Condò:"Campionato saltato per aria. Milan, serviva Ibra".

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Paolo Condò a Repubblica sulla Serie A:"Il campionato salta in aria senza preavviso in un turno che pare- va una tappa di trasferimento, di quelle pianeggianti per velocisti, niente scontri diretti, unica asperità il derby di Torino ma distante dal traguardo, ovvero la testa della classifica. Salta in aria cancellando molte certezze: la squadra più for- te in casa, l’Inter, perde netto a San Siro, mentre delle due migliori in trasferta l’Atalanta cade a Firenze e il Milan pareggia a stento a Salerno contro l’ultima in classifica. Sta- sera Spalletti guarda in faccia a Cagliari la grande occasione della sua carriera, tre punti affiancherebbero il Napoli al Milan in prossimità di uno snodo di calendario fondamentale, con la Lazio e lo stesso Milan in successione. Oltre quello, c’è una lunga discesa verso il traguardo. È un turno di grandi rimpianti, questo: la Juve non meritava di vincere né a Bergamo né col Toro, anzi, ma se avesse dato un seguito tecnico alla botta di adrenalina psicologica dell’acquisto di Vlahovic oggi il suo cielo non avrebbe limiti.

Alla faccia di ogni previsione, la realtà continua a restituirci un torneo indecifrabile, probabilmente irripetibile. A lungo si è creduto che l’Inter fosse riuscita nell’incredibile impresa di migliorare mal- grado la perdita di Conte, Lukaku e Hakimi (ed Eriksen), ma era un giudizio frettoloso. A due terzi del torneo i campioni d’Italia hanno dai 5 agli 8 punti di ritardo sulla scorsa stagione, com’è normale che sia quando il tuo bilancio di mercato gronda plusvalenze vere. Inzaghi ieri ha sbagliato formazione, la prima assenza del cervello Brozovic andava ammortizzata blindando gli altri titolari, non accentuando il turnover: detto questo il famoso calendario asimmetrico ha visibilmente succhiato energie all’Inter, che è stata esautorata dal campo dal magnifico Sassuolo nel primo tempo, e nella ripresa ha accumulato una quantità grottesca di errori sotto porta, figli della frenesia da clessidra in esaurimento. L’Inter ha giocato contro il Liverpool una partita bella e infelice, nel senso che la prestazione le è costata fisicamente e il risultato ne ha minato il morale. È per questo che Inzaghi ha provato a far rifiata- re Dzeko e Dumfries, ma il Sassuolo non era avversaria da risparmi. Primo inciso: la squadra di Dionisi, per dire della stranezza della stagione, ha vinto in casa della Juve, del Milan e dell’Inter eppure viaggia nella colonna di destra (stessi punti del Toro ma peggior differenza reti). Okay folks, trovate un’incongruenza superiore se ne siete capaci. Secondo inciso: Berardi sostituirà Chiesa nell’Italia agli spareggi, e nella sfortuna non ci ha detto male.

Comunque finisca stasera, il Na- poli è l’unica grande in forte progresso. Il Milan di Salerno, distratto e ansioso, si è fatto raggiungere dalla sua ombra, quello della scorsa stagione: 56 punti dopo 26 gare oggi come allora. Non siamo fra i talebani di Ibra, in due anni il lavoro di Pioli ha quasi del tutto affranca- to la squadra dalla dipendenza dal suo vecchio fuoriclasse. Quasi. La sua freddezza rimane decisiva contro rivali tecnicamente più scarse ma animate da superiore agonismo. A Udine Ibra c’era, e salvò il Milan. A Salerno sarebbe servito.
 
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Paolo Condò a Repubblica sulla Serie A:"Il campionato salta in aria senza preavviso in un turno che pare- va una tappa di trasferimento, di quelle pianeggianti per velocisti, niente scontri diretti, unica asperità il derby di Torino ma distante dal traguardo, ovvero la testa della classifica. Salta in aria cancellando molte certezze: la squadra più for- te in casa, l’Inter, perde netto a San Siro, mentre delle due migliori in trasferta l’Atalanta cade a Firenze e il Milan pareggia a stento a Salerno contro l’ultima in classifica. Sta- sera Spalletti guarda in faccia a Cagliari la grande occasione della sua carriera, tre punti affiancherebbero il Napoli al Milan in prossimità di uno snodo di calendario fondamentale, con la Lazio e lo stesso Milan in successione. Oltre quello, c’è una lunga discesa verso il traguardo. È un turno di grandi rimpianti, questo: la Juve non meritava di vincere né a Bergamo né col Toro, anzi, ma se avesse dato un seguito tecnico alla botta di adrenalina psicologica dell’acquisto di Vlahovic oggi il suo cielo non avrebbe limiti.

Alla faccia di ogni previsione, la realtà continua a restituirci un torneo indecifrabile, probabilmente irripetibile. A lungo si è creduto che l’Inter fosse riuscita nell’incredibile impresa di migliorare mal- grado la perdita di Conte, Lukaku e Hakimi (ed Eriksen), ma era un giudizio frettoloso. A due terzi del torneo i campioni d’Italia hanno dai 5 agli 8 punti di ritardo sulla scorsa stagione, com’è normale che sia quando il tuo bilancio di mercato gronda plusvalenze vere. Inzaghi ieri ha sbagliato formazione, la prima assenza del cervello Brozovic andava ammortizzata blindando gli altri titolari, non accentuando il turnover: detto questo il famoso calendario asimmetrico ha visibilmente succhiato energie all’Inter, che è stata esautorata dal campo dal magnifico Sassuolo nel primo tempo, e nella ripresa ha accumulato una quantità grottesca di errori sotto porta, figli della frenesia da clessidra in esaurimento. L’Inter ha giocato contro il Liverpool una partita bella e infelice, nel senso che la prestazione le è costata fisicamente e il risultato ne ha minato il morale. È per questo che Inzaghi ha provato a far rifiata- re Dzeko e Dumfries, ma il Sassuolo non era avversaria da risparmi. Primo inciso: la squadra di Dionisi, per dire della stranezza della stagione, ha vinto in casa della Juve, del Milan e dell’Inter eppure viaggia nella colonna di destra (stessi punti del Toro ma peggior differenza reti). Okay folks, trovate un’incongruenza superiore se ne siete capaci. Secondo inciso: Berardi sostituirà Chiesa nell’Italia agli spareggi, e nella sfortuna non ci ha detto male.

Comunque finisca stasera, il Na- poli è l’unica grande in forte progresso. Il Milan di Salerno, distratto e ansioso, si è fatto raggiungere dalla sua ombra, quello della scorsa stagione: 56 punti dopo 26 gare oggi come allora. Non siamo fra i talebani di Ibra, in due anni il lavoro di Pioli ha quasi del tutto affranca- to la squadra dalla dipendenza dal suo vecchio fuoriclasse. Quasi. La sua freddezza rimane decisiva contro rivali tecnicamente più scarse ma animate da superiore agonismo. A Udine Ibra c’era, e salvò il Milan. A Salerno sarebbe servito.
Pur essendo consapevole che oggi ibra in troppe situazioni di gioco è inadeguato fisicamente però concordo con Condò : a questo milan serve la mentalità forte di ibra.
Senza rischiamo di piegarci come un fuscello al primo alito di vento.

Abbiamo già perso kjaer e Giroud non mi pare un trascinatore, un leader emotivo e carismatico.
Ibra si portava i ragazzotti dietro e li conduceva alla vittoria.

Ci serve un ibra al 60% almeno, se dall'inizio o a gara in corso non sta a me deciderlo.
 
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Pur essendo consapevole che oggi ibra in troppe situazioni di gioco è inadeguato fisicamente però concordo con Condò : a questo milan serve la mentalità forte di ibra.
Senza rischiamo di piegarci come un fuscello al primo alito di vento.

Abbiamo già perso kjaer e Giroud non mi pare un trascinatore, un leader emotivo e carismatico.
Ibra si portava i ragazzotti dietro e li conduceva alla vittoria.

Ci serve un ibra al 60% almeno, se dall'inizio o a gara in corso non sta a me deciderlo.
ma su che basi, che quando c'è lui non ne vinciamo una?
sarebbe servito tecnicamente, gli ultimi 20 minuti, per lanciare palla in area e creare casino, stop.

per il resto il campionato è quel che mi aspettavo, un guazzabuglio di squadre mediocri che giocano a ciapanò.
ho sempre detto di dare un occhio attento al napoli e a lungo andare sembra anche lei davvero in corsa, e per me è la più forte sotto vari aspetti.
se vinceremo, sarò felice ma non dirò che il progetto è fatto bene in toto, con un progetto fatto bene questo campionato lo ammazzavamo.
 
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ma su che basi, che quando c'è lui non ne vinciamo una?
sarebbe servito tecnicamente, gli ultimi 20 minuti, per lanciare palla in area e creare casino, stop.

per il resto il campionato è quel che mi aspettavo, un guazzabuglio di squadre mediocri che giocano a ciapanò.
ho sempre detto di dare un occhio attento al napoli e a lungo andare sembra anche lei davvero in corsa, e per me è la più forte sotto vari aspetti.
se vinceremo, sarò felice ma non dirò che il progetto è fatto bene in toto, con un progetto fatto bene questo campionato lo ammazzavamo.
Willy, so che la pensiamo diversamente sul tema ma io resto convinto che ibra su questo gruppo abbia fatto tanto e non solo in campo ma anche in allenamento , nella settimana e nella testa.
Il milan di suso era il nulla cosmico, nella testa ancor prima che nei piedi.

Milanello è stato raso al suolo e ricostruito.
La crescita dei singoli è sotto gli occhi di tutti.

Oggi ibra è a fine carriera ma gli sarò grato.
Ibra è stato il braccio sul campo che non poteva essere maldini e nemmeno pioli.
 

ilPresidente

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Analisi tecnica che non condivido.
Con Ibrahimovic abbiamo fatto fin'ora meno punti che senza di lui. Il suo valore aggiunto è stato solo dentro l'area per la fisicità che porta e la difesa della palla.
Il nostro problema è portare la palla in area.
Grazie al cielo abbiamo abili esterni, Giroud che come attaccante non è scarso come lo si dipinge, ma che deve troppe volte venire sulla trequarti a fare da sponda senza tanto costrutto.
Ci manca in trequartista in grado di combattere sulle seconde palle - come facciamo sulle fasce laterali - e paghiamo la voglia prossima a zero di Kessie, come l'incompetenza acclarata di Romagnoli.

Mignan sfodera la peggior partita contro la Salernitana. Esce male e prende la rete. Abbiamo le armi per raddrizzare la partita ma Kessie salta male davanti al suo difensore per il 2:1. Rebic imbrocca il tiro del pareggio ma spreca quasi ogni tocco successivo.

La nostra analisi è tutta qui. Stiamo sbagliando a mettere in campo Kessie e abbiamo sbagliato a puntare su Diaz / Maldini per la trequarti.

La Juventus ha aggiunto Blahovic ma sembra di c@cc* gioca. Grazie AllegrO.
L'Inter senza Brozovic vale la metà perchè non ha giocatori per sostituirlo e le punte non sono dei Fuoriclasse. Aggiungiamo che stanno finendo la benzian pure loro.
Le ultime 10 giornate giocate al 'ciapa no' ne abbiamo viste tante volte. Nessuna novità.
Il Napoli può approfittarne ma dipende tutto dalla sua isteria.

Ci servono seconde linee pronte. Spero che Rebic sia sulla via della guarigione definitiva. Speriamo che Kalulu, Baka e altri ne abbiano per dare una mano.

Insisterei su Rebic trequartista.
 

ilPresidente

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Willy, so che la pensiamo diversamente sul tema ma io resto convinto che ibra su questo gruppo abbia fatto tanto e non solo in campo ma anche in allenamento , nella settimana e nella testa.
Il milan di suso era il nulla cosmico, nella testa ancor prima che nei piedi.

Milanello è stato raso al suolo e ricostruito.
La crescita dei singoli è sotto gli occhi di tutti.

Oggi ibra è a fine carriera ma gli sarò grato.
Ibra è stato il braccio sul campo che non poteva essere maldini e nemmeno pioli.

Sicuramente ha trasmesso moltissimo Ibra. Soprautto fuori da campo. Fondamentale.
Ma in campo quest'anno ha dato poco.
Se vuole vincere deve tornare forte. 5 partite alla grande, come un leone, altrimenti tra trequarti e attacco meglio Rebic / Giroud. Serve abbia la forza per scattare, venire incontro e creare poi spazio alle sue spalle allungando le difese avversarie.
Forse ha 5/6 mezze partite nelle gambe. Poi è bene si dedichi a cose su cui può incidere molto senza scendere in campo.
 
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Sicuramente ha trasmesso moltissimo Ibra. Soprautto fuori da campo. Fondamentale.
Ma in campo quest'anno ha dato poco.
Se vuole vincere deve tornare forte. 5 partite alla grande, come un leone, altrimenti tra trequarti e attacco meglio Rebic / Giroud. Serve abbia la forza per scattare, venire incontro e creare poi spazio alle sue spalle allungando le difese avversarie.
Forse ha 5/6 mezze partite nelle gambe. Poi è bene si dedichi a cose su cui può incidere molto senza scendere in campo.
Mi basta averlo col gruppo squadra.
E' chiaro che per giocare deve stare bene.
 

bmb

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Probabilmente sabato sera con quella difesa di melma Ibra sarebbe riuscito a piegare la Salernitana da solo.
 
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