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La GDS in edicola riporta quelli che sono i punti chiave di Cardinale per il Milan, dopo l'intervista di ieri.
OPERATIVITA' - Shakeriamo un po’ il Milan». Il proposito di due sere fa di Cardinale, detto con sorriso e... guanti bianchi, è interessante. Operatività, non attesa. Cardinale vuole usare cautela - «non puoi andare a pistole spianate» - ma ha in testa una serie di interventi. Quali? Lo stadio è il principale. Lì c’è il grande business e di stadi Cardinale si è già occupato. «Vogliamo garantire che il Milan possa contare su infrastrutture e strutture all’altezza», ha scritto in estate. L’obiettivo è avere un nuovo stadio di proprietà nel 2027, grande chiave per far volare i ricavi. Secondo punto, i dati. RedBird va molto fiero di Zelus, società che con l’intelligenza artificiale elabora dati per lo sport di alto livello. Calciomercato? Sì, ma anche molto altro: i dati sono ormai centrali per tattica, preparazione fisica, prevenzione infortuni e molti altri settori. Il Milan, che ovviamente è già a contatto con i big data, si confronterà con nuove analisi statistiche in un processo delicato, non senza rischi per il confronto tra modi differenti di vedere il calcio e il mercato. Più semplice, forse, introdurre novità nella comunicazione, con un Milan destinato a produrre contenuti da veicolare nel mondo: il primo accordo è arrivato con il network YES, che trasmetterà ore di contenuti rossoneri negli Stati Uniti. Il tema media company è sicuramente all’ordine del giorno, come l’attenzione di Cardinale per i diritti tv: il gap tra il valore dei diritti di A e Premier League (o di A e Liga) è un suo cruccio. Da capire se, gestendo uno dei 20 club presenti in Lega, riesca a trascinare l’intero movimento.
SVILUPPO COMMERCIALE - il Milan ha oltre 500 milioni di appassionati nel mondo e il club guarda a loro. Il progetto RedBird ha nello sviluppo dell’area commerciale uno dei suoi cardini, come detto da Cardinale a “Leaders Week London”: «Vedo un tremendo valore nascosto. Il Milan è uno dei club più popolari nel Sud-Est asiatico e ha una grande fan base negli Stati Uniti. Il nostro interesse riguardava il Milan come brand». Cardinale è concentrato qui, più che altrove: aumentare il valore del marchio, chiudere accordi pubblicitari, potenziare i ricavi. Attenzione, non è un discorso puramente da bilancio: la sostenibilità è uno dei cardini della gestione RedBird e tutto, anche il rafforzamento della squadra, passa da qui. Più fatturato, più milioni per calciomercato e progetti. Il momento più atteso è probabilmente il rinnovo dell’accordo con Fly Emirates, ampiamente avviato: lo sponsor di maglia aumenterà il suo contributo, che passerà da 14 milioni più bonus a circa 30 milioni a stagione. Altri accordi sono di attualità. Show biz: il Milan ha portato la coppa dello scudetto a Londra e New York, dove centinaia di milanisti hanno visto MilanJuve al 40/40, locale iconico di Jay Z. Moda: è di due settimane fa l’annuncio della partnership con Off White, marchio cult per i giovani. Cinema: è nata una collaborazione con Warner Bros. Discovery, simboleggiata dal “Forza Milan” urlato dalla star Dwayne “The Rock” Johnson sul maxischermo di San Siro durante Milan-Juve. La sottile linea rossonera si riconosce: il Milan punta al grande pubblico, soprattutto ai giovani, e in questo senso è bene fare attenzione al mercato. I giocatori popolari tra i ragazzi avranno sicuramente una piccola possibilità in più di diventare rossoneri.
NETWORK - ancora al centro dei processi. Operazione simbolo, l’ultima tra Milan e New York Yankees, per Forbes la seconda franchigia con più valore dello sport americano (dati 2021, primi i Dallas Cowboys). Il merchandising Milan è già in vendita allo Yankee Stadium e presto accadrà il contrario a Milano. Molto si è scritto anche sull’investimento nel Milan di Main Street Advisors, fondo che ha tra i sui investitori LeBron James: un colpo a livello di immagine, senza un legame concreto con LBJ. Cardinale 36 ore fa ha ribadito la volontà di espandere la rete di club legati a RedBird. Il fondo ora è proprietario di Milan e Tolosa, ha investito nel Fenway Sports Group (proprietario di Liverpool, Boston Red Sox e Pittsburgh Penguins), ha una quota dei Rajasthan Royals di cricket. Possibile che nei prossimi mesi si aggiunga almeno un nuovo club, non in Italia.
RINNOVI - Il campo è il punto cardinale più importante... e ci mancherebbe. Cardinale dixit mercoledì sera: «Il Milan ha vinto uno scudetto e le aspettative sono di rifarlo». Al closing, del resto, aveva detto di voler mantenere la competitività al massimo livello (e ci mancherebbe...). Dalle sue parole si percepisce un certo senso di inferiorità rispetto altop europeo, nato probabilmente dalle due sfide col Chelsea. La strada quindi sarà quella dell’era Elliott: alzare il livello, investendo in talento giovane a cui dare fiducia ed evitando di concedere contratti pesanti. Rafa Leao può essere l’eccezione? Sì, anche se il suo rinnovo resta complesso, molto complesso. Decisamente più semplice sarà rinnovare Pioli, in scadenza a fine stagione, mentre meritano attenzione le situazioni Bennacer e Kalulu, due rinnovi attesi che non si sono ancora concretizzati. Per Kalulu, la novità di questi giorni è il cambio di agente: Pierre si guardava intorno da tempo e pare aver ormai scelto Stellar, grande gruppo guidato da Jonathan Barnett. La volontà di continuare insieme c’è, ora sitratta di sedersi a un tavolo con i nuovi agenti per capire a quale cifra si può chiudere. Con calma, molto probabilmente dopo il Mondiale, il Milan affronterà invece il discorso Giroud. Olivier è legato al rossonero fino a giugno: se il rendimento resterà questo, autografo in vista
OPERATIVITA' - Shakeriamo un po’ il Milan». Il proposito di due sere fa di Cardinale, detto con sorriso e... guanti bianchi, è interessante. Operatività, non attesa. Cardinale vuole usare cautela - «non puoi andare a pistole spianate» - ma ha in testa una serie di interventi. Quali? Lo stadio è il principale. Lì c’è il grande business e di stadi Cardinale si è già occupato. «Vogliamo garantire che il Milan possa contare su infrastrutture e strutture all’altezza», ha scritto in estate. L’obiettivo è avere un nuovo stadio di proprietà nel 2027, grande chiave per far volare i ricavi. Secondo punto, i dati. RedBird va molto fiero di Zelus, società che con l’intelligenza artificiale elabora dati per lo sport di alto livello. Calciomercato? Sì, ma anche molto altro: i dati sono ormai centrali per tattica, preparazione fisica, prevenzione infortuni e molti altri settori. Il Milan, che ovviamente è già a contatto con i big data, si confronterà con nuove analisi statistiche in un processo delicato, non senza rischi per il confronto tra modi differenti di vedere il calcio e il mercato. Più semplice, forse, introdurre novità nella comunicazione, con un Milan destinato a produrre contenuti da veicolare nel mondo: il primo accordo è arrivato con il network YES, che trasmetterà ore di contenuti rossoneri negli Stati Uniti. Il tema media company è sicuramente all’ordine del giorno, come l’attenzione di Cardinale per i diritti tv: il gap tra il valore dei diritti di A e Premier League (o di A e Liga) è un suo cruccio. Da capire se, gestendo uno dei 20 club presenti in Lega, riesca a trascinare l’intero movimento.
SVILUPPO COMMERCIALE - il Milan ha oltre 500 milioni di appassionati nel mondo e il club guarda a loro. Il progetto RedBird ha nello sviluppo dell’area commerciale uno dei suoi cardini, come detto da Cardinale a “Leaders Week London”: «Vedo un tremendo valore nascosto. Il Milan è uno dei club più popolari nel Sud-Est asiatico e ha una grande fan base negli Stati Uniti. Il nostro interesse riguardava il Milan come brand». Cardinale è concentrato qui, più che altrove: aumentare il valore del marchio, chiudere accordi pubblicitari, potenziare i ricavi. Attenzione, non è un discorso puramente da bilancio: la sostenibilità è uno dei cardini della gestione RedBird e tutto, anche il rafforzamento della squadra, passa da qui. Più fatturato, più milioni per calciomercato e progetti. Il momento più atteso è probabilmente il rinnovo dell’accordo con Fly Emirates, ampiamente avviato: lo sponsor di maglia aumenterà il suo contributo, che passerà da 14 milioni più bonus a circa 30 milioni a stagione. Altri accordi sono di attualità. Show biz: il Milan ha portato la coppa dello scudetto a Londra e New York, dove centinaia di milanisti hanno visto MilanJuve al 40/40, locale iconico di Jay Z. Moda: è di due settimane fa l’annuncio della partnership con Off White, marchio cult per i giovani. Cinema: è nata una collaborazione con Warner Bros. Discovery, simboleggiata dal “Forza Milan” urlato dalla star Dwayne “The Rock” Johnson sul maxischermo di San Siro durante Milan-Juve. La sottile linea rossonera si riconosce: il Milan punta al grande pubblico, soprattutto ai giovani, e in questo senso è bene fare attenzione al mercato. I giocatori popolari tra i ragazzi avranno sicuramente una piccola possibilità in più di diventare rossoneri.
NETWORK - ancora al centro dei processi. Operazione simbolo, l’ultima tra Milan e New York Yankees, per Forbes la seconda franchigia con più valore dello sport americano (dati 2021, primi i Dallas Cowboys). Il merchandising Milan è già in vendita allo Yankee Stadium e presto accadrà il contrario a Milano. Molto si è scritto anche sull’investimento nel Milan di Main Street Advisors, fondo che ha tra i sui investitori LeBron James: un colpo a livello di immagine, senza un legame concreto con LBJ. Cardinale 36 ore fa ha ribadito la volontà di espandere la rete di club legati a RedBird. Il fondo ora è proprietario di Milan e Tolosa, ha investito nel Fenway Sports Group (proprietario di Liverpool, Boston Red Sox e Pittsburgh Penguins), ha una quota dei Rajasthan Royals di cricket. Possibile che nei prossimi mesi si aggiunga almeno un nuovo club, non in Italia.
RINNOVI - Il campo è il punto cardinale più importante... e ci mancherebbe. Cardinale dixit mercoledì sera: «Il Milan ha vinto uno scudetto e le aspettative sono di rifarlo». Al closing, del resto, aveva detto di voler mantenere la competitività al massimo livello (e ci mancherebbe...). Dalle sue parole si percepisce un certo senso di inferiorità rispetto altop europeo, nato probabilmente dalle due sfide col Chelsea. La strada quindi sarà quella dell’era Elliott: alzare il livello, investendo in talento giovane a cui dare fiducia ed evitando di concedere contratti pesanti. Rafa Leao può essere l’eccezione? Sì, anche se il suo rinnovo resta complesso, molto complesso. Decisamente più semplice sarà rinnovare Pioli, in scadenza a fine stagione, mentre meritano attenzione le situazioni Bennacer e Kalulu, due rinnovi attesi che non si sono ancora concretizzati. Per Kalulu, la novità di questi giorni è il cambio di agente: Pierre si guardava intorno da tempo e pare aver ormai scelto Stellar, grande gruppo guidato da Jonathan Barnett. La volontà di continuare insieme c’è, ora sitratta di sedersi a un tavolo con i nuovi agenti per capire a quale cifra si può chiudere. Con calma, molto probabilmente dopo il Mondiale, il Milan affronterà invece il discorso Giroud. Olivier è legato al rossonero fino a giugno: se il rendimento resterà questo, autografo in vista
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