Alberto Cerruti della Gazzetta dello Sport sulla risposta di Yonghong Li alle accuse della stampa:"Mi ha convinto la risposta? Per niente. Si tratta di una risposta d'ufficio. Sul Milan ci sono tantissime ombre, così come sulla consistenza economica di questo Li. Penso che presto ci sarà la resa dei conti. La conferma di Gattuso? Io lo stimo ma non capisco tutta questa fretta. Ricordo cosa accadde con Pioli l'anno scorso. Aspettiamo, i conti si fanno alla fine".
Possiamo affermare che un eventuale vaglio positivo della richiesta di rifinanziamento del debito consolidato del club da parte di imprese finanziarie, che abbiano a tal fine ricevuto garanzie di capacità patrimoniale e di consistenza economica e finanziaria, costituirà elemento indiziante della validità e credibilità, non tanto della figura individuale del presidente Li, un tema solo apparente, quanto della proprietà del club, di cui effettivamente ben poco sappiamo, se non quello che indirettamente rinviene dalla sua breve, ma rispettabile, storia finanziaria sino all'attualità. Una storia formatasi sotto la soglia del segreto bancario, passata nei remoti ed inaccessibili reports di decine e decine di managers, consulenti, uffici finanziari, sedi di banche, sparse tra quattro continenti diversi, e di cui il pubblico ha solo percezioni, ma nessun contenuto sostanziale. Da qui, potremo e dovremo trarre principii di prova su ciò che abbiamo dinanzi, fermo restando che non potremo necessariamente seguire all'infinito suggestioni mediatiche che non poggiano su elementi fattuali convincenti. Ciò, a fronte di segnali diversi sull'effettivo sviluppo di un annunciato piano industriale, e sui suoi riflessi sui dati di bilancio.
