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Daniele Bonera, collaboratore di Pioli, intervistato dalla GDS in edicola oggi 17 novembre:"Cosa mi ha convinto a tornare? Il Milan. Con il legame che avevo col club era difficile rifiutare. I milanisti conservano la passione. La stessa che spinge un pubblico numerosissimo a seguirci nonostante i risultati non siano brillanti".
"I problemi in difesa? Bisogna migliorare e alzare il livello di attenzione nel finale. E' una squadra giovane, ovvio che ci voglia tempo. In pochi mesi sono arrivati due allenatori diversi, due modi di pensare a livello difensivo. Con Giampaolo si pensava più alla palla, con Pioli si va sul pratico e si pensa anche al piazzamento dell'uomo. Ma il lavoro di qualsiasi tecnico va riconosciuto. Giampaolo non ha avuto tempo, ma in un club come il Milan il tempo non è mai molto. E il lavoro di Pioli non è ancora valutabile".
"Giocatori confusi? Qui non è una galera. Al Milan si sta bene anche se al momento i risultati non sono positivi. I ragazzi si impegnano tantissimo. A vent'anni ci vuole tempo per adattarsi ad altri mondi".
"Preoccupati per la classifica? Se preoccuparsi significa occuparsi prima, credo sia giusto. Dobbiamo utilizzare il tempo per crescere. Non ho mai visto uno dei ragazzi tirarsi indietro davanti alla fatica".
Ibra:"E' un campione".
"Chi mi ha sorpreso? Un nome che mette d'accordo tutti: Reina. Un esempio per come lavora e per come si pone".
Donnarumma? Da tifoso e innamorato del Milan gli consiglierei di restare con noi. Ma ha uno staff e una famiglia che lo consigliano".
"Cosa servirebbe a questo Milan? Pazienza, che nel calcio è merce rara. Ma stiamo provando a fare meglio, ogni giorno".
"Fare il primo allenatore? Ho voglia di provare, poi vedremo se ne sarò capace".
"I problemi in difesa? Bisogna migliorare e alzare il livello di attenzione nel finale. E' una squadra giovane, ovvio che ci voglia tempo. In pochi mesi sono arrivati due allenatori diversi, due modi di pensare a livello difensivo. Con Giampaolo si pensava più alla palla, con Pioli si va sul pratico e si pensa anche al piazzamento dell'uomo. Ma il lavoro di qualsiasi tecnico va riconosciuto. Giampaolo non ha avuto tempo, ma in un club come il Milan il tempo non è mai molto. E il lavoro di Pioli non è ancora valutabile".
"Giocatori confusi? Qui non è una galera. Al Milan si sta bene anche se al momento i risultati non sono positivi. I ragazzi si impegnano tantissimo. A vent'anni ci vuole tempo per adattarsi ad altri mondi".
"Preoccupati per la classifica? Se preoccuparsi significa occuparsi prima, credo sia giusto. Dobbiamo utilizzare il tempo per crescere. Non ho mai visto uno dei ragazzi tirarsi indietro davanti alla fatica".
Ibra:"E' un campione".
"Chi mi ha sorpreso? Un nome che mette d'accordo tutti: Reina. Un esempio per come lavora e per come si pone".
Donnarumma? Da tifoso e innamorato del Milan gli consiglierei di restare con noi. Ma ha uno staff e una famiglia che lo consigliano".
"Cosa servirebbe a questo Milan? Pazienza, che nel calcio è merce rara. Ma stiamo provando a fare meglio, ogni giorno".
"Fare il primo allenatore? Ho voglia di provare, poi vedremo se ne sarò capace".