel bus disturbiamo sempre quelli che si siedono davanti".

"IBra? È come un fratello maggiore. Esige sempre il massimo, ma poi ti dà grandi consigli. Ha un grande affetto per me e questo mi ha dato fiducia. Lui fa la differenza sempre, giochi o meno: averlo in squadra è un plus. È ancora fortissimo e lo dimostra in ogni allenamento”.

"Il Liverpool è fortissimo e la partita è stata difficile. Abbiamo fatto fatica all’inizio, ma dopo abbiamo mostrato il nostro talento. Segnare due reti ad Anfield non è facile: continueremo a lottare nel girone. La Champions è la casa del Milan, lo sa tutto il mondo, e sarà una notte speciale. L’Atletico è un rivale duro, sarà una gara difficile per entrambe le squadre. Abbiamo le nostre armi, e in più giochiamo in casa”.

"L'Atletico? Il fatto che siano una squadra non solo ricca di talento, ma anche che lavora benissimo e molto disposta al sacrificio. Hanno giocatori fortissimi e non ne scelgo uno perché sarebbe ingiusto. Poi preferisco concentrarmi sul Milan: anche i nostri sono straordinari e siamo più uniti che mai”.
"Sono tornato perché il Milan è una grande squadra e ho sentito subito l’affetto del club e dei suoi tifosi. Ci sono stato benissimo l’anno scorso e anche ora sono felicissimo qui. Futuro? Non ci penso, davvero. Mi godo il presente e sono felice, voglio continuare ad aiutare il Milan con gol, assist e soprattutto tanto lavoro”.
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Pioli in conferenza:"Stiamo facendo le nostre esperienze. Siamo stati molto bravi a sfruttare ogni situazione per qualcosa qualcosa in più. Essere giovani ti dà vantaggi. Dove non possiamo arrivare con l'esperienza dobbiamo arrivarci con idee energia ed entusiasmo".

Diaz in conferenza:"Juve Milan dello scorso anno la svolta per me? Ritengo di aver avuto sempre la fiducia di tutti. Non sono in quella partita, giocata da tutti molto bene. Sono contento di aver segnato e giocato bene ma la fiducia non mi è mai mancata. In Italia si dà più fiducia ai giovani? In Italia ci sono molti giovani talenti che stanno prendendo il volo. Non è una tendenza unica. Dipende dal livello in cui un giocatore si trova. Io sento di avere la mia responsabilità ma senza squadra non andrei da nessuna parte. L'eredità di Calhanoglu? Io faccio tutto quello che posso per aiutare squadre e compagni. E' l'unica cosa che posso fare. Lo spirito è quello giusto. C'è voglia di fare bene. La sfida contro l'Atletico? Vengo dal Real influenza molto la situazione. Ma io gioco nel Milan e domani l'unica cosa importante è raccogliere i tre punti. L'Atletico è una squadra con gran talento ed è forte. Molto eterogenea. Non so se sia la miglior squadra spagnola ma sono molto forti. E spesso segnano all'ultimo minuto. Noi siamo come una famiglia. I risultati sono anche merito del mister. Io sono felice di questa responsabilità. I miei compagni mi aiutano. Non mi sento un leader, mi sento di dare gol e assist".

Diaz ad AS:"Mi piace avere leadership ed essere protagonista, sì, sento che la mia personalità sia cresciuta. Sono più inserito rispetto a un anno fa, conosco meglio i compagni e lavorare, così, è più facile. Per me è bellissimo il coro dei tifosi. Kakà è una leggenda, un calciatore che qualsiasi giovane ammira, è stato straordinario. Per me è un onore, ma ai tifosi sono grato anche per il modo in cui mi trattano, per l’affetto sin dal primo giorno. Cerco di restituirlo facendo bene in campo. Scudetto? Sì, sarà una lotta equilibrata e con tante squadre coinvolte. Stiamo bene, ragioniamo di partita in partita, ma posso dire che abbiamo un gruppo con talento, sacrificio, un ambiente che mescola perfettamente gioventù ed esperienza. Lotteremo fino all’ultima giornata". Quest’anno arrivo di più in porta, è vero, ed ho voglia di aiutare la squadra giocando vicino l’area avversaria. I gol ci sono, ma mi interessa molto di più che ci siano i risultati. Il gol preferito col Milan? Beh, dopo sette anni senza giocare la Champions, segnare un 1-2 ad Anfield non potrò mai dimenticarlo, ma anche quello che realizzai contro la Juventus un anno fa mi piacque molto. Mi adatto a tutti i ruoli, ma è vero che dietro la prima punta mi trovo molto bene. Mi piace gestire gli spazi tra le linee e ricevere tanti palloni, come succede in quella zona di campo. La 10? Tutti conoscono la quantità di talenti che l’hanno indossata e per me è un privilegio. Spero di esserne all’altezza, ci sto provando con tutte le mie forze. Io e Maldini abbiamo un bellissimo rapporto, ha grande fiducia in me, apprezza il mio talento e sono molto grato sia a lui che a Massara, a Gazidis, al mister: tutti hanno voluto che fossi qui. Paolo come calciatore è stato una leggenda e sta dimostrando il suo valore anche come dirigente. Theo con me è stato fantastico dentro e fuori dal campo. Mi ha aiutato tanto: tutti hanno visto il gran calciatore che è, ma vi assicuro che è ancora meglio come persona. Il trio con lui e Castillejo? Beh, io sono il più tranquillo dei tre (ride, ndr) ma ci divertiamo un sacco insieme. Avere compagni come loro ti rende la vita più semplice. E sì, la faccenda degli scherzi è vera: nel bus disturbiamo sempre quelli che si siedono davanti. IBra? È come un fratello maggiore. Esige sempre il massimo, ma poi ti dà grandi consigli. Ha un grande affetto per me e questo mi ha dato fiducia. Lui fa la differenza sempre, giochi o meno: averlo in squadra è un plus. È ancora fortissimo e lo dimostra in ogni allenamento. Il Liverpool è fortissimo e la partita è stata difficile. Abbiamo fatto fatica all’inizio, ma dopo abbiamo mostrato il nostro talento. Segnare due reti ad Anfield non è facile: continueremo a lottare nel girone. La Champions è la casa del Milan, lo sa tutto il mondo, e sarà una notte speciale. L’Atletico è un rivale duro, sarà una gara difficile per entrambe le squadre. Abbiamo le nostre armi, e in più giochiamo in casa. L'Atletico? Il fatto che siano una squadra non solo ricca di talento, ma anche che lavora benissimo e molto disposta al sacrificio. Hanno giocatori fortissimi e non ne scelgo uno perché sarebbe ingiusto. Poi preferisco concentrarmi sul Milan: anche i nostri sono straordinari e siamo più uniti che mai”.
"Sono tornato perché il Milan è una grande squadra e ho sentito subito l’affetto del club e dei suoi tifosi. Ci sono stato benissimo l’anno scorso e anche ora sono felicissimo qui. Futuro? Non ci penso, davvero. Mi godo il presente e sono felice, voglio continuare ad aiutare il Milan con gol, assist e soprattutto tanto lavoro”.
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La conferenza (dalle ore 12:00) e le interviste a Sky di Pioli e di Brahim Diaz pre Milan - Atletico Madrid di Champions

Pioli in conferenza:"Stiamo facendo le nostre esperienze. Siamo stati molto bravi a sfruttare ogni situazione per qualcosa qualcosa in più. Essere giovani ti dà vantaggi. Dove non possiamo arrivare con l'esperienza dobbiamo arrivarci con idee energia ed entusiasmo. Come si batte questo Atletico? Fino a sabato erano ancora imbattuti. Sono molto forti e solidi. Giocatori di grandissimo livello. Dovremo giocare una partita tecnica di altissimo livello e concentrati per tutta la partita".

Diaz in conferenza:"Juve Milan dello scorso anno la svolta per me? Ritengo di aver avuto sempre la fiducia di tutti. Non sono in quella partita, giocata da tutti molto bene. Sono contento di aver segnato e giocato bene ma la fiducia non mi è mai mancata. In Italia si dà più fiducia ai giovani? In Italia ci sono molti giovani talenti che stanno prendendo il volo. Non è una tendenza unica. Dipende dal livello in cui un giocatore si trova. Io sento di avere la mia responsabilità ma senza squadra non andrei da nessuna parte. L'eredità di Calhanoglu? Io faccio tutto quello che posso per aiutare squadre e compagni. E' l'unica cosa che posso fare. Lo spirito è quello giusto. C'è voglia di fare bene. La sfida contro l'Atletico? Vengo dal Real influenza molto la situazione. Ma io gioco nel Milan e domani l'unica cosa importante è raccogliere i tre punti. L'Atletico è una squadra con gran talento ed è forte. Molto eterogenea. Non so se sia la miglior squadra spagnola ma sono molto forti. E spesso segnano all'ultimo minuto. Noi siamo come una famiglia. I risultati sono anche merito del mister. Io sono felice di questa responsabilità. I miei compagni mi aiutano. Non mi sento un leader, mi sento di dare gol e assist".

Diaz ad AS:"Mi piace avere leadership ed essere protagonista, sì, sento che la mia personalità sia cresciuta. Sono più inserito rispetto a un anno fa, conosco meglio i compagni e lavorare, così, è più facile. Per me è bellissimo il coro dei tifosi. Kakà è una leggenda, un calciatore che qualsiasi giovane ammira, è stato straordinario. Per me è un onore, ma ai tifosi sono grato anche per il modo in cui mi trattano, per l’affetto sin dal primo giorno. Cerco di restituirlo facendo bene in campo. Scudetto? Sì, sarà una lotta equilibrata e con tante squadre coinvolte. Stiamo bene, ragioniamo di partita in partita, ma posso dire che abbiamo un gruppo con talento, sacrificio, un ambiente che mescola perfettamente gioventù ed esperienza. Lotteremo fino all’ultima giornata". Quest’anno arrivo di più in porta, è vero, ed ho voglia di aiutare la squadra giocando vicino l’area avversaria. I gol ci sono, ma mi interessa molto di più che ci siano i risultati. Il gol preferito col Milan? Beh, dopo sette anni senza giocare la Champions, segnare un 1-2 ad Anfield non potrò mai dimenticarlo, ma anche quello che realizzai contro la Juventus un anno fa mi piacque molto. Mi adatto a tutti i ruoli, ma è vero che dietro la prima punta mi trovo molto bene. Mi piace gestire gli spazi tra le linee e ricevere tanti palloni, come succede in quella zona di campo. La 10? Tutti conoscono la quantità di talenti che l’hanno indossata e per me è un privilegio. Spero di esserne all’altezza, ci sto provando con tutte le mie forze. Io e Maldini abbiamo un bellissimo rapporto, ha grande fiducia in me, apprezza il mio talento e sono molto grato sia a lui che a Massara, a Gazidis, al mister: tutti hanno voluto che fossi qui. Paolo come calciatore è stato una leggenda e sta dimostrando il suo valore anche come dirigente. Theo con me è stato fantastico dentro e fuori dal campo. Mi ha aiutato tanto: tutti hanno visto il gran calciatore che è, ma vi assicuro che è ancora meglio come persona. Il trio con lui e Castillejo? Beh, io sono il più tranquillo dei tre (ride, ndr) ma ci divertiamo un sacco insieme. Avere compagni come loro ti rende la vita più semplice. E sì, la faccenda degli scherzi è vera: nel bus disturbiamo sempre quelli che si siedono davanti. IBra? È come un fratello maggiore. Esige sempre il massimo, ma poi ti dà grandi consigli. Ha un grande affetto per me e questo mi ha dato fiducia. Lui fa la differenza sempre, giochi o meno: averlo in squadra è un plus. È ancora fortissimo e lo dimostra in ogni allenamento. Il Liverpool è fortissimo e la partita è stata difficile. Abbiamo fatto fatica all’inizio, ma dopo abbiamo mostrato il nostro talento. Segnare due reti ad Anfield non è facile: continueremo a lottare nel girone. La Champions è la casa del Milan, lo sa tutto il mondo, e sarà una notte speciale. L’Atletico è un rivale duro, sarà una gara difficile per entrambe le squadre. Abbiamo le nostre armi, e in più giochiamo in casa. L'Atletico? Il fatto che siano una squadra non solo ricca di talento, ma anche che lavora benissimo e molto disposta al sacrificio. Hanno giocatori fortissimi e non ne scelgo uno perché sarebbe ingiusto. Poi preferisco concentrarmi sul Milan: anche i nostri sono straordinari e siamo più uniti che mai”.
"Sono tornato perché il Milan è una grande squadra e ho sentito subito l’affetto del club e dei suoi tifosi. Ci sono stato benissimo l’anno scorso e anche ora sono felicissimo qui. Futuro? Non ci penso, davvero. Mi godo il presente e sono felice, voglio continuare ad aiutare il Milan con gol, assist e soprattutto tanto lavoro”.
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Pioli in conferenza:"Stiamo facendo le nostre esperienze. Siamo stati molto bravi a sfruttare ogni situazione per qualcosa qualcosa in più. Essere giovani ti dà vantaggi. Dove non possiamo arrivare con l'esperienza dobbiamo arrivarci con idee energia ed entusiasmo. Come si batte questo Atletico? Fino a sabato erano ancora imbattuti. Sono molto forti e solidi. Giocatori di grandissimo livello. Dovremo giocare una partita tecnica di altissimo livello e concentrati per tutta la partita. In cosa dobbiamo migliorare in CL? Il livello è molto alto ed i particolari fanno la differenza. Il Liverpool ci ha punito immediatamente dopo i nostri errori tecnici. Deve salire il livello di attenzione, concentrazione e qualità. La partita di Liverpool può servirci domani. Giroud? perdere due settimane ti fa perdere ritmo e condizione. Il minutaggio a La Spezia è stato necessario e crescerà nelle prossime partite. Partita decisiva domani? La voglia di fare la partita non ci mancherà. Sarà una partita importante ma non ancora decisiva. Sicuramente vogliamo cercare di togliere lo zero dalla classifica. A che punto è Theo? Soffre ancora un pò in difesa? Sta crescendo anche difensivamente. Sabato è stato attento. Ha lavorato bene. Tra le migliori partite. Le sue qualità offensive sono note a tutti e sta variando anche un pò il modo di attaccare. Sta arrivando a livelli altissimi".

Diaz in conferenza:"Juve Milan dello scorso anno la svolta per me? Ritengo di aver avuto sempre la fiducia di tutti. Non sono in quella partita, giocata da tutti molto bene. Sono contento di aver segnato e giocato bene ma la fiducia non mi è mai mancata. In Italia si dà più fiducia ai giovani? In Italia ci sono molti giovani talenti che stanno prendendo il volo. Non è una tendenza unica. Dipende dal livello in cui un giocatore si trova. Io sento di avere la mia responsabilità ma senza squadra non andrei da nessuna parte. L'eredità di Calhanoglu? Io faccio tutto quello che posso per aiutare squadre e compagni. E' l'unica cosa che posso fare. Lo spirito è quello giusto. C'è voglia di fare bene. La sfida contro l'Atletico? Vengo dal Real influenza molto la situazione. Ma io gioco nel Milan e domani l'unica cosa importante è raccogliere i tre punti. L'Atletico è una squadra con gran talento ed è forte. Molto eterogenea. Non so se sia la miglior squadra spagnola ma sono molto forti. E spesso segnano all'ultimo minuto. Noi siamo come una famiglia. I risultati sono anche merito del mister. Io sono felice di questa responsabilità. I miei compagni mi aiutano. Non mi sento un leader, mi sento di dare gol e assist".

Diaz ad AS:"Mi piace avere leadership ed essere protagonista, sì, sento che la mia personalità sia cresciuta. Sono più inserito rispetto a un anno fa, conosco meglio i compagni e lavorare, così, è più facile. Per me è bellissimo il coro dei tifosi. Kakà è una leggenda, un calciatore che qualsiasi giovane ammira, è stato straordinario. Per me è un onore, ma ai tifosi sono grato anche per il modo in cui mi trattano, per l’affetto sin dal primo giorno. Cerco di restituirlo facendo bene in campo. Scudetto? Sì, sarà una lotta equilibrata e con tante squadre coinvolte. Stiamo bene, ragioniamo di partita in partita, ma posso dire che abbiamo un gruppo con talento, sacrificio, un ambiente che mescola perfettamente gioventù ed esperienza. Lotteremo fino all’ultima giornata". Quest’anno arrivo di più in porta, è vero, ed ho voglia di aiutare la squadra giocando vicino l’area avversaria. I gol ci sono, ma mi interessa molto di più che ci siano i risultati. Il gol preferito col Milan? Beh, dopo sette anni senza giocare la Champions, segnare un 1-2 ad Anfield non potrò mai dimenticarlo, ma anche quello che realizzai contro la Juventus un anno fa mi piacque molto. Mi adatto a tutti i ruoli, ma è vero che dietro la prima punta mi trovo molto bene. Mi piace gestire gli spazi tra le linee e ricevere tanti palloni, come succede in quella zona di campo. La 10? Tutti conoscono la quantità di talenti che l’hanno indossata e per me è un privilegio. Spero di esserne all’altezza, ci sto provando con tutte le mie forze. Io e Maldini abbiamo un bellissimo rapporto, ha grande fiducia in me, apprezza il mio talento e sono molto grato sia a lui che a Massara, a Gazidis, al mister: tutti hanno voluto che fossi qui. Paolo come calciatore è stato una leggenda e sta dimostrando il suo valore anche come dirigente. Theo con me è stato fantastico dentro e fuori dal campo. Mi ha aiutato tanto: tutti hanno visto il gran calciatore che è, ma vi assicuro che è ancora meglio come persona. Il trio con lui e Castillejo? Beh, io sono il più tranquillo dei tre (ride, ndr) ma ci divertiamo un sacco insieme. Avere compagni come loro ti rende la vita più semplice. E sì, la faccenda degli scherzi è vera: nel bus disturbiamo sempre quelli che si siedono davanti. IBra? È come un fratello maggiore. Esige sempre il massimo, ma poi ti dà grandi consigli. Ha un grande affetto per me e questo mi ha dato fiducia. Lui fa la differenza sempre, giochi o meno: averlo in squadra è un plus. È ancora fortissimo e lo dimostra in ogni allenamento. Il Liverpool è fortissimo e la partita è stata difficile. Abbiamo fatto fatica all’inizio, ma dopo abbiamo mostrato il nostro talento. Segnare due reti ad Anfield non è facile: continueremo a lottare nel girone. La Champions è la casa del Milan, lo sa tutto il mondo, e sarà una notte speciale. L’Atletico è un rivale duro, sarà una gara difficile per entrambe le squadre. Abbiamo le nostre armi, e in più giochiamo in casa. L'Atletico? Il fatto che siano una squadra non solo ricca di talento, ma anche che lavora benissimo e molto disposta al sacrificio. Hanno giocatori fortissimi e non ne scelgo uno perché sarebbe ingiusto. Poi preferisco concentrarmi sul Milan: anche i nostri sono straordinari e siamo più uniti che mai”.
"Sono tornato perché il Milan è una grande squadra e ho sentito subito l’affetto del club e dei suoi tifosi. Ci sono stato benissimo l’anno scorso e anche ora sono felicissimo qui. Futuro? Non ci penso, davvero. Mi godo il presente e sono felice, voglio continuare ad aiutare il Milan con gol, assist e soprattutto tanto lavoro”.
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Pioli in conferenza:"Stiamo facendo le nostre esperienze. Siamo stati molto bravi a sfruttare ogni situazione per qualcosa qualcosa in più. Essere giovani ti dà vantaggi. Dove non possiamo arrivare con l'esperienza dobbiamo arrivarci con idee energia ed entusiasmo. Come si batte questo Atletico? Fino a sabato erano ancora imbattuti. Sono molto forti e solidi. Giocatori di grandissimo livello. Dovremo giocare una partita tecnica di altissimo livello e concentrati per tutta la partita. In cosa dobbiamo migliorare in CL? Il livello è molto alto ed i particolari fanno la differenza. Il Liverpool ci ha punito immediatamente dopo i nostri errori tecnici. Deve salire il livello di attenzione, concentrazione e qualità. La partita di Liverpool può servirci domani. Giroud? perdere due settimane ti fa perdere ritmo e condizione. Il minutaggio a La Spezia è stato necessario e crescerà nelle prossime partite. Partita decisiva domani? La voglia di fare la partita non ci mancherà. Sarà una partita importante ma non ancora decisiva. Sicuramente vogliamo cercare di togliere lo zero dalla classifica. A che punto è Theo? Soffre ancora un pò in difesa? Sta crescendo anche difensivamente. Sabato è stato attento. Ha lavorato bene. Tra le migliori partite. Le sue qualità offensive sono note a tutti e sta variando anche un pò il modo di attaccare. Sta arrivando a livelli altissimi. Per Kjaer e Florenzi saranno importanti gli allenamenti di oggi. Spero che saranno a disposizione. Gli altri torneranno dopo la sosta. Io a lungo al Milan come Simeone all'Atletico? Nella mia testa il rapporto col Milan non ha una scadenza. DObbiamo continuare così. Il futuro vedremo Pensiamo a domani, intanto. Servirà una prestazione di alto livello..

Diaz in conferenza:"Juve Milan dello scorso anno la svolta per me? Ritengo di aver avuto sempre la fiducia di tutti. Non sono in quella partita, giocata da tutti molto bene. Sono contento di aver segnato e giocato bene ma la fiducia non mi è mai mancata. In Italia si dà più fiducia ai giovani? In Italia ci sono molti giovani talenti che stanno prendendo il volo. Non è una tendenza unica. Dipende dal livello in cui un giocatore si trova. Io sento di avere la mia responsabilità ma senza squadra non andrei da nessuna parte. L'eredità di Calhanoglu? Io faccio tutto quello che posso per aiutare squadre e compagni. E' l'unica cosa che posso fare. Lo spirito è quello giusto. C'è voglia di fare bene. La sfida contro l'Atletico? Vengo dal Real influenza molto la situazione. Ma io gioco nel Milan e domani l'unica cosa importante è raccogliere i tre punti. L'Atletico è una squadra con gran talento ed è forte. Molto eterogenea. Non so se sia la miglior squadra spagnola ma sono molto forti. E spesso segnano all'ultimo minuto. Noi siamo come una famiglia. I risultati sono anche merito del mister. Io sono felice di questa responsabilità. I miei compagni mi aiutano. Non mi sento un leader, mi sento di dare gol e assist".

Diaz ad AS:"Mi piace avere leadership ed essere protagonista, sì, sento che la mia personalità sia cresciuta. Sono più inserito rispetto a un anno fa, conosco meglio i compagni e lavorare, così, è più facile. Per me è bellissimo il coro dei tifosi. Kakà è una leggenda, un calciatore che qualsiasi giovane ammira, è stato straordinario. Per me è un onore, ma ai tifosi sono grato anche per il modo in cui mi trattano, per l’affetto sin dal primo giorno. Cerco di restituirlo facendo bene in campo. Scudetto? Sì, sarà una lotta equilibrata e con tante squadre coinvolte. Stiamo bene, ragioniamo di partita in partita, ma posso dire che abbiamo un gruppo con talento, sacrificio, un ambiente che mescola perfettamente gioventù ed esperienza. Lotteremo fino all’ultima giornata". Quest’anno arrivo di più in porta, è vero, ed ho voglia di aiutare la squadra giocando vicino l’area avversaria. I gol ci sono, ma mi interessa molto di più che ci siano i risultati. Il gol preferito col Milan? Beh, dopo sette anni senza giocare la Champions, segnare un 1-2 ad Anfield non potrò mai dimenticarlo, ma anche quello che realizzai contro la Juventus un anno fa mi piacque molto. Mi adatto a tutti i ruoli, ma è vero che dietro la prima punta mi trovo molto bene. Mi piace gestire gli spazi tra le linee e ricevere tanti palloni, come succede in quella zona di campo. La 10? Tutti conoscono la quantità di talenti che l’hanno indossata e per me è un privilegio. Spero di esserne all’altezza, ci sto provando con tutte le mie forze. Io e Maldini abbiamo un bellissimo rapporto, ha grande fiducia in me, apprezza il mio talento e sono molto grato sia a lui che a Massara, a Gazidis, al mister: tutti hanno voluto che fossi qui. Paolo come calciatore è stato una leggenda e sta dimostrando il suo valore anche come dirigente. Theo con me è stato fantastico dentro e fuori dal campo. Mi ha aiutato tanto: tutti hanno visto il gran calciatore che è, ma vi assicuro che è ancora meglio come persona. Il trio con lui e Castillejo? Beh, io sono il più tranquillo dei tre (ride, ndr) ma ci divertiamo un sacco insieme. Avere compagni come loro ti rende la vita più semplice. E sì, la faccenda degli scherzi è vera: nel bus disturbiamo sempre quelli che si siedono davanti. IBra? È come un fratello maggiore. Esige sempre il massimo, ma poi ti dà grandi consigli. Ha un grande affetto per me e questo mi ha dato fiducia. Lui fa la differenza sempre, giochi o meno: averlo in squadra è un plus. È ancora fortissimo e lo dimostra in ogni allenamento. Il Liverpool è fortissimo e la partita è stata difficile. Abbiamo fatto fatica all’inizio, ma dopo abbiamo mostrato il nostro talento. Segnare due reti ad Anfield non è facile: continueremo a lottare nel girone. La Champions è la casa del Milan, lo sa tutto il mondo, e sarà una notte speciale. L’Atletico è un rivale duro, sarà una gara difficile per entrambe le squadre. Abbiamo le nostre armi, e in più giochiamo in casa. L'Atletico? Il fatto che siano una squadra non solo ricca di talento, ma anche che lavora benissimo e molto disposta al sacrificio. Hanno giocatori fortissimi e non ne scelgo uno perché sarebbe ingiusto. Poi preferisco concentrarmi sul Milan: anche i nostri sono straordinari e siamo più uniti che mai”.
"Sono tornato perché il Milan è una grande squadra e ho sentito subito l’affetto del club e dei suoi tifosi. Ci sono stato benissimo l’anno scorso e anche ora sono felicissimo qui. Futuro? Non ci penso, davvero. Mi godo il presente e sono felice, voglio continuare ad aiutare il Milan con gol, assist e soprattutto tanto lavoro”.
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