Comunque vedo che questo argomento porta sempre verso la medesima strada. Dai tempi di Asimov se non di Verne addirittura
L'approccio statistico non sostituisce l'uomo, è solo uno strumento per decidere. Anziche farlo in base all'occhio o all'intuito del dirigente che la sa lunga (ricordate il Piccione no?), ci si basa su dati e statistiche per verificare le impressioni e i report che gli osservatori e i Match Analyst fanno ancora "a occhio".
Non solo, se tieni sott'occhio 40 mila giocatori, mi pare evidente non lo possa fare col metodo tradizionale. L'unico modo è farlo attraverso le statistiche. Non ce ne sono altri. Poi è ovvio che la decisione finale venga presa sempre dai manager, che mettono insieme tutte le informazioni che hanno, dati e impressioni, e tirano le somme.
Quando poi parliamo di tattica e allenamenti il discorso diventa ancora piu profondo e raffinato, servono dati ancora piu accurati per capire bene cosa sia meglio fare.
Non so che lavoro fate ragazzi, ma il mondo funziona cosi da almeno 50 anni in tutti i settori eh...
PS: questa estate ho conosciuto un ex dirigente del Milan, una leggenda in negativo, e mi ha raccontato un po' di cose. A parte il fatto che mi è sembrato pure un po' tardo, ma è un altro discorso... Mamma mia cosa ho sentito, da mettersi le mani nei capelli. Pensare che il Milan veniva gestito in quel modo... non ho dormito la notte (non scherzo, la mia compagna mi prende in giro ancora). Viva moneyball tutta la vita ragazzi, fidatevi di me
