Bertolini:"Calcio femminile descriminato"

Tifo'o

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Furiosa la CT della Nazionale di calcio femminile, Milena Bertolini, dopo la decisione di chiudere definitivamente il campionato femminile 2019/20. Le sue parole di sfogo al Corriere della Sera

"Sono triste, delusa, arrabbiata. Avevo preparato una sorpresa per le ragazze. Appuntamento su Zoom alle 13, orario d'inizio della partita d'esordio in Francia per ricordi, aneddoti e un quiz sul nostro Mondiale. Invece ci siamo ritrovate volentieri ma con molta amarezza di fondo. Visi tristi, soprattutto di chi ha patito di più l'annullamento del campionato: le juventine, che non hanno avuto lo scudetto, le milaniste, che in Champions vedranno andare la Fiorentina. E pensare che Juve e Milan sono i due soli club che dopo il lockdown avevano permesso alle calciatrici di tornare ad allenarsi. Un paradosso. "Saremmo tornati a parlare di calcio femminile e così, con tutte nelle stesse condizioni, il torneo sarebbe potuto ricominciare. Ci sono state squadre, invece, che mentre facevano allenare gli uomini non trovavano un campo per le donne. E' accettabile? Non è discriminazione? La verità è che c'è ancora qualcuno che si rifiuta di capire che queste ragazze sono un patrimonio del calcio italiano. Giudichiamo i fatti. Su 12 squadre, due, Juve e Milan, hanno considerato le atlete un valore, dando loro dignità. Io capisco le difficoltà dei quattro club dilettantistici, ma i restanti sei? Sono rimasti fermi, e questo dice tanto. Ci dice che avere la sezione femminile per alcune società è un investimento importante, per altre è solo una questione di immagine, priva di sostanza".

"Quella Nazionale ( dei mondiali ndr.)veniva da due stagioni di lavoro durissimo. Purtroppo oggi si è perso di vista il bene generale, a favore degli interessi particolari. In Italia manca una visione più ampia del calcio femminile: non si possono lasciare le calciatrici senza allenamenti per sei mesi... Le altre nazioni vanno più veloci, non ci aspettano. Entro la prima quindicina di giorni di agosto, per poter arrivare a giocare con almeno un mese di partite nelle gambe e con una preparazione adeguata, sennò non saremo in grado di affrontare alla pari le avversarie (Israele e Danimarca, qualificazioni europee a settembre, ndr). Ma nel futuro ci deve essere una progettualità, servono investimenti forti e non di facciata. Fin qui, invece, ho visto molte chiacchiere e pochissimi fatti. Se non mettiamo le ragazze in condizioni di parità, rischiamo di perderle. E arriviamo al professionismo: culturalmente in Italia siamo ancora indietro ma non ha più senso implorare per avere cose che ci spettano. Il calcio femminile merita, e basta".
 

Milanforever26

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Furiosa la CT della Nazionale di calcio femminile, Milena Bertolini, dopo la decisione di chiudere definitivamente il campionato femminile 2019/20. Le sue parole di sfogo al Corriere della Sera

"Sono triste, delusa, arrabbiata. Avevo preparato una sorpresa per le ragazze. Appuntamento su Zoom alle 13, orario d'inizio della partita d'esordio in Francia per ricordi, aneddoti e un quiz sul nostro Mondiale. Invece ci siamo ritrovate volentieri ma con molta amarezza di fondo. Visi tristi, soprattutto di chi ha patito di più l'annullamento del campionato: le juventine, che non hanno avuto lo scudetto, le milaniste, che in Champions vedranno andare la Fiorentina. E pensare che Juve e Milan sono i due soli club che dopo il lockdown avevano permesso alle calciatrici di tornare ad allenarsi. Un paradosso. "Saremmo tornati a parlare di calcio femminile e così, con tutte nelle stesse condizioni, il torneo sarebbe potuto ricominciare. Ci sono state squadre, invece, che mentre facevano allenare gli uomini non trovavano un campo per le donne. E' accettabile? Non è discriminazione? La verità è che c'è ancora qualcuno che si rifiuta di capire che queste ragazze sono un patrimonio del calcio italiano. Giudichiamo i fatti. Su 12 squadre, due, Juve e Milan, hanno considerato le atlete un valore, dando loro dignità. Io capisco le difficoltà dei quattro club dilettantistici, ma i restanti sei? Sono rimasti fermi, e questo dice tanto. Ci dice che avere la sezione femminile per alcune società è un investimento importante, per altre è solo una questione di immagine, priva di sostanza".

"Quella Nazionale ( dei mondiali ndr.)veniva da due stagioni di lavoro durissimo. Purtroppo oggi si è perso di vista il bene generale, a favore degli interessi particolari. In Italia manca una visione più ampia del calcio femminile: non si possono lasciare le calciatrici senza allenamenti per sei mesi... Le altre nazioni vanno più veloci, non ci aspettano. Entro la prima quindicina di giorni di agosto, per poter arrivare a giocare con almeno un mese di partite nelle gambe e con una preparazione adeguata, sennò non saremo in grado di affrontare alla pari le avversarie (Israele e Danimarca, qualificazioni europee a settembre, ndr). Ma nel futuro ci deve essere una progettualità, servono investimenti forti e non di facciata. Fin qui, invece, ho visto molte chiacchiere e pochissimi fatti. Se non mettiamo le ragazze in condizioni di parità, rischiamo di perderle. E arriviamo al professionismo: culturalmente in Italia siamo ancora indietro ma non ha più senso implorare per avere cose che ci spettano. Il calcio femminile merita, e basta".

Ma vai a zappare!!

Un movimento inutile che si basa sull'assistenzialismo..fanno tanto le discriminate, ma loro vorrebbero privilegi in quanto "calciatrici" rispetto ad altri sport meno seguiti..La verità è che il calcio femminile interessa a meno gente del biliardo..ma siccome è "calcio" vorrebbero attenzione mediatica (e fondi)..

Ma andate a lavorare
 

Julian4674

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sono dilettanti, e il calcio dei dilettanti si è fermato. non vedo il motivo di fare polemica
 

AntaniPioco

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Hanno avuto lo stesso trattamento dei migliaia di dilettanti calciatori delle serie inferiori, basta lagne sul sessismo
 

Djici

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Ma vai a zappare!!

Un movimento inutile che si basa sull'assistenzialismo..fanno tanto le discriminate, ma loro vorrebbero privilegi in quanto "calciatrici" rispetto ad altri sport meno seguiti..La verità è che il calcio femminile interessa a meno gente del biliardo..ma siccome è "calcio" vorrebbero attenzione mediatica (e fondi)..

Ma andate a lavorare

Tra poco diranno che se CR7 prende tot milioni a loro spetta la stessa cifra.
Vedrai.
 

Pamparulez2

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Io sono davvero nauseato da questo vittimismo che ha totalmente persuaso la società. Ogni argomento, ogni tematica.. ormai si parla quasi solo di vittimismo latente.. Ma basta...
 
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Un giorno forse capiranno che il calcio femminile, nonostante sia strapompato e ficcato a forza in gola alla gente, non frega un quazzo a nessuno.
Le calciatrici si trovassero un lavoro vero o andassero a zappare, visto che ci tengono tanto alla parità le tratto come i loro colleghi scarsoni maschi
 
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