ieri ha tenuto su il napoli da solo, anche il gol è arrivato da un suo pallone recuperato.
poi col rosso cambia il giudizio ma fino a li è stato il loro unico uomo in campo.
pagelle che nonostante il rosso lo premiano oltretutto
ruiz ha fatto ridere altro che bakayoko.
la partita la ha persa perchè manda 4 nani contro una difesa chiusa senza dargli idee di gioco. infatti fondamentalmente è stato il solito attacco sterile e leggero contro la difesa organizzata. partite che noi al milan abbiamo visto decine di volte.
E' la continua illusione che quelle disarcionate e quei recuperi siano di utilità e meritino un voto alto in pagella, poi la squadra perde, lui prende due cartellini e regolarmente ci sono le praterie sulla trequarti per gli avversari.
Dici tutte cose che condivido sul discorso globale, ma proprio quelle magagne che riscontri hanno in Bakayoko e nel suo gioco monodimensionale il fulcro dell'errore.
Perché Gattuso, a due settimane dalla fine del mercato, si è convinto che passando al 4231 con una "diga" come il francese in mezzo avrebbe potuto dare equilibrio alla squadra. Niente di più sbagliato, perché quel "non gioco" che citi coi 4 piccoletti abbandonati è soprattutto frutto dell'assente giro palla arretrata che garantisce il francese, che non a caso imposta solo dal recupero palla dopo aver preso campo e fatto perdere tempo tecnico.
E Ruiz non è un caso che appaia così frastornato, perché Bakayoko è anarchico in fase difendente e fatica a dare i giusti tempi e spazi al compagno di reparto.
Al confronto il coordinamento, l'amalgama e l'intesa tra Kessie e Bennacer è imbarazzante per superiorità ed automatismi.
Noi anche quando soffriamo non concediamo mai quegli spazi tra la difesa ed il centrocampo che il Napoli già col Sassuolo aveva mostrato e che ieri gli sono costati una sconfitta sanguinosa.
Siamo alle solite: Bakayoko viene letto come la chiave per dare equilibrio, ma in realtà impone alla squadra di giocare in un modo sterile e con "poche idee di gioco", esattamente come abbiamo visto a Milano.
Lui prende 6.5 o 7, la squadra gioca male o perde in casa contro un gruppo costato un quinto.
Fino a due settimane prima della fine del mercato consideravo il Napoli alla pari di Juve ed Inter per lo scudetto, ma con l'arrivo del francese mi si è accesa la spia. E le responsabilità sono tutte tecnico-tattiche, altro che le solite menate del veleno o delle prime donne, con le solite paturnie di Insigne e soci.
Per altro, non era Rino il grande motivatore amico di tutti, rispetto al cattivone Ancelotti, che aveva riunito il gruppo con un unico obiettivo?
Chiacchiere e bla bla, conta il campo.