Con una differenza.
L'AD ha contattato Rangnick per una eventuale sostituzione no solo di Pioli, ma di Boban e Maldini stesso.
Quindi è ovvio che l'AD per una operazione del genere scavalcasse Boban e Maldini.
Come avrebbe potuto chiedergli: "Vi dispiace valutare e fare una proposta ad un vostro eventuale sostituto?"
C'erano due modi di comportarsi:
1) Puntare sulla bontà del proprio lavoro, convinti che alla lunga avrebbe pagato e l'AD avrebbe scelto di rimanere con loro invece che passare con Rangnick (è quello che ha fatto Paolo).
2) Fare l'offeso e fare quello che se ne va prima di essere eventualmente cacciato (come ha fatto Boban anche se tecnicamente ha sfancullato la dirigenza per farsi cacciare).
Con il senno di poi la scelta giusta è stata quella di Paolo che , così come Pioli, si è preoccupato solo di fare il proprio lavoro al meglio, accettando che sia l'AD in base ai risultati a decidere del loro futuro.
Mi manca molto Zorro, secondo me capisce tantissimo di calcio e sarebbe stato un supporto formidabile per Paolo. Mi piacerebbe molto che tornasse, ma purtroppo non ci sono le condizioni.
Io riconosco che quanto mi stai riportando è inappuntabile da un punto di vista contrattuale e lavorativo e infatti non sei il primo che me lo fa notare mettendomi di fatto spalle al muro.
A non farmi però cambiare idea è la consapevolezza che una società di calcio è un mondo particolare dove ci sono ruoli, contratti e girano tanti soldi però c'è una regola non scritta che si chiama : compattezza interna.
Nel mio piccolo da allenatore delle giovanili ci ho lavorato nelle scuole calcio e anche a me è capitato che il presidente di turno o il direttore sportivo mi deligittimasse.
Delle volte non è accaduto per le mie presunte capacità (sono istruttore di base dei ragazzi , non sono certo mourinho) ma perchè delle volte il mondo del calcio è un mondo infimo dove ognuno pensa al suo orticello e vige la legge del 'mors tua vita mea'.
Quando sono stato delegittimato dal presidente o ds di turno io mi sono sempre sentito scaricato e pugnalato alle spalle e ho preferito farmi da parte.
L'ho fatto perchè conscio che la mia credibilità agli occhi di genitori, altri allenatori , dirigenti era dacaduta e perchè si era distrutta quella stima e alchimia interna che reputo fondamentali per lavorare bene.
Forse per questo e per altri motivi io giustifico boban e mi metto nei suoi panni.
Che credibilità avrebbe avuto zorro nel mondo del calcio quando alzava il telefono per contattare colleghi, operatori di mercato, calciatori , procuratori e per tutti era 'colui che gazidis ha scalzato'??
Nulla , zero.
Per non parlare della credibilità interna al milan.
Delle volte nel calcio si dovrebbe tutti assieme lavorare per alimentare il sacro fuoco, servono empatia e doti umane perchè quando distruggi l'alchimia è finito tutto.
Il calcio non è un gioco di squadra solo in campo ma a tutti i livelli societari.
Gazidis è libero di guardarsi attorno ma il tempo di voltarsi ha perso boban.