Casasco:"Età è solo un numero. Ibra può ancora stupire".

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Il dottor Casasco, presidente europeo dei medici sportivi, ha parlato del ritorno di Ibra al Milan. Ecco le dichiarazioni rilasciate alla GDS:"Ho seguito alpinisti che a 40-45 anni scalavano l’Everest, gente che a sessant’anni corre ancora le maratone. L’età anagrafica non conta. E’ la funzionalità a fare la differenza. Ci sono trentenni con l’età biologica di un quarantenne e cinquantenni che sembrano avere dieci anni di meno".

"Da cosa dipende? Da molti fattori. Il dna, l’alimentazione, l’allenamento, la quantità di stress sopportato. I primi mille giorni sono fondamentali nella vita di un individuo. Nel caso di Ibrahimovic, come in molti altri, è anche una questione di abilità tecnica. Quello è un altro dato importante".

"Ibra? A 38 anni un soggetto può ancora essere nel pieno dell’efficienza. Casomai cambiano i tempi di recupero, ma do- po i 40-45 anni. A 38, Ibrahimovic ha la possibilità di ottime performance".


"Quindi Ibra può essere ancora un grande trascinatore? Quello che ribadisco è che l’età anagrafica in sé non dice niente. Noi medici sportivi ci stiamo battendo per portare conoscenze e esperienze nella società e nel mondo del lavoro. Siamo ancora a un sistema previdenziale che si basa su canoni rigidi e alle assicurazioni che valutano polizze in base alle stime sulle aspettative di vita. La biologia dovrebbe essere più ascoltata, le conoscenze per cambiare rotta ci sono. Due automobili immatricolate nello stesso momento dopo dieci anni non danno le stesse prestazioni".


"Mi stupirei se lo vedessi in campo subito? Non conosco le sue condizioni, non so quanto si sia allenato in questo periodo. Il Milan però ha un settore medico ottimo, un bravo allenatore, quindi tutto quello che serve per giudicare e decidere. La collaborazione allenatore-medico-preparatore atletico è molto importante. Perché il nodo semmai sta nei tempi di recupero e nei carichi di allenamento".


"Le qualità che si perdono per prime, con l'età? Gli anni influiscono sui tempi di recupero. Poi ci sono tanti fattori da considerare, temi dei quali parleremo anche il 20 di questo mese, con tutti i medici dei club convocati in Lega: il calendario, le gare in notturna, la scansione degli impegni. Per quanto riguarda Ibrahimovic posso ripetere che il Milan può aspettarsi ancora grandi cose dallo svedese. Da tifoso granata, faccio il tifo per Ibrahimovic, perché dimostri che si può sfidare la propria carta di identità. L’importante in questo caso, ma il Milan può stare tranquillo perché ha i mezzi giusti, è che lo staff medico sappia andare oltre i parametri clinici, necessari a ottenere l’idoneità. A parità di risultati di esami clinici e di ogni strumento diagnostico, contano le capacità funzionali e l’età non incide. Fra Ibra e un suo ipotetico gemello potrebbero esserci dieci anni di differenza sul piano funzionale. Il Milan può stare tranquillo".
 
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