Condò:"Milan mistero profondo. Kessie via...".

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Paolo Condò da Repubblica sulla crisi del Milan:"Il Milan è un mistero molto più profondo perché fino a tre settimane fa un gioco ce l’aveva, e per quanto il suo livello fosse inferiore a quello dell’anno scorso restava sufficiente per una corsa di alta classifica (non altissima, quella da tempo riguarda solo il Napoli). Da un ko all’altro abbiamo provato a spiegare in diversi modi l’incredibile verticalità di questo crollo: il contributo nullo del mercato, la stanchezza dei “mondialisti”, la perdurante assenza di Maignan, lo sfibrante rinnovo di Leao, la perdita di un capitano (anche) non giocatore del carisma di Ibra. Tutte concause reali che hanno esaurito l’entusiasmo, insieme scheletro e carburante del Milan campione: azzerato quello, la squadra si è afflosciata su limiti che esistevano anche l’anno scorso, ma di cui nessuno si preoccupava come nella famosa metafora del calabrone che non potrebbe volare. Le sciagure difensive nascono da un portiere inadeguato che comunica angoscia al reparto, e a strascico da un sistema di coperture che è saltato al punto da far inabissare il Milan al 13° posto nella classifica dei gol subiti. Pioli ha confidato troppo a lungo di poter ritrovare i suoi prodi, ed è probabile che per il derby di domenica irrobustisca il centrocampo: se il felicissimo acquisto di Maignan sterilizzò l’anno scorso la perdita di Donnarumma, stavolta l’addio di Kessie ha avuto effetti nefasti".

Sacchi sulla crisi del Milan QUI -) Sacchi:"Milan, i perchè del crollo e le soluzioni".
 

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Paolo Condò da Repubblica sulla crisi del Milan:"Il Milan è un mistero molto più profondo perché fino a tre settimane fa un gioco ce l’aveva, e per quanto il suo livello fosse inferiore a quello dell’anno scorso restava sufficiente per una corsa di alta classifica (non altissima, quella da tempo riguarda solo il Napoli). Da un ko all’altro abbiamo provato a spiegare in diversi modi l’incredibile verticalità di questo crollo: il contributo nullo del mercato, la stanchezza dei “mondialisti”, la perdurante assenza di Maignan, lo sfibrante rinnovo di Leao, la perdita di un capitano (anche) non giocatore del carisma di Ibra. Tutte concause reali che hanno esaurito l’entusiasmo, insieme scheletro e carburante del Milan campione: azzerato quello, la squadra si è afflosciata su limiti che esistevano anche l’anno scorso, ma di cui nessuno si preoccupava come nella famosa metafora del calabrone che non potrebbe volare. Le sciagure difensive nascono da un portiere inadeguato che comunica angoscia al reparto, e a strascico da un sistema di coperture che è saltato al punto da far inabissare il Milan al 13° posto nella classifica dei gol subiti. Pioli ha confidato troppo a lungo di poter ritrovare i suoi prodi, ed è probabile che per il derby di domenica irrobustisca il centrocampo: se il felicissimo acquisto di Maignan sterilizzò l’anno scorso la perdita di Donnarumma, stavolta l’addio di Kessie ha avuto effetti nefasti".

Sacchi sulla crisi del Milan QUI -) Sacchi:"Milan, i perchè del crollo e le soluzioni".
Se mi metto ad analizzare a mente fredda, direi che sia soprattutto dovuto alla condizione atletica imbarazzante (perché tutti arrivano prima di noi sul pallone, tutti) sia dei giocatori andati a Dubai che di quelli tornati dal Mondiale che dei giocatori rientrati da lunghi infortuni. Al tutto si unisce il problema di giocare senza portiere, perché è praticamente come se non ci fosse. Ma questo non giustifica comunque gli schiaffi che stiamo prendendo. Certo che se avessi ragione, tra 2-3 settimane, con la forma che cresce e Maignan che rientra, risolveremmo il 90% dei nostri problemi. Oggi c'è il sole, vediamola così.
 

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Paolo Condò da Repubblica sulla crisi del Milan:"Il Milan è un mistero molto più profondo perché fino a tre settimane fa un gioco ce l’aveva, e per quanto il suo livello fosse inferiore a quello dell’anno scorso restava sufficiente per una corsa di alta classifica (non altissima, quella da tempo riguarda solo il Napoli). Da un ko all’altro abbiamo provato a spiegare in diversi modi l’incredibile verticalità di questo crollo: il contributo nullo del mercato, la stanchezza dei “mondialisti”, la perdurante assenza di Maignan, lo sfibrante rinnovo di Leao, la perdita di un capitano (anche) non giocatore del carisma di Ibra. Tutte concause reali che hanno esaurito l’entusiasmo, insieme scheletro e carburante del Milan campione: azzerato quello, la squadra si è afflosciata su limiti che esistevano anche l’anno scorso, ma di cui nessuno si preoccupava come nella famosa metafora del calabrone che non potrebbe volare. Le sciagure difensive nascono da un portiere inadeguato che comunica angoscia al reparto, e a strascico da un sistema di coperture che è saltato al punto da far inabissare il Milan al 13° posto nella classifica dei gol subiti. Pioli ha confidato troppo a lungo di poter ritrovare i suoi prodi, ed è probabile che per il derby di domenica irrobustisca il centrocampo: se il felicissimo acquisto di Maignan sterilizzò l’anno scorso la perdita di Donnarumma, stavolta l’addio di Kessie ha avuto effetti nefasti".

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Paolo Condò da Repubblica sulla crisi del Milan:"Il Milan è un mistero molto più profondo perché fino a tre settimane fa un gioco ce l’aveva, e per quanto il suo livello fosse inferiore a quello dell’anno scorso restava sufficiente per una corsa di alta classifica (non altissima, quella da tempo riguarda solo il Napoli). Da un ko all’altro abbiamo provato a spiegare in diversi modi l’incredibile verticalità di questo crollo: il contributo nullo del mercato, la stanchezza dei “mondialisti”, la perdurante assenza di Maignan, lo sfibrante rinnovo di Leao, la perdita di un capitano (anche) non giocatore del carisma di Ibra. Tutte concause reali che hanno esaurito l’entusiasmo, insieme scheletro e carburante del Milan campione: azzerato quello, la squadra si è afflosciata su limiti che esistevano anche l’anno scorso, ma di cui nessuno si preoccupava come nella famosa metafora del calabrone che non potrebbe volare. Le sciagure difensive nascono da un portiere inadeguato che comunica angoscia al reparto, e a strascico da un sistema di coperture che è saltato al punto da far inabissare il Milan al 13° posto nella classifica dei gol subiti. Pioli ha confidato troppo a lungo di poter ritrovare i suoi prodi, ed è probabile che per il derby di domenica irrobustisca il centrocampo: se il felicissimo acquisto di Maignan sterilizzò l’anno scorso la perdita di Donnarumma, stavolta l’addio di Kessie ha avuto effetti nefasti".

Un altro che le partite le osserva solamente "testuali" sui siti di statistiche.
Ma quale gioco abbiamo avuto quest'anno?
Siamo stati malmenati anche dlal'empoli, dalla Cremonese, dal torino, dallo spezia, dalla fiorentina e dal verona.
Tutte partite giocate ben prima della sosta mondiale.
 

Gunnar67

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Quest'anno la barca scricchiolava già da prima dei mondiali, con partite pessime (Empoli, Cremonese, Spezia...). Il motivo è talmente semplice... Maldini e Pioli avevano chiesto Botman, Sanchez, Ziyech, piú un vice-Giroud accettabile. Sono arrivati Thiaw (che si legge "ciao"), Vranks (chi??), bamboccio-CDK e bollito-Origi. Nel frattempo Kessie se n'era andato gratis e Ibra aveva appeso praticamente le scarpe al chiodo. L'unico imprevisto è stato l'infortunio di Maignan, il resto dei problemi era ampiamente prevedibile, date le premesse. Adesso vi potete inventare di tutto, ma il problema é sempre solo uno: mancanza di budget. Mi si dirá che nel frattempo avevano vinto uno scudetto. Risposta, anche questa facile facile: suicidio irrazionale e imponderabile dell'Inter, un po' come noi nel 2012, altrimenti campa cavallo.
 
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Se mi metto ad analizzare a mente fredda, direi che sia soprattutto dovuto alla condizione atletica imbarazzante (perché tutti arrivano prima di noi sul pallone, tutti) sia dei giocatori andati a Dubai che di quelli tornati dal Mondiale che dei giocatori rientrati da lunghi infortuni. Al tutto si unisce il problema di giocare senza portiere, perché è praticamente come se non ci fosse. Ma questo non giustifica comunque gli schiaffi che stiamo prendendo. Certo che se avessi ragione, tra 2-3 settimane, con la forma che cresce e Maignan che rientra, risolveremmo il 90% dei nostri problemi. Oggi c'è il sole, vediamola così.

Scarsa condizione fisica, poca concentrazione e forza mentale, infortuni, portiere scandaloso, acquisti estivi che non stanno servendo a niente...
L'anno scorso, a parte gli infortuni, TUTTO è collimato perfettamente fino allo scudetto... Ormai è palese che noi possiamo fare buone/ottime cose solo quando tutto ci gira bene e siamo al 100%.
 
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