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Dalle ore 13:30 la conferenza stampa di Conceicao pre Milan - Lazio
"Come ci si rialza? Vincere, vincere, vincere. Siamo cosciente del momento. Di quello che è accaduto. Per errori nostri o di altri. Il risultato è stato negativo. Nella vita una volta c'è fortuna, altre volte meno. Dobbiamo lavorare e portare i risultati".
"I ragazzi hanno dentro il fuoco che ho io? E' il mio lavoro passare questo a loro. Abbiamo vinto un titolo. Possiamo anche svalorizzarlo, dicendo che non è importante. Ora ne abbiamo uno. Siamo tra le quattro squadre che possono vincere la Coppa Italia. E abbiamo ancora 12 partite di campionato. Dobbiamo migliorare, anche di testa. Con una mentalità che deve essere al 1000% in tutti i secondi della partita. Dopo Zagabria, abbiamo subito gol con episodi molti strani".
"Io sono qui per lavorare e vincere. Sono abituato a vincere. Nessuno mi ha regalato niente. Ho vinto trofei come calciatori e allenatore. Ho studiato tanto per essere un allenatore bravo. Ho passato 13 anni per arrivare in Italia, che era un sogno per me. Il Milan è una grandissima squadra di nome. Ma non siamo più ai tempi in cui la CL era un obiettivo chiaro da vincere. La mentalità e la voglia dei tifosi è sempre la stessa. L'importante è vincere"
"Qui tutti abbiamo voglia di vincere. Altrimenti saremmo dei masochisti".
"Cosa mi aspetto da qui alla fine? Io ho chiesto ai ragazzi di lavorare bene, di capire cosa facciamo e chiediamo in allenamento. Chi ha giocato a Bologna ha fatto recupero. Domani prepareremo questa partita con la Lazio. Tutti i giorni vogliamo dare il massimo per la prossima partita".
"Sembra che i ragazzi non mi seguono? So che voi non vedete o volete vedere. Rispetto i giornalisti con opinioni vere. Ma io ho visto cose positive a Bologna. Abbiamo preso un gol, ma prima c'era un fallo. Non possiamo aggrapparci a questo però. Dopo questi episodi non siamo stati all'altezza. Abbiamo bisogno di più equilibrio e leggerezza. A Bologna potevamo fare il 2-1. Poi sul loro 2-1 la palla era uscita. Anche noi dovevamo essere più attenti".
"Tutti stanno dando il 100%? Io cerco sempre il 150%. Il 100% a volte non basta. Bisogna andare oltre a quello a cui sei abituato. Per giocare come vogliamo bisogna fare degli sprint. Fare di più"
"Reijnders e Pulisic in calo? Ni, Tiji ha fatto gol a Torino. E' sempre molto presente. Sta giocando più basso ma ha libertà e si inserisce. Poi, tutti, me per primo, possiamo fare di più. Pulisic? Il giorno della partita col Bologna il dottore mi ha detto che non poteva iniziare. Ho dovuto spostare Musah e destra e inserire Felix. Pulisic ha un problema da un mese e dobbiamo gestirlo. Non è ancora al 100%"
"Felix? E' uno molto bravo tra le linee. Con la voglia di toccare il pallone a volte si sposta in spazi che non vanno bene. Lui sa che deve essere più decisivo. Non si deve trovare lontano dalla porta. Deve provare assist o tiri in porta. Ci stiamo lavorando".
"Non è mai subentrare a stagione in corso. Io l'ho fatto in Portogallo e le cose sono andate bene. Qui è diverso"
"La Lazio? Ho bei ricordi. Ma è il passato. Domani sarà un'avversaria. Sarà una partita difficile. Sono davanti a noi. Baroni sta facendo un lavoro di qualità. Ha molta esperienza. Complimenti a lui".
"Dopo la Lazio avremo due settimane pulite di lavoro. Lavoreremo su determinate cose"
"Penso di poter cambiare modulo? Per il tempo che ho a disposizione e fino a domani, poi ci sarà più tempo, voglio lavorare anche su altre cose. Su una costruzione con tre uomini con un centrocampista che si inserisce in mezzo ai centrali. Giocherò qualche partita con un altro modulo. Da martedì ci lavorerò. Lavorerò un un altro sistema. In passato ho giocato con un pò tutti i moduli. Dobbiamo definire le nostre zone sugli avversari, sapere quando è il momento di pressare. Ma bisogna lavorare sul campo. Se avrò il tempo... è una battuta ma per gli allenatori funziona così".
"Ho amarezza quando le cose non vanno bene. Io non ci sto. La mia è stessa angoscia dei tifosi. Il mio sfogo dopo Bologna era collegato a questa voglia di vincere".
"Come ci si rialza? Vincere, vincere, vincere. Siamo cosciente del momento. Di quello che è accaduto. Per errori nostri o di altri. Il risultato è stato negativo. Nella vita una volta c'è fortuna, altre volte meno. Dobbiamo lavorare e portare i risultati".
"I ragazzi hanno dentro il fuoco che ho io? E' il mio lavoro passare questo a loro. Abbiamo vinto un titolo. Possiamo anche svalorizzarlo, dicendo che non è importante. Ora ne abbiamo uno. Siamo tra le quattro squadre che possono vincere la Coppa Italia. E abbiamo ancora 12 partite di campionato. Dobbiamo migliorare, anche di testa. Con una mentalità che deve essere al 1000% in tutti i secondi della partita. Dopo Zagabria, abbiamo subito gol con episodi molti strani".
"Io sono qui per lavorare e vincere. Sono abituato a vincere. Nessuno mi ha regalato niente. Ho vinto trofei come calciatori e allenatore. Ho studiato tanto per essere un allenatore bravo. Ho passato 13 anni per arrivare in Italia, che era un sogno per me. Il Milan è una grandissima squadra di nome. Ma non siamo più ai tempi in cui la CL era un obiettivo chiaro da vincere. La mentalità e la voglia dei tifosi è sempre la stessa. L'importante è vincere"
"Qui tutti abbiamo voglia di vincere. Altrimenti saremmo dei masochisti".
"Cosa mi aspetto da qui alla fine? Io ho chiesto ai ragazzi di lavorare bene, di capire cosa facciamo e chiediamo in allenamento. Chi ha giocato a Bologna ha fatto recupero. Domani prepareremo questa partita con la Lazio. Tutti i giorni vogliamo dare il massimo per la prossima partita".
"Sembra che i ragazzi non mi seguono? So che voi non vedete o volete vedere. Rispetto i giornalisti con opinioni vere. Ma io ho visto cose positive a Bologna. Abbiamo preso un gol, ma prima c'era un fallo. Non possiamo aggrapparci a questo però. Dopo questi episodi non siamo stati all'altezza. Abbiamo bisogno di più equilibrio e leggerezza. A Bologna potevamo fare il 2-1. Poi sul loro 2-1 la palla era uscita. Anche noi dovevamo essere più attenti".
"Tutti stanno dando il 100%? Io cerco sempre il 150%. Il 100% a volte non basta. Bisogna andare oltre a quello a cui sei abituato. Per giocare come vogliamo bisogna fare degli sprint. Fare di più"
"Reijnders e Pulisic in calo? Ni, Tiji ha fatto gol a Torino. E' sempre molto presente. Sta giocando più basso ma ha libertà e si inserisce. Poi, tutti, me per primo, possiamo fare di più. Pulisic? Il giorno della partita col Bologna il dottore mi ha detto che non poteva iniziare. Ho dovuto spostare Musah e destra e inserire Felix. Pulisic ha un problema da un mese e dobbiamo gestirlo. Non è ancora al 100%"
"Felix? E' uno molto bravo tra le linee. Con la voglia di toccare il pallone a volte si sposta in spazi che non vanno bene. Lui sa che deve essere più decisivo. Non si deve trovare lontano dalla porta. Deve provare assist o tiri in porta. Ci stiamo lavorando".
"Non è mai subentrare a stagione in corso. Io l'ho fatto in Portogallo e le cose sono andate bene. Qui è diverso"
"La Lazio? Ho bei ricordi. Ma è il passato. Domani sarà un'avversaria. Sarà una partita difficile. Sono davanti a noi. Baroni sta facendo un lavoro di qualità. Ha molta esperienza. Complimenti a lui".
"Dopo la Lazio avremo due settimane pulite di lavoro. Lavoreremo su determinate cose"
"Penso di poter cambiare modulo? Per il tempo che ho a disposizione e fino a domani, poi ci sarà più tempo, voglio lavorare anche su altre cose. Su una costruzione con tre uomini con un centrocampista che si inserisce in mezzo ai centrali. Giocherò qualche partita con un altro modulo. Da martedì ci lavorerò. Lavorerò un un altro sistema. In passato ho giocato con un pò tutti i moduli. Dobbiamo definire le nostre zone sugli avversari, sapere quando è il momento di pressare. Ma bisogna lavorare sul campo. Se avrò il tempo... è una battuta ma per gli allenatori funziona così".
"Ho amarezza quando le cose non vanno bene. Io non ci sto. La mia è stessa angoscia dei tifosi. Il mio sfogo dopo Bologna era collegato a questa voglia di vincere".
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