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Fin dal 1998 l’Università di Genova ha evidenziato nelle giovani piante di basilico la presenza di metileugenolo, una sostanza che viene classificata come cancerogena dal National Program of Toxicology. Quando la pianta cresce, la presenza del metileugenolo diminuisce e aumenta quella di eugenolo, sostanza del tutto innocua. Secondo i ricercatori liguri si può tranquillamente gustare un piatto di pasta condita con il pesto alla genovese, avendo la sola accortezza di utilizzare le foglie delle piante adulte, cioè quelle alte almeno 15 centimetri.