Mondiale particolare, ma che penso resterà nella storia. In fondo, per essere ricordato nei decenni, un mondiale non ha tanto bisogno di partite che finiscano 4 a 3 o 5 a 4, quanto di momenti memorabili e grandi exploit, o eventualmente flop, individuali o di squadra.
In questo senso abbiamo avuto una fase a gironi spettacolare, con gol, grandi prestazioni di molti protagonisti, e grandi sorprese. Su tutte, la partita tra Olanda e Spagna resterà nella memoria.
Ottavi e quarti non sono certo stati spettacolari, ma sicuramente emozionanti e combattuti. Basti citare la traversa di Pinilla, l'esplosione di Rodriguez, gli ultimi minuti di Svizzera-Argentina e Olanda-Messico, la fatica della Germania contro l'Algeria e l'ingresso in campo di Krul contro il Costa Rica.
La semifinale tra Brasile e Germania poi fa già parte della storia del calcio, al pari del Maracanaco o della finale del '54.
Il trionfo finale della Germania, per quanto scontato, consegna all'immortalità un movimento calcistico fortissimo, con una serie di singoli che hanno trovato la loro giusta consacrazione. A fare da contraltare, la sconfitta di Messi e l'eterno dibattito del quale continua ad essere al centro.
Insomma, non è stato un mondiale divertentissimo, ma di carne al fuoco ce n'è stata...