Calcio italiano: quanti debiti. I numeri.

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
236,080
Reaction score
42,031
CorSera: sono tornati a crescere i giocatori (più 210 mila in un anno framaschi e femmine), gli spettatori hanno riempito gli stadi dopo un biennio di limitazioni e porte chiuse, le partite sono decuplicate (da 43.490 a 480.482 disputate nella stagione 2021-22, in tutte le categorie). Ma il calcio italiano resta un colabrodo: perdite complessive pari a 1,4 miliardi, persino peggio del periodo del Covid. È il peggior risultato degli ultimi 15 anni, sui conti pesa in maniera determinante il costo degli stipendi che sfiorano l’84% dei ricavi. Questo emerge dal Report Calcio 2023 realizzato dalla Figc insieme ad Arel e Pwc Italia. L’indebitamento ha superato i 5,6 miliardi, numeri che limitano la capacità d’investimento dei club. Basti pensare agli impianti: 199 i nuovi stadi inaugurati negli ultimi 16 anni in Europa, 5 da noi. Ciò nonostante il pallone resta una delle più importanti industrie del Paese con ricadute economiche per 4,5 miliardi. «Abbiamo recuperato 200 mila tesserati dai settori giovanile e scolastico — ha detto Gabriele Gravina, presidente Figc—ed è un bel segnale. Ma risulta evidente la necessità di riportare il sistema in equilibrio, mettendo sotto controllo i costi e destinando risorse per gli investimenti nei vivai e nelle infrastrutture». Con la candidatura a Euro 2032 il tempo già stringe
 
Registrato
30 Agosto 2017
Messaggi
15,243
Reaction score
10,789
CorSera: sono tornati a crescere i giocatori (più 210 mila in un anno framaschi e femmine), gli spettatori hanno riempito gli stadi dopo un biennio di limitazioni e porte chiuse, le partite sono decuplicate (da 43.490 a 480.482 disputate nella stagione 2021-22, in tutte le categorie). Ma il calcio italiano resta un colabrodo: perdite complessive pari a 1,4 miliardi, persino peggio del periodo del Covid. È il peggior risultato degli ultimi 15 anni, sui conti pesa in maniera determinante il costo degli stipendi che sfiorano l’84% dei ricavi. Questo emerge dal Report Calcio 2023 realizzato dalla Figc insieme ad Arel e Pwc Italia. L’indebitamento ha superato i 5,6 miliardi, numeri che limitano la capacità d’investimento dei club. Basti pensare agli impianti: 199 i nuovi stadi inaugurati negli ultimi 16 anni in Europa, 5 da noi. Ciò nonostante il pallone resta una delle più importanti industrie del Paese con ricadute economiche per 4,5 miliardi. «Abbiamo recuperato 200 mila tesserati dai settori giovanile e scolastico — ha detto Gabriele Gravina, presidente Figc—ed è un bel segnale. Ma risulta evidente la necessità di riportare il sistema in equilibrio, mettendo sotto controllo i costi e destinando risorse per gli investimenti nei vivai e nelle infrastrutture». Con la candidatura a Euro 2032 il tempo già stringe
Ed è proprio per questa situazione disastrosa che hanno optato per salvare quel brand di mer...
Ma non calcolano che la gente si allontana sempre di più da un prodotto finto altro che recuperi di migliaia di ragazzi nei settori giovanili,lo raccontasse a qualcun altro il vecchio bacucco.
 
Registrato
8 Maggio 2016
Messaggi
5,861
Reaction score
2,142
CorSera: sono tornati a crescere i giocatori (più 210 mila in un anno framaschi e femmine), gli spettatori hanno riempito gli stadi dopo un biennio di limitazioni e porte chiuse, le partite sono decuplicate (da 43.490 a 480.482 disputate nella stagione 2021-22, in tutte le categorie). Ma il calcio italiano resta un colabrodo: perdite complessive pari a 1,4 miliardi, persino peggio del periodo del Covid. È il peggior risultato degli ultimi 15 anni, sui conti pesa in maniera determinante il costo degli stipendi che sfiorano l’84% dei ricavi. Questo emerge dal Report Calcio 2023 realizzato dalla Figc insieme ad Arel e Pwc Italia. L’indebitamento ha superato i 5,6 miliardi, numeri che limitano la capacità d’investimento dei club. Basti pensare agli impianti: 199 i nuovi stadi inaugurati negli ultimi 16 anni in Europa, 5 da noi. Ciò nonostante il pallone resta una delle più importanti industrie del Paese con ricadute economiche per 4,5 miliardi. «Abbiamo recuperato 200 mila tesserati dai settori giovanile e scolastico — ha detto Gabriele Gravina, presidente Figc—ed è un bel segnale. Ma risulta evidente la necessità di riportare il sistema in equilibrio, mettendo sotto controllo i costi e destinando risorse per gli investimenti nei vivai e nelle infrastrutture». Con la candidatura a Euro 2032 il tempo già stringe
Quando la situazione sarà per i top club insostenibile, le varie squadre indebitate che comprano solo parametri zero costosi e/o prestiti gratuiti con riscatti in 7 comode rate dovranno sputare sangue come abbiamo fatto noi per tagliare costi, alzare ricavi e riportare i loro bilanci in situazioni umane. Sarà che lì dobbiamo alzare l'asticella e lasciare un solco.
 

Ragnet_7

Senior Member
Registrato
23 Maggio 2016
Messaggi
14,066
Reaction score
2,639
Quando la situazione sarà per i top club insostenibile, le varie squadre indebitate che comprano solo parametri zero costosi e/o prestiti gratuiti con riscatti in 7 comode rate dovranno sputare sangue come abbiamo fatto noi per tagliare costi, alzare ricavi e riportare i loro bilanci in situazioni umane. Sarà che lì dobbiamo alzare l'asticella e lasciare un solco.

Secondo me sperano sempre che qualcuno li salvi, altrimenti saltano tutti insieme per aria e salta pure il campionato.

Il calcio è un mondo a parte, se non fossero società di calcio, ma società normali il 60% dei club sarebbe già fallito da un pezzo.
 

Ramza Beoulve

Well-known member
Registrato
7 Febbraio 2016
Messaggi
5,998
Reaction score
5,878
CorSera: sono tornati a crescere i giocatori (più 210 mila in un anno framaschi e femmine), gli spettatori hanno riempito gli stadi dopo un biennio di limitazioni e porte chiuse, le partite sono decuplicate (da 43.490 a 480.482 disputate nella stagione 2021-22, in tutte le categorie). Ma il calcio italiano resta un colabrodo: perdite complessive pari a 1,4 miliardi, persino peggio del periodo del Covid. È il peggior risultato degli ultimi 15 anni, sui conti pesa in maniera determinante il costo degli stipendi che sfiorano l’84% dei ricavi. Questo emerge dal Report Calcio 2023 realizzato dalla Figc insieme ad Arel e Pwc Italia. L’indebitamento ha superato i 5,6 miliardi, numeri che limitano la capacità d’investimento dei club. Basti pensare agli impianti: 199 i nuovi stadi inaugurati negli ultimi 16 anni in Europa, 5 da noi. Ciò nonostante il pallone resta una delle più importanti industrie del Paese con ricadute economiche per 4,5 miliardi. «Abbiamo recuperato 200 mila tesserati dai settori giovanile e scolastico — ha detto Gabriele Gravina, presidente Figc—ed è un bel segnale. Ma risulta evidente la necessità di riportare il sistema in equilibrio, mettendo sotto controllo i costi e destinando risorse per gli investimenti nei vivai e nelle infrastrutture». Con la candidatura a Euro 2032 il tempo già stringe

Finché a capo del mondo del calcio ci saranno soggetti di questo tipo, con un occhio perennemente chiuso davanti alle nefandezze di quelli di Torino, dove vogliamo andare?

È già bello che la gente vada ancora allo stadio...

Su Euro 2032 voglio proprio vederlo il filmato promozionale con ancora gli stadi di Italia 90 photoshoppati per sembrare più accattivanti...
 

Gekyn

Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
4,221
Reaction score
630
CorSera: sono tornati a crescere i giocatori (più 210 mila in un anno framaschi e femmine), gli spettatori hanno riempito gli stadi dopo un biennio di limitazioni e porte chiuse, le partite sono decuplicate (da 43.490 a 480.482 disputate nella stagione 2021-22, in tutte le categorie). Ma il calcio italiano resta un colabrodo: perdite complessive pari a 1,4 miliardi, persino peggio del periodo del Covid. È il peggior risultato degli ultimi 15 anni, sui conti pesa in maniera determinante il costo degli stipendi che sfiorano l’84% dei ricavi. Questo emerge dal Report Calcio 2023 realizzato dalla Figc insieme ad Arel e Pwc Italia. L’indebitamento ha superato i 5,6 miliardi, numeri che limitano la capacità d’investimento dei club. Basti pensare agli impianti: 199 i nuovi stadi inaugurati negli ultimi 16 anni in Europa, 5 da noi. Ciò nonostante il pallone resta una delle più importanti industrie del Paese con ricadute economiche per 4,5 miliardi. «Abbiamo recuperato 200 mila tesserati dai settori giovanile e scolastico — ha detto Gabriele Gravina, presidente Figc—ed è un bel segnale. Ma risulta evidente la necessità di riportare il sistema in equilibrio, mettendo sotto controllo i costi e destinando risorse per gli investimenti nei vivai e nelle infrastrutture». Con la candidatura a Euro 2032 il tempo già stringe
Che facciano i nomi con le relative perdite….troppo generico e paraculo così!
 

dadensa

Junior Member
Registrato
31 Maggio 2018
Messaggi
379
Reaction score
401
CorSera: sono tornati a crescere i giocatori (più 210 mila in un anno framaschi e femmine), gli spettatori hanno riempito gli stadi dopo un biennio di limitazioni e porte chiuse, le partite sono decuplicate (da 43.490 a 480.482 disputate nella stagione 2021-22, in tutte le categorie). Ma il calcio italiano resta un colabrodo: perdite complessive pari a 1,4 miliardi, persino peggio del periodo del Covid. È il peggior risultato degli ultimi 15 anni, sui conti pesa in maniera determinante il costo degli stipendi che sfiorano l’84% dei ricavi. Questo emerge dal Report Calcio 2023 realizzato dalla Figc insieme ad Arel e Pwc Italia. L’indebitamento ha superato i 5,6 miliardi, numeri che limitano la capacità d’investimento dei club. Basti pensare agli impianti: 199 i nuovi stadi inaugurati negli ultimi 16 anni in Europa, 5 da noi. Ciò nonostante il pallone resta una delle più importanti industrie del Paese con ricadute economiche per 4,5 miliardi. «Abbiamo recuperato 200 mila tesserati dai settori giovanile e scolastico — ha detto Gabriele Gravina, presidente Figc—ed è un bel segnale. Ma risulta evidente la necessità di riportare il sistema in equilibrio, mettendo sotto controllo i costi e destinando risorse per gli investimenti nei vivai e nelle infrastrutture». Con la candidatura a Euro 2032 il tempo già stringe
Per me è ormai troppo tardi, sono cresciuto col calcio (e ancor più con il Milan) nelle vene. Ma per come gestiscono il calcio, per la FIGC, "il brand", i cicli di scudetti vinti con nefandezze, gli altri scudetti vinti con giocatori mai pagati e tutto il resto dell'abominio calcistico meriterebbero che le nuove generazioni, di oggi e future, non seguissero più il calcio e questo sport resettasse completamente.
 
Registrato
20 Aprile 2016
Messaggi
15,659
Reaction score
11,587
CorSera: sono tornati a crescere i giocatori (più 210 mila in un anno framaschi e femmine), gli spettatori hanno riempito gli stadi dopo un biennio di limitazioni e porte chiuse, le partite sono decuplicate (da 43.490 a 480.482 disputate nella stagione 2021-22, in tutte le categorie). Ma il calcio italiano resta un colabrodo: perdite complessive pari a 1,4 miliardi, persino peggio del periodo del Covid. È il peggior risultato degli ultimi 15 anni, sui conti pesa in maniera determinante il costo degli stipendi che sfiorano l’84% dei ricavi. Questo emerge dal Report Calcio 2023 realizzato dalla Figc insieme ad Arel e Pwc Italia. L’indebitamento ha superato i 5,6 miliardi, numeri che limitano la capacità d’investimento dei club. Basti pensare agli impianti: 199 i nuovi stadi inaugurati negli ultimi 16 anni in Europa, 5 da noi. Ciò nonostante il pallone resta una delle più importanti industrie del Paese con ricadute economiche per 4,5 miliardi. «Abbiamo recuperato 200 mila tesserati dai settori giovanile e scolastico — ha detto Gabriele Gravina, presidente Figc—ed è un bel segnale. Ma risulta evidente la necessità di riportare il sistema in equilibrio, mettendo sotto controllo i costi e destinando risorse per gli investimenti nei vivai e nelle infrastrutture». Con la candidatura a Euro 2032 il tempo già stringe
Io sono tranquillo perchè so che siamo tra quelle 5/6 squadre in italia, tra tutte le categorie, che stanno in piedi sulle proprie gambe.
Quando (non se, quando) il movimento crollerà, chi non sarà sostenibile dovrà fare dei ridimensionamenti che a confronto il nostro è niente.
E noi ci prenderemo il meglio dalle loro macerie, alle nostre condizioni.
 
Registrato
31 Agosto 2012
Messaggi
6,638
Reaction score
1,709
se pensate che il marcio ha raggiunto anche la prima categoria potete capire sopra cosa sia.
 

Raryof

Senior Member
Registrato
24 Gennaio 2017
Messaggi
15,354
Reaction score
4,433
Bisogna arrivare al collasso del calcio italiano preparati e studiati, siamo a buon punto, occorre mettere via i soldoni veri della Champs non per sopravvivere ma per crescere, le altre hanno bisogno di quei soldi per sopravvivere e tirare avanti, molto fa pure la gestione di un club, se il futuro è americano noi siamo molto più avanti e molto più tranquilli.
Il collasso arriverà quando metteremo via lo stadio, il sistema pagherà un ammasso di cemento da 80k posti buono per i concerti e la gobba non riuscirà più a sostenere l'intero mercato con i soliti soldi fittizi, filtrando lo stesso e non permettendo alle altre di fare affari semplici, magari vantaggiosi per tutti, già quest'anno abbiamo avuto un assaggino e infatti ci sono state pochissime spese, non sanno come vendere il prodotto e i diritti tv, lo stadio del Milan spazzerà via quell'impalcatura che ha creato il modello unico gobbo, quello con la next gen mentre il Milan viene escluso dalle coppe, lo stadio di proprietà costruito in poco tempo.
 
Alto