Ciao mamma

rossonerosud

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Sta' sicuro che tua madre se ne è andata con un cuore gonfio d'amore e di orgoglio per quello che sei e per quello che hai fatto e che fai. Ti abbraccio fratello rossonero.
 
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Condoglianze sincere.

Io 5 anni fa ho perso papà, non lo accetterai mai anzi con tempo quella rabbia che provi ora si affievolirà ma ci sarà sempre, sopita, ma ci sarà
 

Viulento

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Ciao ragazzi. Ritorno sul forum dopo un po’ di assenza dovuta a una situazione tremenda che ho vissuto in famiglia e terminata purtroppo sabato mattina con uno dei peggiori eventi nella vita di un uomo: la morte della madre. Ebbene sì: mia mamma è morta. Lo scrivo in grassetto perché mi sembra ancora tutto troppo assurdo per essere vero, davvero tutto troppo assurdo e insopportabile.
Fino a metà dicembre mia mamma era una donna di settant’anni(solo settant’anni, ca..o!) in buonissima salute. Poi, dal nulla, malore il 28 dicembre, corsa in ambulanza e durante i quaranta giorni di ricovero una diagnosi devastante con prognosi senza speranza. “Quanto vivrà mia mamma?” “Sei mesi, se tutto va bene”.
Da lì blackout totale per me: ho lasciato il lavoro e messo in pausa la mia vita per starle vicino, prendermi cura di lei, farle vivere un altro po’ di serenità e di quotidianità, farle sentire tutto l’amore che meritava. Per fortuna è stato possibile farla tornare a casa e per un mesetto e mezzo è stata discretamente, sia pure con grosse limitazioni nella sua autonomia. Dopo l’ultima chemioterapia, che aveva comunque sin dall’inizio solo uno scopo palliativo, il crollo con peggioramenti costanti e sempre più pesanti.
Sono almeno riuscito a proteggerla dalle sofferenze fisiche e psicologiche e se n’è andata serenamente nel sonno a casa sua, ma in questo momento la cosa non allevia minimamente il dolore devastante che sto provando.
Lei era e resterà per sempre la persona più importante della mia vita. Anzi, era la mia vita. Una donna e una mamma speciale, davvero una meraviglia della natura. Certo, era interista… “Nessuno è perfetto”, si dice. Neanche lei lo era, ma a me le cose perfette non sono mai piaciute.

Mi manchi da morire, mamma!
❤️
 
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Comprendo parzialmente il tuo dolore, noi di MW ti siamo virtualmente vicini.
11 mesi fa hanno diagnosticato una leucemia a mio padre e da allora la nostra vita è stravolta.
Non sappiamo quanto ancora rimarrà tra noi, se 1 giorno oppure 10 anni, e forse attualmente questa è la cosa più dolorosa da sopportare, soprattutto quando lo guardi e lo vedi spegnersi giorno dopo giorno, e con lui tutta la nostra famiglia. Lui che è sempre stato pieno di energie e che non si è mai risparmiato, mai, neanche una volta raggiunta l'agognata pensione.
Sapere che nelle migliore delle ipotesi tua madre sarebbe rimasta accanto a te per soli 6 mesi sarà stato terribile, mi spiace davvero, un abbraccio.
 

Lorenzo 89

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Ciao ragazzi. Ritorno sul forum dopo un po’ di assenza dovuta a una situazione tremenda che ho vissuto in famiglia e terminata purtroppo sabato mattina con uno dei peggiori eventi nella vita di un uomo: la morte della madre. Ebbene sì: mia mamma è morta. Lo scrivo in grassetto perché mi sembra ancora tutto troppo assurdo per essere vero, davvero tutto troppo assurdo e insopportabile.
Fino a metà dicembre mia mamma era una donna di settant’anni(solo settant’anni, ca..o!) in buonissima salute. Poi, dal nulla, malore il 28 dicembre, corsa in ambulanza e durante i quaranta giorni di ricovero una diagnosi devastante con prognosi senza speranza. “Quanto vivrà mia mamma?” “Sei mesi, se tutto va bene”.
Da lì blackout totale per me: ho lasciato il lavoro e messo in pausa la mia vita per starle vicino, prendermi cura di lei, farle vivere un altro po’ di serenità e di quotidianità, farle sentire tutto l’amore che meritava. Per fortuna è stato possibile farla tornare a casa e per un mesetto e mezzo è stata discretamente, sia pure con grosse limitazioni nella sua autonomia. Dopo l’ultima chemioterapia, che aveva comunque sin dall’inizio solo uno scopo palliativo, il crollo con peggioramenti costanti e sempre più pesanti.
Sono almeno riuscito a proteggerla dalle sofferenze fisiche e psicologiche e se n’è andata serenamente nel sonno a casa sua, ma in questo momento la cosa non allevia minimamente il dolore devastante che sto provando.
Lei era e resterà per sempre la persona più importante della mia vita. Anzi, era la mia vita. Una donna e una mamma speciale, davvero una meraviglia della natura. Certo, era interista… “Nessuno è perfetto”, si dice. Neanche lei lo era, ma a me le cose perfette non sono mai piaciute.

Mi manchi da morire, mamma!
Di solito non commento le discussioni riguardante la vita privata degli altri utenti in un forum di una squadra di calcio ma mi sento di farlo.
Io ho la fortuna di avere ancora in vita mia madre e mio padre, sono un "bamboccione" visto che nonostante io abbia un lavoro stabile vivo ancora coi miei a quasi 36 anni suonati.
Dovessero venire a mancare uno dei due probabilmente andrei fuori di testa per la disperazione.
Condoglianze e spero tu riesca a riprenderti.
 
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Ciao ragazzi. Ritorno sul forum dopo un po’ di assenza dovuta a una situazione tremenda che ho vissuto in famiglia e terminata purtroppo sabato mattina con uno dei peggiori eventi nella vita di un uomo: la morte della madre. Ebbene sì: mia mamma è morta. Lo scrivo in grassetto perché mi sembra ancora tutto troppo assurdo per essere vero, davvero tutto troppo assurdo e insopportabile.
Fino a metà dicembre mia mamma era una donna di settant’anni(solo settant’anni, ca..o!) in buonissima salute. Poi, dal nulla, malore il 28 dicembre, corsa in ambulanza e durante i quaranta giorni di ricovero una diagnosi devastante con prognosi senza speranza. “Quanto vivrà mia mamma?” “Sei mesi, se tutto va bene”.
Da lì blackout totale per me: ho lasciato il lavoro e messo in pausa la mia vita per starle vicino, prendermi cura di lei, farle vivere un altro po’ di serenità e di quotidianità, farle sentire tutto l’amore che meritava. Per fortuna è stato possibile farla tornare a casa e per un mesetto e mezzo è stata discretamente, sia pure con grosse limitazioni nella sua autonomia. Dopo l’ultima chemioterapia, che aveva comunque sin dall’inizio solo uno scopo palliativo, il crollo con peggioramenti costanti e sempre più pesanti.
Sono almeno riuscito a proteggerla dalle sofferenze fisiche e psicologiche e se n’è andata serenamente nel sonno a casa sua, ma in questo momento la cosa non allevia minimamente il dolore devastante che sto provando.
Lei era e resterà per sempre la persona più importante della mia vita. Anzi, era la mia vita. Una donna e una mamma speciale, davvero una meraviglia della natura. Certo, era interista… “Nessuno è perfetto”, si dice. Neanche lei lo era, ma a me le cose perfette non sono mai piaciute.

Mi manchi da morire, mamma!
Dispiace moltissimo. Sentite condoglianze e un forte abbraccio.
 
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Ciao ragazzi. Ritorno sul forum dopo un po’ di assenza dovuta a una situazione tremenda che ho vissuto in famiglia e terminata purtroppo sabato mattina con uno dei peggiori eventi nella vita di un uomo: la morte della madre. Ebbene sì: mia mamma è morta. Lo scrivo in grassetto perché mi sembra ancora tutto troppo assurdo per essere vero, davvero tutto troppo assurdo e insopportabile.
Fino a metà dicembre mia mamma era una donna di settant’anni(solo settant’anni, ca..o!) in buonissima salute. Poi, dal nulla, malore il 28 dicembre, corsa in ambulanza e durante i quaranta giorni di ricovero una diagnosi devastante con prognosi senza speranza. “Quanto vivrà mia mamma?” “Sei mesi, se tutto va bene”.
Da lì blackout totale per me: ho lasciato il lavoro e messo in pausa la mia vita per starle vicino, prendermi cura di lei, farle vivere un altro po’ di serenità e di quotidianità, farle sentire tutto l’amore che meritava. Per fortuna è stato possibile farla tornare a casa e per un mesetto e mezzo è stata discretamente, sia pure con grosse limitazioni nella sua autonomia. Dopo l’ultima chemioterapia, che aveva comunque sin dall’inizio solo uno scopo palliativo, il crollo con peggioramenti costanti e sempre più pesanti.
Sono almeno riuscito a proteggerla dalle sofferenze fisiche e psicologiche e se n’è andata serenamente nel sonno a casa sua, ma in questo momento la cosa non allevia minimamente il dolore devastante che sto provando.
Lei era e resterà per sempre la persona più importante della mia vita. Anzi, era la mia vita. Una donna e una mamma speciale, davvero una meraviglia della natura. Certo, era interista… “Nessuno è perfetto”, si dice. Neanche lei lo era, ma a me le cose perfette non sono mai piaciute.

Mi manchi da morire, mamma!
Condoglianze, fratello rossonero.
Fatti forza, mai mollare, nonostante il dolore.
 
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