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C'è poco da discutere: sulla doppia sfida Montella ha meritato ampiamente contro Mourinho, che dispone certamente di una squadra più attrezzata.
A Siviglia lo United ha giocato una partita figlia dell'arroganza del proprio allenatore, convinto che con uno 0-0 poi sarebbe stato un cammino di rose a Manchester.
Dal canto suo il Siviglia ha fatto la partita che doveva fare e anzi, una volta che l'incontro si è sbloccato, ha davvero rischiato la goleada (impedita solo dalla mira imprecisa del, comunque ottimo, Ben Yedder).
Su Montella allenatore di una big... difficile esprimersi. Al Real non c'è allenatore che non soffra l'ambiente e la pressione della capitale. Come giustamente dice [MENTION=214]Splendidi Incisivi[/MENTION], lì hanno messo sulla graticola gente come Ancelotti e stanno ora mettendo in discussione Zidane.
Al Siviglia potenzialemente potrebbe fare molto bene per il tipo di squadra e ambizioni, però secondo me è ancora un allenatore in cerca di una propria identità tattica. Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle, con i suoi strambi esperimenti, e lo stanno vivendo anche a Siviglia, dove però sta correggendo in maniera più netta, provando a proporre un calcio più pragmatico e meno estetico.
A Siviglia lo United ha giocato una partita figlia dell'arroganza del proprio allenatore, convinto che con uno 0-0 poi sarebbe stato un cammino di rose a Manchester.
Dal canto suo il Siviglia ha fatto la partita che doveva fare e anzi, una volta che l'incontro si è sbloccato, ha davvero rischiato la goleada (impedita solo dalla mira imprecisa del, comunque ottimo, Ben Yedder).
Su Montella allenatore di una big... difficile esprimersi. Al Real non c'è allenatore che non soffra l'ambiente e la pressione della capitale. Come giustamente dice [MENTION=214]Splendidi Incisivi[/MENTION], lì hanno messo sulla graticola gente come Ancelotti e stanno ora mettendo in discussione Zidane.
Al Siviglia potenzialemente potrebbe fare molto bene per il tipo di squadra e ambizioni, però secondo me è ancora un allenatore in cerca di una propria identità tattica. Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle, con i suoi strambi esperimenti, e lo stanno vivendo anche a Siviglia, dove però sta correggendo in maniera più netta, provando a proporre un calcio più pragmatico e meno estetico.