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Giovanni Branchini al CorSport sul calcio italiano:"Come si esce dalla crisi? Attraverso scelte fatte con competenza, non inseguendo la popolarità del colpo. Scelte giovani, e comunque di giocatori che abbiano potenzialità da esprimere e una carriera da costruire, non di campioni datati con bacheche e conti correnti strapieni. La soluzione sono i giovani, le intuizioni, la conoscenza, le competenze. Gli Abraham, più che i Lukaku, soprattutto se si ha già in organico un giocatore come Lautaro. Non lo vedo, la considero una mossa non indispensabile, disponendo - l'Inter - di uno come Lautaro che secondo me ha potenzialità straordinarie non del tutto espresse. Inoltre il ritorno di Lukaku potrebbe bloccare altre operazioni tecnicamente valide. Come Dybala? Anche. La mia è soltanto un'opinione, non entro nel merito dell'operazione, tuttavia dico che solo partendo dalle conoscenze specifiche si possono risolvere i problemi del calcio italiano. I cui esponenti non possono certamente giocare con le stesse carte di 4, 5 club, dei colossi finanziari. A proposito dei giovani, in particolare degli italiani, anche il decreto crescita, così come era concepito, ha creato problemi".
"Nutro perplessità anche sugli acquisti di Origi e Di Maria, mentre credo che sia importante trattenere nel sistema Vlahovic, Leao, Chiesa. Un giocatore che farebbe comodo a tutti i club di vertice è Berardi, forse il migliore italiano in circolazione... Mi accontento? Guardo in faccia la realtà, registro lo scadimento della qualità degli interpreti. Quello che ha detto Pasquale Bruno l'altro giorno è Vangelo".
"Nutro perplessità anche sugli acquisti di Origi e Di Maria, mentre credo che sia importante trattenere nel sistema Vlahovic, Leao, Chiesa. Un giocatore che farebbe comodo a tutti i club di vertice è Berardi, forse il migliore italiano in circolazione... Mi accontento? Guardo in faccia la realtà, registro lo scadimento della qualità degli interpreti. Quello che ha detto Pasquale Bruno l'altro giorno è Vangelo".