Beh beh la parte più difficile del calendario era proprio questa, il trittico derby, Roma e Udine.
Se ci mettiamo in mezzo l'El era davvero impossibile fare di più, il calcio dal post lockdown non presenta più delle vere big, il campionato si è equilibrato tra le squadre medio-alte. Tutte soffrono e il mercato è scoppiato, come preventivato, questo ha bloccato molte squadre a fine ciclo poco avvezze ad usare i giovani e ha dato quel qualcosa in più a chi invece aveva posto delle belle basi nel periodo peggiore, tra fortune e sfortune che quasi casualmente si sono integrate talmente bene e con i giusti tempi (perché se quel campionato non fosse stato stoppato a marzo il Milan di Pioli non ci sarebbe mai stato, nessuno avrebbe capito la chimica che si sarebbe potuta avere facendo giocare sempre quegli stessi giocatori con alcuni ingressi d'esperienza, si sarebbe cambiato ancora, alla ricerca del bel gioco attraverso le plusvalenze e nessun leader, nessuno che potesse fare veramente gruppo, perché quello sarebbe stato il nostro destino).
Il lockdown ha fatto assaggiare un po' di virus Gianninid12 a tutti, ha sconvolto tutto, ha fatto diventare tutte le big delle squadre in ricostruzione o meglio, ha accelerato la caduta delle stesse e ha disintegrato gli spesoni no-sense che coi ritmi di prima parevano dover aumentare e non diminuire. Sono cose che dissi anche a marzo, il covid avrebbe al 100% fatto saltare in aria il calcio malato che conoscevamo prima anche se non mi aspettavo per nulla questa crescita allucinante della squadra sotto tutti i punti di vista.
L'importante ora è arrivare al big match col Napoli a punteggio pieno mantenendo sempre una distanza di almeno 3-4 punti, perché quando giochi senza pressione tutte le occasioni sono ghiotte ed è sempre fondamentale sfruttare quei turni come il prossimo dove alla peggio prenderemo ancora qualche punto alle rivali dirette.