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Visto che si parla spesso dei due marò ne approfitto per parlare di un altra questione "Indiana" che però ha poca visibilità. Parlo del caso Francesco Montis, ragazzo italiano recatosi in vacanza in India con altri due amici che è purtroppo deceduto in seguito ad un malore, niente di strano fino ad ora, le stranezze iniziano con l'odissea dei due amici Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni.
I due amici hanno tentato di prestare soccorso allo sfortunato compagno di vacanza ma c'è stato ben poco da fare, in ospedale hanno solo potuto constatare il decesso, successivamente la polizia indiana mette in stato di fermo i due ragazzi italiani, che verranno poi accusati di omicidio.
L'autopsia su Francesco Montis non viene eseguita da un patologo ma da un oculista (Si avete capito bene), secondo l'oculista la causa della morte non sarebbe un malore, l'italiano sarebbe morto per asfissia causata da strangolamento.
Durante il processo la tesi dell'accusa fa acqua da tutte le parti tanto che lo stesso oculista autore dell'esame autoptico afferma che potrebbe anche essersi sbagliato, nonostante ciò alla fine la sentenza è l'ergastolo.
Insomma questi due ragazzi ora si trovano intrappolati in India senza aver commesso alcun reato. Il prossimo settembre si terrà un ulteriore udienza d'appello.
Le anomalie del processo:
- Motivo della sentenza:
Il giudice esprime i motivi della sentenza in questo modo: « Il movente che ha spinto i due accusati ad uccidere Francesco Montis non si può dimostrare per insufficienza di prove. Tuttavia si può comunque ipotizzare che Tomaso ed Elisabetta avessero una relazione intima illecita. »
- La salute cagionevole di Montis:
I camerieri dell'albergo hanno affermato in aula che la sera prima della morte Montis rientrando in albergo mostrava già evidenti problemi di salute. La famiglia di Montis ha più volte affermato che il figlio era affetto da alcune patologie respiratorie da tempo.
- L'autopsia:
L'esame autoptico non è stato eseguito da un patologo ma da un oculista che in aula si è contraddetto sull'esito dell'esame affermando di non essere sicuro di quanto scritto sul verbale data la scarsa competenza in materia.
I due amici hanno tentato di prestare soccorso allo sfortunato compagno di vacanza ma c'è stato ben poco da fare, in ospedale hanno solo potuto constatare il decesso, successivamente la polizia indiana mette in stato di fermo i due ragazzi italiani, che verranno poi accusati di omicidio.
L'autopsia su Francesco Montis non viene eseguita da un patologo ma da un oculista (Si avete capito bene), secondo l'oculista la causa della morte non sarebbe un malore, l'italiano sarebbe morto per asfissia causata da strangolamento.
Durante il processo la tesi dell'accusa fa acqua da tutte le parti tanto che lo stesso oculista autore dell'esame autoptico afferma che potrebbe anche essersi sbagliato, nonostante ciò alla fine la sentenza è l'ergastolo.
Insomma questi due ragazzi ora si trovano intrappolati in India senza aver commesso alcun reato. Il prossimo settembre si terrà un ulteriore udienza d'appello.
Le anomalie del processo:
- Motivo della sentenza:
Il giudice esprime i motivi della sentenza in questo modo: « Il movente che ha spinto i due accusati ad uccidere Francesco Montis non si può dimostrare per insufficienza di prove. Tuttavia si può comunque ipotizzare che Tomaso ed Elisabetta avessero una relazione intima illecita. »
- La salute cagionevole di Montis:
I camerieri dell'albergo hanno affermato in aula che la sera prima della morte Montis rientrando in albergo mostrava già evidenti problemi di salute. La famiglia di Montis ha più volte affermato che il figlio era affetto da alcune patologie respiratorie da tempo.
- L'autopsia:
L'esame autoptico non è stato eseguito da un patologo ma da un oculista che in aula si è contraddetto sull'esito dell'esame affermando di non essere sicuro di quanto scritto sul verbale data la scarsa competenza in materia.