Festa (Il Sole 24 Ore) spiega su Twitter dopo una domanda di Montanari (Milano Finanza) sul perchè Li si faccia prestare soldi se ne ha: Li non ha soldi ma ha attività per 500 milioni date in garanzia. Il suo patrimonio, e quello della moglie, sono un patrimonio molto piccolo. I veri ricchi in Cina sono altri, per intendersi rimanendo in Italia uno come Cairo ha un patrimonio molto più importante. La mia speranza, è che Li lavori per qualcuno, sennò ci troviamo di fronte a un pazzo megalomane. Ha chiesto prestiti con tassi al 13%, Elliott glieli ha concessi perchè sta facendo solo i suoi interessi. Elliott è un fondo speculativo, se il Milan finisse in mano a questo fondo sarebbe una tragedia.
Diversamente da altri giornalisti, Festa usa il cervello e pone l'accento sulle questioni riguardanti la trattativa su cui gli altri suoi "colleghi" hanno deciso di non parlare più.
Cioè: se Li ha un patrimonio di 500/600 milioni (molto immobiliare e poco "liquido") ed ha già versato 300 milioni di caparre, come fa a dare anche garazie "personali" sul prestito concessogli da Elliott?
Chi c'è dietro queste garanzie?
Fosse pure che ad Elliott sono dei pazzi e tifosi del Milan che regalano 300 milioni, ad uno che ha sperperato il 50% del proprio patrimonio in caparre per un affare che senza il loro intervento sarebbe saltato (perdendo quindi il 50% del porprio patrimonio), se domani quel pazzo non dovesse saldare il prestito...che fine farebbe il Milan?
Nella mia visione rosea di tutto questo scenario, il Milan finirebbe venduto subito a chi voleva acquistarlo un anno fa e non lo ha fatto perchè supervalutato. Nella mia versione rosea, Elliott ha prestato quei soldi a Li, perchè Li (o sarebbe meglio dire Fassone ed Agostinelli) ha presentato a Elliott una proposta di acquisto del Milan ad una cifra X tale da "rimborsare" il fondo del prestito con gli interessi...