dhorasoosarebbetitolare
Bannato
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Ti ringrazio dello sfoggio di cultura.
In effetti il greco non l'ho mai studiato (in un istituto tecnico ci si dedica ad altro, anche se devo dire che ho avuto un prof che insegnava italiano e storia dell'arte che ha avuto moltissimi meriti), e tu pensa che malgrado questa grave mancanza (senza ironia), sapevo già cosa fosse un'iperbole.
Detto questo, posso dirti che avendo vissuto la mia gioventù nel bel mezzo del '68, ho avuto modo di vedere molto bene i cambi repentini di bandiera da una parte e dall'altra.
Non li ho mai criticati, per due motivi miei personali: uno, che ritengo che la libertà di pensiero (e di modificare le proprie idee nel tempo) debba esserci sempre e comunque, e due, che ognuno dovrebbe essere libero di portare avanti le proprie lotte sulla base dei propri convincimenti senza essere condizionato da ideologia e partito.
E difatti sono (quasi) sempre stato una voce fuori dal coro, assumendomi le responsabilità e le conseguenze che ne derivavano, spesso spiacevoli.
Ti saluto con amicizia, anche se non ti conosco se non per quel poco che avevo letto (in sede Milan): in effetti il tuo avatar è facilmente riconoscibile.
La mia non voleva essere una risposta scortese. Solo che mi pareva chiaro di aver volutamente esagerato l'affermazione.
Cambiare opinione è sinonimo di grande intelligenza, riconoscere di aver sbagliato nel farlo, lo è ancora di più.
Il caso di Benigni è ben diverso: costui è mosso dal vile danaro, i suoi vergognosi compensi sono lì a dimostrarlo.
Avevo grande stima dell'uomo, prima ancora del comico/attore. Bene, questa mi è scivolata sotto le scarpe.
Chissà cosa direbbero Berlinguer e Troisi nel vederlo in queste vesti... Io una mezza idea ce l'ho.
Purtroppo siamo pieni di questi figuri nella nostra patria e sono estremamente pericolosi perché orientano le masse.
Parli, giustamente, di libertà di pensiero: essa andrebbe tutelata quando è spinta dal sentimento perché solo in quel modo è libertà.