mistergao
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Sembra che finalmente il vivaio del Milan stia tornando agli antichi fasti, per cui mi sono messo a spulciare nelle statistiche, cercando di capire l’andamento del vivaio nel corso degli ultimi anni. Ho preso in considerazione i dati dai giocatori nati negli anni ’60 in poi, i quali hanno quindi debuttato in serie A dagli anni ’80, diciamo nell’era del “calcio moderno”, quindi con investimenti sempre più importanti e sempre più giocatori stranieri, prendere in considerazione io giocatori nati prima non era così sensato, in quanto il mondo del calcio era davvero troppo distante da quello dei giorni d’oggi.
Nel riassunto che trovate sotto vedrete, decennio per decennio, elencati i giocatori che hanno accumulato (o che ragionevolmente accumuleranno) un significativo numero di partite in rossonero e che sono transitati dal nostro vivaio. Giocatori come Paloschi, Darmian o Marzoratti, ad esempio, hanno giocato così poco in prima squadra che non li conto.
Gli eventuali rimpianti sono quei giocatori buoni, ma che abbiamo lasciato perdere.
Nati negli anni ’60:
Icardi, Filippo Galli ed Evani (1963)
Costacurta (1966)
Maldini (1968), ma dello stesso anno al limite ci sarebbe anche Stroppa
Eventuali rimpianti: Pessotto (1970) e Fuser (1968)
E’ un po’ il decennio d’oro delle giovanili rossonere, giocatori fortissimi finiti tutti almeno in Uder-21, con il rimpianto di avere lasciato andare Pessotto troppo presto, ma davanti aveva dei mostri sacri, dunque difficilmente avrebbe potuto trovare spazio. Anche Fuser a me non dispiaceva.
Nati negli anni ‘70
Albertini (1971)
Brocchi ed Oddo (1976)
Ambrosini* (1977)
Eventuali rimpianti: Cudicini (1973) e Coco (1977)
I giocatori usciti dal vivaio diminuiscono in numero e la loro qualità scende. Albertini è l’unico davvero fortissimo, Brocchi ed Oddo sono giocatori utili nel turnover di una squadra comunque forte. Nella lista ho inserito Ambrosini, che in effetti non è cresciuto nel vivaio del Milan, ma in quello del Cesena, però è arrivato da noi che aveva 18 anni, per cui qualche partita con la Primavera se l’è giocata, tanto da poterlo considerare, almeno parzialmente, fatto in casa. Pochi rimpianti in questo decennio, forse solo Cudicini, che come portiere non era malvagio e ha fatto la sua degna carriera e, al limite (ma proprio al limite) Coco, però più per come ha buttato la sua carriera che non per altro.
Nati negli anni’80
Antonini (1982)
Abate (1986)
Antonelli (1987)
Eventuali rimpianti Astori (1977), Darmian ed Aubameyang (1989)
Decennio strano, nel quale diamo l’idea di esserci tenuti i peggiori. Antonini non era nulla di che, Abate lo conosciamo fin troppo bene, Antonelli secondo me non è male, ma è un po’ fragile ed è arrivato da noi tardi. Ci siamo lasciati scappare Astori, non certo un leader difensivo ma migliore di tanti centrali visti negli ultimi cinque-dieci anni, Darmian, che ad Abate mangia in testa e, soprattutto, Aubameyang.
Nati negli anni ‘90
De Sciglio (1992)
Niang *(1994)
Calabria (1996)
Locatelli (1998)
Donnarumma (1999)
Per Niang vale lo stesso discorso fatto per Ambrosini, per cui lo si può considerare parzialmente made in Milanello. Il salto rispetto al decennio precedente è notevole, speriamo che i ragazzi mantengano le promesse e che non facciano come De Sciglio, ormai da troppo tempo altalenante.
La lettura che do a questi dati è la seguente: per una ventina anni (diciamo dalla fine degli anni ’80 alla fine degli anni zero) il Milan ha lasciato perdere il vivaio, investendo poco e lasciando perdere giocatori importanti. Probabilmente un decennio come quello dei giocatori nati negli anni ’60 è irripetibile, perché non basta investire, ma ci vuole anche tanta fortuna. Speriamo davvero che i ragazzi degli anni ’90 possano fare bene e speriamo anche che la nuova dirigenza continui ad investire in questo settore strategico della squadra.
Nel riassunto che trovate sotto vedrete, decennio per decennio, elencati i giocatori che hanno accumulato (o che ragionevolmente accumuleranno) un significativo numero di partite in rossonero e che sono transitati dal nostro vivaio. Giocatori come Paloschi, Darmian o Marzoratti, ad esempio, hanno giocato così poco in prima squadra che non li conto.
Gli eventuali rimpianti sono quei giocatori buoni, ma che abbiamo lasciato perdere.
Nati negli anni ’60:
Icardi, Filippo Galli ed Evani (1963)
Costacurta (1966)
Maldini (1968), ma dello stesso anno al limite ci sarebbe anche Stroppa
Eventuali rimpianti: Pessotto (1970) e Fuser (1968)
E’ un po’ il decennio d’oro delle giovanili rossonere, giocatori fortissimi finiti tutti almeno in Uder-21, con il rimpianto di avere lasciato andare Pessotto troppo presto, ma davanti aveva dei mostri sacri, dunque difficilmente avrebbe potuto trovare spazio. Anche Fuser a me non dispiaceva.
Nati negli anni ‘70
Albertini (1971)
Brocchi ed Oddo (1976)
Ambrosini* (1977)
Eventuali rimpianti: Cudicini (1973) e Coco (1977)
I giocatori usciti dal vivaio diminuiscono in numero e la loro qualità scende. Albertini è l’unico davvero fortissimo, Brocchi ed Oddo sono giocatori utili nel turnover di una squadra comunque forte. Nella lista ho inserito Ambrosini, che in effetti non è cresciuto nel vivaio del Milan, ma in quello del Cesena, però è arrivato da noi che aveva 18 anni, per cui qualche partita con la Primavera se l’è giocata, tanto da poterlo considerare, almeno parzialmente, fatto in casa. Pochi rimpianti in questo decennio, forse solo Cudicini, che come portiere non era malvagio e ha fatto la sua degna carriera e, al limite (ma proprio al limite) Coco, però più per come ha buttato la sua carriera che non per altro.
Nati negli anni’80
Antonini (1982)
Abate (1986)
Antonelli (1987)
Eventuali rimpianti Astori (1977), Darmian ed Aubameyang (1989)
Decennio strano, nel quale diamo l’idea di esserci tenuti i peggiori. Antonini non era nulla di che, Abate lo conosciamo fin troppo bene, Antonelli secondo me non è male, ma è un po’ fragile ed è arrivato da noi tardi. Ci siamo lasciati scappare Astori, non certo un leader difensivo ma migliore di tanti centrali visti negli ultimi cinque-dieci anni, Darmian, che ad Abate mangia in testa e, soprattutto, Aubameyang.
Nati negli anni ‘90
De Sciglio (1992)
Niang *(1994)
Calabria (1996)
Locatelli (1998)
Donnarumma (1999)
Per Niang vale lo stesso discorso fatto per Ambrosini, per cui lo si può considerare parzialmente made in Milanello. Il salto rispetto al decennio precedente è notevole, speriamo che i ragazzi mantengano le promesse e che non facciano come De Sciglio, ormai da troppo tempo altalenante.
La lettura che do a questi dati è la seguente: per una ventina anni (diciamo dalla fine degli anni ’80 alla fine degli anni zero) il Milan ha lasciato perdere il vivaio, investendo poco e lasciando perdere giocatori importanti. Probabilmente un decennio come quello dei giocatori nati negli anni ’60 è irripetibile, perché non basta investire, ma ci vuole anche tanta fortuna. Speriamo davvero che i ragazzi degli anni ’90 possano fare bene e speriamo anche che la nuova dirigenza continui ad investire in questo settore strategico della squadra.