- Registrato
- 21 Febbraio 2019
- Messaggi
- 36,841
- Reaction score
- 11,835
Una maestra di Prato ha deciso di andare in un giardino pubblico a far lezione con mascherina e distanza in accordo con i genitori dei bambini.
Tutto sembrava un successo,finchè il segretario Claudio Gaudio della CISL scuola di Prato l'ha attaccata duramente dicendo che con questa iniziativa farebbe sfigurare le colleghe che non l'hanno pensato.
La maestra è stata difesa da una lettera di 108 genitori.
E' stato aperto un profilo facebook allora chiamato "Prati nelle storie" dove altri insegnamenti potranno prendere ispirazione da questa iniziativa così elementare e che all'estero già è applicata da settimane ufficialmente.
Francesca Sivieri,insegnante della scuola Meucci:
"Il messaggio giusto è arrivato.
Sapevo che non sarei rimasta sola ed è un continuo crescendo
Da parte mia non c'era e non c'è alcuna volontà di mettermi in mostra ma solo il desiderio di stare con i bambini e di mandare il segnale che forse, con un po' di volontà, la scuola poteva essere riaperta.
Ci sono tante persone che hanno voglia di mettersi in gioco ed è assurdo che a tutti i lavoratori sia stato permesso di tornare a lavorare in sicurezza mentre a noi della scuola no, come se i bambini fossero degli untori"
Corriere della Sera
Tutto sembrava un successo,finchè il segretario Claudio Gaudio della CISL scuola di Prato l'ha attaccata duramente dicendo che con questa iniziativa farebbe sfigurare le colleghe che non l'hanno pensato.
La maestra è stata difesa da una lettera di 108 genitori.
E' stato aperto un profilo facebook allora chiamato "Prati nelle storie" dove altri insegnamenti potranno prendere ispirazione da questa iniziativa così elementare e che all'estero già è applicata da settimane ufficialmente.
Francesca Sivieri,insegnante della scuola Meucci:
"Il messaggio giusto è arrivato.
Sapevo che non sarei rimasta sola ed è un continuo crescendo
Da parte mia non c'era e non c'è alcuna volontà di mettermi in mostra ma solo il desiderio di stare con i bambini e di mandare il segnale che forse, con un po' di volontà, la scuola poteva essere riaperta.
Ci sono tante persone che hanno voglia di mettersi in gioco ed è assurdo che a tutti i lavoratori sia stato permesso di tornare a lavorare in sicurezza mentre a noi della scuola no, come se i bambini fossero degli untori"
Corriere della Sera