C'è una cosa che si fatica a comprendere: quel lancio della CCTV, medium direttamente controllato dal Comitato Centrale del Partito Comunista cinese, sull'acquisto in solitario del Milan da parte di Baidu di Robin Li. Un video sul sito del broadcaster durato qualche ora, poi misteriosamente scomparso; poi, un commento informale di un addetto stampa di Baidu in ordine a comunicazioni inesatte riportate da CCTV: inesatte, dunque, che non è come dire infondate. Due eventi, soprattutto il primo, incredibili per lo standard comunicativo cinese, così rigidamente sorvegliato al punto da apparire quasi asettico, che diviene improvvisamente generoso ed aperto a livello di informazioni. Baidu è nel consorzio ma non in misura maggioritaria? Baidu era dentro ma qualcosa può aver modificato il corso degli eventi, inducendo un cambiamento di governance e l'aggiornamento delle intese con conseguente rinvio? Baidu era fuori dal consorzio ma pressioni politiche interne (lo Stato in Cina, ricordiamolo, non è proprietario delle imprese, ma decide sulla destinazione di valuta privata verso estero, e dunque sugli investimenti fuori del paese) potrebbero aver motivato un ripensamento su un possibile investimento? Le ipotesi sono tante a fronte di un fatto che è impossibile far passare come un semplice eccesso di gossip, e che cela in ogni caso un fondamento di verità. Come va a finire? Il rinvio per ragioni tecniche, correlato alla modifica del contratto per determinare il passaggio della totalità delle quote, è plausibile, un allungamento per questioni legate alla compagine societaria ed alla governance futura potrebbe rallentare il percorso, al nome degli investitori essendo legato quello delle garanzie bancarie sui fondi da trasferire e degli investimenti successivi da effettuare. Privilegerei una motivazione tecnica, facilmente superabile, ma non mi sentirei di escludere l'impatto sulle firme derivanti da pezzi grossi come Li che si trovano sulla porta del club, indecisi ad entrarci o meno.