Cardinale non operativo? Scaroni resta. 3 consiglieri Redbird.

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GDS: ieri a Milanello erano presenti anche il presidente Scaroni, l’a.d. Gazidis, Maldini e Massara, d.t. e d.s. rossoneri (in molte immagini si vede Gerry a colloquio con Paolo), e poi Gordon Singer, in rappresentanza della vecchia proprietà, e Giorgio Furlani, portfolio manager di Elliott e membro del cda Milan. Ai vertici delle diverse aree Cardinale ha sottolineato la grande fiducia: sarà sempre disponibile e di supporto, lasciando ampia operatività ai suoi manager. Ha poi visitato il centro, assistito all’allenamento della squadra, seguito l’evoluzione dei lavori nella palazzina che ospiterà la formazione Primavera, partecipato a delle riunioni con i dirigenti dell’area commerciale. Disponibile, empatico, ma anche riservato e poco incline all’esposizione mediatica: Cardinale raccontato da chi ha condiviso con lui le ultime ore.Ha lasciatoMilano e tornerà quando gli impegni lo richiederanno.

Non è certo che nel club del futuro abbia un ruolo operativo, anzi. Al vertice della società siederà ancora Paollo Scaroni, sempre in prima linea sul tema del nuovo stadio. Cardinale deve invece ancora indicare i suoi tre consiglieri in Cda. La composizione del consiglio d’amministrazione sarà definita il prossimo mercoledì 14 settembre, data in cui è stata convocata la prossima assemblea degli azionisti rossoneri. La linea aziendale resterà la stessa, muovendosi su competitività tecnica e sostenibilità finanziaria. Contorni in cui il Milan ha ampiamente dimostrato di poter essere vincente. Lo ha fatto in Italia, punterà a farlo anche in Europa: aumentare i ricavi (con nuove strategie commerciali) per sostenere i risultati sportivi (una squadra sempre più forte potrà scalare le vette europee); i risultati sportivi per aumentare i ricavi

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Toby rosso nero

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GDS: ieri a Milanello erano presenti anche il presidente Scaroni, l’a.d. Gazidis, Maldini e Massara, d.t. e d.s. rossoneri (in molte immagini si vede Gerry a colloquio con Paolo), e poi Gordon Singer, in rappresentanza della vecchia proprietà, e Giorgio Furlani, portfolio manager di Elliott e membro del cda Milan. Ai vertici delle diverse aree Cardinale ha sottolineato la grande fiducia: sarà sempre disponibile e di supporto, lasciando ampia operatività ai suoi manager. Ha poi visitato il centro, assistito all’allenamento della squadra, seguito l’evoluzione dei lavori nella palazzina che ospiterà la formazione Primavera, partecipato a delle riunioni con i dirigenti dell’area commerciale. Disponibile, empatico, ma anche riservato e poco incline all’esposizione mediatica: Cardinale raccontato da chi ha condiviso con lui le ultime ore.Ha lasciatoMilano e tornerà quando gli impegni lo richiederanno.

Non è certo che nel club del futuro abbia un ruolo operativo, anzi. Al vertice della società siederà ancora Paollo Scaroni, sempre in prima linea sul tema del nuovo stadio. Cardinale deve invece ancora indicare i suoi tre consiglieri in Cda. La composizione del consiglio d’amministrazione sarà definita il prossimo mercoledì 14 settembre, data in cui è stata convocata la prossima assemblea degli azionisti rossoneri. La linea aziendale resterà la stessa, muovendosi su competitività tecnica e sostenibilità finanziaria. Contorni in cui il Milan ha ampiamente dimostrato di poter essere vincente. Lo ha fatto in Italia, punterà a farlo anche in Europa: aumentare i ricavi (con nuove strategie commerciali) per sostenere i risultati sportivi (una squadra sempre più forte potrà scalare le vette europee); i risultati sportivi per aumentare i ricavi

Io sono angosciato dagli scenari societari.

Per fortuna c'è la squadra in campo a non farmi pensare.
 
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Uno che, le cose più faticose che fa in vita sua sono rispondere al telefonino, accendere il computer e spostare il mouse per aggiustare numeri su un foglio excel.
Beh, è il portfolio manager di uno dei più grandi fondi d'investimento al mondo... quello che dici mi sembra molto, molto, molto, molto, molto riduttivo.
Conosco gente che fa il suo lavoro più in piccolo e lavorano tipo 16 ore al giorno tra meeting, previsioni di mercato, viaggi internazionali, call, contatti con la politica...
 

gabri65

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Beh, è il portfolio manager di uno dei più grandi fondi d'investimento al mondo... quello che dici mi sembra molto, molto, molto, molto, molto riduttivo.
Conosco gente che fa il suo lavoro più in piccolo e lavorano tipo 16 ore al giorno tra meeting, previsioni di mercato, viaggi internazionali, call, contatti con la politica...

Lo so che è riduttivo.

Ma rende bene l'idea di come abbiamo una società dove chi comanda e tira le fila, condizionando la vita delle persone, è gente che non ha contatto con la realtà quotidiana, e conosce solo la fredda legge dei numeri e del profitto.

Ci credo che lavora 16 ore al giorno, lo fanno anche i miei managers. Ma lavorano per loro stessi, per pura competizione, per primeggiare in modo egoistico, in modo che i loro capi, identici in tutto e per tutto a loro, diano loro premi e carriera. Se dietro a quei numeri ci sono pentole o sdraie, loro non lo sanno. Se là fuori il mondo casca a pezzi a loro non frega niente.

Se cambiare un numero significa stroncare dipendenti o attività, e non apporta miglioramenti alla qualità di vita e dei prodotti, non è cosa che li riguarda. Se serve per aumentare una percentuale e fare bella figura, va bene.
 

alexpozzi90

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La composizione del CDA darà un'idea preliminare del futuro prossimo, comunque la vera indicazione la darà la scelta dell'AD, ruolo operativo e non meramente istituzionale come i membri del CDA di una squadra di calcio (manco quotata).
 
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