CDK: e ora? Prezzo crollato. Il Milan che se ne fa?

Chrissonero

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Tuttosport in edicola: Charles De Ketelaere sta tornando a casa. Insieme a tutti i compagni di squadra dell’Under 21 belga. La campagna europea si è conclusa nel peggiore dei modi: Belgio ultimo nel girone con due pareggi e una sconfitta, pertanto eliminato. Una notizia che sicuramente non può fare piacere al Milan, che pensava di veder tornare dal torneo un De Ketelaere quantomeno rinfrancato. Invece, anche l’aria del Belgio non gli ha giovato. Il CDK che si è visto in Georgia è stato, a grandi linee, lo stesso che si è visto nella prima stagione di Milan. Non ha segnato nemmeno un gol, ma forse questo nemmeno gli veniva chiesto - là davanti il Belgio schierava tale Lois Openda, pezzo pregiato del mercato del Lens e corteggiato da mezze big d’Europa (Milan incluso) che non ha fatto meglio degli altri nel torneo. Il ct Mathijssen ha schierato Charles sempre titolare e non lo ha mai tolto in tutti i match giocati, segno di fiducia totale nel giocatore. Si riportano di seguito i momenti degni di nota fatti vedere nel torneo dal giocatore del Milan. Nel primo match pareggiato contro l’Olanda: un quasi assist stupendo per Openda (che però ha sprecato); una conclusione dopo una pregevole azione personale, fuori di un paio di metri. Nel secondo match pareggiato contro la Georgia: un quasi assist per Openda (di nuovo), che ha sparato in faccia a Mamardashvili; un altro quasi assist (molto bello) per Balikwisha che però forse viene steso in area, o forse no (non c’è il Var); un’occasione da gol pazzesca sprecata alla mezzora. Nell’ultimo match, quello decisivo, terminato con sconfitta ed eliminazione per mano del Portogallo: dà il là all’azione del gol belga, aprendo per Openda che crossa il pallone per l’incornata di Vertessen. La partita migliore di De Keteleare, insomma, è stata la seconda, quando è pure stato utilizzato in una posizione diversa da quella di trequartista puro in cui di solito agisce - era stato spostato un po’ più largo sulla destra.

Va detto che nella valutazione complessiva di quanto fatto dal giocatore del Milan a questo Europeo sicuramente conta pure la scarsa vena degli attaccanti. Se i passaggi illuminati forniti ai compagni fossero stati realizzati in almeno un paio di occasioni, per De Keteleare almeno le percentuali di assist da mettere a referto sarebbero state alte, giovando sicuramente all’umore (che non deve essere stato un granché in tutta la squadra, vista come è andata a finire la campagna) e anche all’impressione generale che il giocatore ha lasciato negli occhi di chi ha seguito le sue avventure. Invece, nel complesso il giudizio più obiettivo che si possa dare è che il De Ketelaere che si è visto in nazionale è lo stesso osservato agli ordini di Pioli: promette sempre bene, ma alla fine gli manca sempre qualcosa per lasciare il segno.

Se il Milan sperava in un’operazione rilancio per il gioiellino che solo un anno fa sbarcava a Milano con tutte le speranze del popolo rossonero addosso, anche questa volta dovrà rivedere i piani. Progetti che inevitabilmente pongono anche delle questioni dal punto di vista del mercato. Dopo un Europeo di questo tipo, sarà difficile trovare qualcuno che voglia investire su De Ketelaere. Che per età potrebbe pure essere un profilo per il quale sborsare una bella somma. Ma che dopo la stagione deludente in rossonero e un Europeo Under 21 anonimo non chiama di certo a sé delle cifre sufficienti a coprire i 32 milioni di euro che il Milan ha versato al Bruges un anno fa. Qualche mese fa si era pure ventilata l’ipotesi di un prestito, ma il club rossonero ha finora sempre fatto barriera contro questa ipotesi. Magari un’esperienza altrove potrebbe giovare allo sbocciare del talento. Quel che è certo, però, è che anche questo Europeo finito per il belga come peggio non ci si poteva aspettare alla fine è un’occasione sprecata per mettersi in mostra. Non ne avrà in eterno. A un certo punto, bisognerà che De Ketelaere riesca a coglierne almeno una per dimostrare che davvero il Milan un’estate fa non aveva sbagliato a scegliere di investire il tesoretto di mercato su di lui.

Via in prestito per ritrovarsi, con Pioli rischia la carriera.
 

Swaitak

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Tuttosport in edicola: Charles De Ketelaere sta tornando a casa. Insieme a tutti i compagni di squadra dell’Under 21 belga. La campagna europea si è conclusa nel peggiore dei modi: Belgio ultimo nel girone con due pareggi e una sconfitta, pertanto eliminato. Una notizia che sicuramente non può fare piacere al Milan, che pensava di veder tornare dal torneo un De Ketelaere quantomeno rinfrancato. Invece, anche l’aria del Belgio non gli ha giovato. Il CDK che si è visto in Georgia è stato, a grandi linee, lo stesso che si è visto nella prima stagione di Milan. Non ha segnato nemmeno un gol, ma forse questo nemmeno gli veniva chiesto - là davanti il Belgio schierava tale Lois Openda, pezzo pregiato del mercato del Lens e corteggiato da mezze big d’Europa (Milan incluso) che non ha fatto meglio degli altri nel torneo. Il ct Mathijssen ha schierato Charles sempre titolare e non lo ha mai tolto in tutti i match giocati, segno di fiducia totale nel giocatore. Si riportano di seguito i momenti degni di nota fatti vedere nel torneo dal giocatore del Milan. Nel primo match pareggiato contro l’Olanda: un quasi assist stupendo per Openda (che però ha sprecato); una conclusione dopo una pregevole azione personale, fuori di un paio di metri. Nel secondo match pareggiato contro la Georgia: un quasi assist per Openda (di nuovo), che ha sparato in faccia a Mamardashvili; un altro quasi assist (molto bello) per Balikwisha che però forse viene steso in area, o forse no (non c’è il Var); un’occasione da gol pazzesca sprecata alla mezzora. Nell’ultimo match, quello decisivo, terminato con sconfitta ed eliminazione per mano del Portogallo: dà il là all’azione del gol belga, aprendo per Openda che crossa il pallone per l’incornata di Vertessen. La partita migliore di De Keteleare, insomma, è stata la seconda, quando è pure stato utilizzato in una posizione diversa da quella di trequartista puro in cui di solito agisce - era stato spostato un po’ più largo sulla destra.

Va detto che nella valutazione complessiva di quanto fatto dal giocatore del Milan a questo Europeo sicuramente conta pure la scarsa vena degli attaccanti. Se i passaggi illuminati forniti ai compagni fossero stati realizzati in almeno un paio di occasioni, per De Keteleare almeno le percentuali di assist da mettere a referto sarebbero state alte, giovando sicuramente all’umore (che non deve essere stato un granché in tutta la squadra, vista come è andata a finire la campagna) e anche all’impressione generale che il giocatore ha lasciato negli occhi di chi ha seguito le sue avventure. Invece, nel complesso il giudizio più obiettivo che si possa dare è che il De Ketelaere che si è visto in nazionale è lo stesso osservato agli ordini di Pioli: promette sempre bene, ma alla fine gli manca sempre qualcosa per lasciare il segno.

Se il Milan sperava in un’operazione rilancio per il gioiellino che solo un anno fa sbarcava a Milano con tutte le speranze del popolo rossonero addosso, anche questa volta dovrà rivedere i piani. Progetti che inevitabilmente pongono anche delle questioni dal punto di vista del mercato. Dopo un Europeo di questo tipo, sarà difficile trovare qualcuno che voglia investire su De Ketelaere. Che per età potrebbe pure essere un profilo per il quale sborsare una bella somma. Ma che dopo la stagione deludente in rossonero e un Europeo Under 21 anonimo non chiama di certo a sé delle cifre sufficienti a coprire i 32 milioni di euro che il Milan ha versato al Bruges un anno fa. Qualche mese fa si era pure ventilata l’ipotesi di un prestito, ma il club rossonero ha finora sempre fatto barriera contro questa ipotesi. Magari un’esperienza altrove potrebbe giovare allo sbocciare del talento. Quel che è certo, però, è che anche questo Europeo finito per il belga come peggio non ci si poteva aspettare alla fine è un’occasione sprecata per mettersi in mostra. Non ne avrà in eterno. A un certo punto, bisognerà che De Ketelaere riesca a coglierne almeno una per dimostrare che davvero il Milan un’estate fa non aveva sbagliato a scegliere di investire il tesoretto di mercato su di lui.
Io a questo punto lo iscriverei alla Bocconi, non si sa mai possa tornare utile nel team integrato
 
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CDK è una causa persa nel nostro modulo. Forse dovrebbe cercare una collocazione tattica in una squadra che gioca a calcio palleggiando spostandolo più avanti. Per me rimane un buon giocatore, purtroppo ha la cattiveria di un pulcino.
 
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Comunque ragazzi, non è possibile che questo sia cosi scarso,
io dico che nell' U21, gli altri anni, faceva bene, e nel milan ad inizio anno non è che facesse proprio cosi pena...

poi è diventato encefalogramma piatto.

Io credo che Pioli non sia bravo con i giovani, ma zero proprio,
e poi veniamo a scoprire che lui manco lo voleva e lo metteva in campo controvoglia.

La responsabilità però è di Cdk, perché se uno è forte, è forte anche se tutti gli remano contro, deve maturare mentalmente.

Io, detto questo, non lo venderei per svenderlo, tanto vale tenerlo e vedere come andrà, visto che Pioli se va bene per l'immacolata sarà a sciare a madonna di campiglio.
La mia impressione è che sia debole psicologicamente.
Ma può essere che nel giusto ambiente possa fare bene.
 

numero 3

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Non so cosa pensare....L'unica cosa concreta che vuoi per colpa di Pioli e di chi lo ha voluto (Maldini Moncada Scaroni Furlani metteteci chi volete voi) abbiamo perso non uno ma due giocatori perdendo un patrimonio aziendale ( ragionando da commercialisti) perché ora sia CdK che Adli valgono " 0" ma su quest'ultimo do colpa a Pioli al 100%.
 

Stylox10

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Tuttospork farebbe bene a guardare in casa propria.

Quando iniziano a fare articoli su articoli su Kaio Jorge?

Furbini…
 
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Non so cosa pensare....L'unica cosa concreta che vuoi per colpa di Pioli e di chi lo ha voluto (Maldini Moncada Scaroni Furlani metteteci chi volete voi) abbiamo perso non uno ma due giocatori perdendo un patrimonio aziendale ( ragionando da commercialisti) perché ora sia CdK che Adli valgono " 0" ma su quest'ultimo do colpa a Pioli al 100%.
esatto.

Questo è il vero problema di CDK.

non si può trattare come un Romero qualsiasi. Lui ci è costato quasi tutto il nostro budget acquisti dell'anno scorso e ci ha portato 0 in campo. E adesso è diventato pure invendibile. Come bruciare 30 e passa milioni con una leggerezza che manco il PSG ha.
 

Sam

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Memoria corta.
Caldara?
Caldara è stato comprato perché era il prezzo da pagare per ridare lo spostatore di equilibri di nuovo a Torino, ed era propedeutico anche per l’operazione Higuain.

CDK è stato un bidone non richiesto da nessuno.
 
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Tuttosport in edicola: Charles De Ketelaere sta tornando a casa. Insieme a tutti i compagni di squadra dell’Under 21 belga. La campagna europea si è conclusa nel peggiore dei modi: Belgio ultimo nel girone con due pareggi e una sconfitta, pertanto eliminato. Una notizia che sicuramente non può fare piacere al Milan, che pensava di veder tornare dal torneo un De Ketelaere quantomeno rinfrancato. Invece, anche l’aria del Belgio non gli ha giovato. Il CDK che si è visto in Georgia è stato, a grandi linee, lo stesso che si è visto nella prima stagione di Milan. Non ha segnato nemmeno un gol, ma forse questo nemmeno gli veniva chiesto - là davanti il Belgio schierava tale Lois Openda, pezzo pregiato del mercato del Lens e corteggiato da mezze big d’Europa (Milan incluso) che non ha fatto meglio degli altri nel torneo. Il ct Mathijssen ha schierato Charles sempre titolare e non lo ha mai tolto in tutti i match giocati, segno di fiducia totale nel giocatore. Si riportano di seguito i momenti degni di nota fatti vedere nel torneo dal giocatore del Milan. Nel primo match pareggiato contro l’Olanda: un quasi assist stupendo per Openda (che però ha sprecato); una conclusione dopo una pregevole azione personale, fuori di un paio di metri. Nel secondo match pareggiato contro la Georgia: un quasi assist per Openda (di nuovo), che ha sparato in faccia a Mamardashvili; un altro quasi assist (molto bello) per Balikwisha che però forse viene steso in area, o forse no (non c’è il Var); un’occasione da gol pazzesca sprecata alla mezzora. Nell’ultimo match, quello decisivo, terminato con sconfitta ed eliminazione per mano del Portogallo: dà il là all’azione del gol belga, aprendo per Openda che crossa il pallone per l’incornata di Vertessen. La partita migliore di De Keteleare, insomma, è stata la seconda, quando è pure stato utilizzato in una posizione diversa da quella di trequartista puro in cui di solito agisce - era stato spostato un po’ più largo sulla destra.

Va detto che nella valutazione complessiva di quanto fatto dal giocatore del Milan a questo Europeo sicuramente conta pure la scarsa vena degli attaccanti. Se i passaggi illuminati forniti ai compagni fossero stati realizzati in almeno un paio di occasioni, per De Keteleare almeno le percentuali di assist da mettere a referto sarebbero state alte, giovando sicuramente all’umore (che non deve essere stato un granché in tutta la squadra, vista come è andata a finire la campagna) e anche all’impressione generale che il giocatore ha lasciato negli occhi di chi ha seguito le sue avventure. Invece, nel complesso il giudizio più obiettivo che si possa dare è che il De Ketelaere che si è visto in nazionale è lo stesso osservato agli ordini di Pioli: promette sempre bene, ma alla fine gli manca sempre qualcosa per lasciare il segno.

Se il Milan sperava in un’operazione rilancio per il gioiellino che solo un anno fa sbarcava a Milano con tutte le speranze del popolo rossonero addosso, anche questa volta dovrà rivedere i piani. Progetti che inevitabilmente pongono anche delle questioni dal punto di vista del mercato. Dopo un Europeo di questo tipo, sarà difficile trovare qualcuno che voglia investire su De Ketelaere. Che per età potrebbe pure essere un profilo per il quale sborsare una bella somma. Ma che dopo la stagione deludente in rossonero e un Europeo Under 21 anonimo non chiama di certo a sé delle cifre sufficienti a coprire i 32 milioni di euro che il Milan ha versato al Bruges un anno fa. Qualche mese fa si era pure ventilata l’ipotesi di un prestito, ma il club rossonero ha finora sempre fatto barriera contro questa ipotesi. Magari un’esperienza altrove potrebbe giovare allo sbocciare del talento. Quel che è certo, però, è che anche questo Europeo finito per il belga come peggio non ci si poteva aspettare alla fine è un’occasione sprecata per mettersi in mostra. Non ne avrà in eterno. A un certo punto, bisognerà che De Ketelaere riesca a coglierne almeno una per dimostrare che davvero il Milan un’estate fa non aveva sbagliato a scegliere di investire il tesoretto di mercato su di lui.
secondo me questo in serie A non esce dal suo stato di torpore manco se lo riempi di cocaina....
 
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