Asti: parrucchiera riapre salone:"Se non lavoro non mangio".

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
242,457
Reaction score
45,176
Asti: parrucchiera riapre salone:"Se non lavoro non mangio".

Come riportato da La Stampa, una parrucchiera di Asti ha alzato la saracinesca del proprio negozio, riaprendolo in segno di protesta contro il Governo. Le parole della donna, esasperata dalla situazione che stiamo vivendo:"Ho preso questa decisione dopo che ho sentito che il governo ha deciso di riaprire le librerie. Perchè noi parrucchieri invece non possiamo lavorare? Io da febbraio facevo entrare le clienti una per volta e mi ero dotata di mascherine e gel igienizzanti . Ho fatto un investimento per me sostanzioso che si è tradotto in una spesa inutile in pochi giorni, perchè ci hanno fatto chiudere. Questa emergenza mi sta umiliando. Ogni volta che mio padre e mia madre oppure uno dei miei figli mi aiuta portandomi del cibo per me o per i miei animali, mi sento morire. Com’è possibile che dopo 40 anni di lavoro, una vita di sacrifici, ci si possa ridurre così? Sono in ginocchio, ma non voglio inginocchiami davanti allo Stato. Per questo protesto. Vorrei riprendere a lavorare riducendo il numero dei clienti. Sarebbe una boccata d’ossigeno che mi permetterebbe di vivere come ho sempre fatto, con dignità. Ovviamente fornirei tutte le protezioni necessarie per la sicurezza di tutti".
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
242,457
Reaction score
45,176
Come riportato da La Stampa, una parrucchiera di Asti ha alzato la saracinesca del proprio negozio, riaprendolo in segno di protesta contro il Governo. Le parole della donna, esasperata dalla situazione che stiamo vivendo:"Ho preso questa decisione dopo che ho sentito che il governo ha deciso di riaprire le librerie. Perchè noi parrucchieri invece non possiamo lavorare? Io da febbraio facevo entrare le clienti una per volta e mi ero dotata di mascherine e gel igienizzanti . Ho fatto un investimento per me sostanzioso che si è tradotto in una spesa inutile in pochi giorni, perchè ci hanno fatto chiudere. Questa emergenza mi sta umiliando. Ogni volta che mio padre e mia madre oppure uno dei miei figli mi aiuta portandomi del cibo per me o per i miei animali, mi sento morire. Com’è possibile che dopo 40 anni di lavoro, una vita di sacrifici, ci si possa ridurre così? Sono in ginocchio, ma non voglio inginocchiami davanti allo Stato. Per questo protesto. Vorrei riprendere a lavorare riducendo il numero dei clienti. Sarebbe una boccata d’ossigeno che mi permetterebbe di vivere come ho sempre fatto, con dignità. Ovviamente fornirei tutte le protezioni necessarie per la sicurezza di tutti".

Che disastro.

E bisogna leggere i commenti di zucche vuote che... "Grazie Cina!11!!!".
 
Registrato
13 Gennaio 2014
Messaggi
35,261
Reaction score
12,755
Come riportato da La Stampa, una parrucchiera di Asti ha alzato la saracinesca del proprio negozio, riaprendolo in segno di protesta contro il Governo. Le parole della donna, esasperata dalla situazione che stiamo vivendo:"Ho preso questa decisione dopo che ho sentito che il governo ha deciso di riaprire le librerie. Perchè noi parrucchieri invece non possiamo lavorare? Io da febbraio facevo entrare le clienti una per volta e mi ero dotata di mascherine e gel igienizzanti . Ho fatto un investimento per me sostanzioso che si è tradotto in una spesa inutile in pochi giorni, perchè ci hanno fatto chiudere. Questa emergenza mi sta umiliando. Ogni volta che mio padre e mia madre oppure uno dei miei figli mi aiuta portandomi del cibo per me o per i miei animali, mi sento morire. Com’è possibile che dopo 40 anni di lavoro, una vita di sacrifici, ci si possa ridurre così? Sono in ginocchio, ma non voglio inginocchiami davanti allo Stato. Per questo protesto. Vorrei riprendere a lavorare riducendo il numero dei clienti. Sarebbe una boccata d’ossigeno che mi permetterebbe di vivere come ho sempre fatto, con dignità. Ovviamente fornirei tutte le protezioni necessarie per la sicurezza di tutti".

Io faccio parte della schiera dei prudenti, ma riaprirei qualsiasi attività che possa gestire il flusso di persone in uno alla volta SU APPUNTAMENTO
Hanno paura di cosa? Del traffico delle auto?
Ormai fa paura sta cosa delle macchine e non ho mai capito il perché... sono solo gli assembramenti da evitare.
 
Registrato
31 Agosto 2012
Messaggi
6,836
Reaction score
1,836
Il governo ha fallito. Stop. Neanche i 600 euro promessi e riuscito a mandare. Manica di pagliacci.
 

Andris

Senior Member
Registrato
21 Febbraio 2019
Messaggi
43,301
Reaction score
15,945
può andare a casa dei clienti su appuntamento,penso sia questo il primo passo rispetto al salone che andrà sanificato e poi pulito più volte al giorno
 

Miracle1980

Member
Registrato
28 Aprile 2016
Messaggi
1,646
Reaction score
174
Aprendo il salone come pensa di avere clienti se le persone sono bloccate in casa? Comunque la cosa è stata gestita da cani...sono veramente curioso di capire come hanno intenzione di tornare alla ''normalità'' adesso.
 

Milanforever26

Senior Member
Registrato
6 Giugno 2014
Messaggi
40,694
Reaction score
4,393
Come riportato da La Stampa, una parrucchiera di Asti ha alzato la saracinesca del proprio negozio, riaprendolo in segno di protesta contro il Governo. Le parole della donna, esasperata dalla situazione che stiamo vivendo:"Ho preso questa decisione dopo che ho sentito che il governo ha deciso di riaprire le librerie. Perchè noi parrucchieri invece non possiamo lavorare? Io da febbraio facevo entrare le clienti una per volta e mi ero dotata di mascherine e gel igienizzanti . Ho fatto un investimento per me sostanzioso che si è tradotto in una spesa inutile in pochi giorni, perchè ci hanno fatto chiudere. Questa emergenza mi sta umiliando. Ogni volta che mio padre e mia madre oppure uno dei miei figli mi aiuta portandomi del cibo per me o per i miei animali, mi sento morire. Com’è possibile che dopo 40 anni di lavoro, una vita di sacrifici, ci si possa ridurre così? Sono in ginocchio, ma non voglio inginocchiami davanti allo Stato. Per questo protesto. Vorrei riprendere a lavorare riducendo il numero dei clienti. Sarebbe una boccata d’ossigeno che mi permetterebbe di vivere come ho sempre fatto, con dignità. Ovviamente fornirei tutte le protezioni necessarie per la sicurezza di tutti".

Quanti drammi.. Quanti drammi..
 

Ringhio8

Senior Member
Registrato
14 Febbraio 2020
Messaggi
10,952
Reaction score
6,556
Come riportato da La Stampa, una parrucchiera di Asti ha alzato la saracinesca del proprio negozio, riaprendolo in segno di protesta contro il Governo. Le parole della donna, esasperata dalla situazione che stiamo vivendo:"Ho preso questa decisione dopo che ho sentito che il governo ha deciso di riaprire le librerie. Perchè noi parrucchieri invece non possiamo lavorare? Io da febbraio facevo entrare le clienti una per volta e mi ero dotata di mascherine e gel igienizzanti . Ho fatto un investimento per me sostanzioso che si è tradotto in una spesa inutile in pochi giorni, perchè ci hanno fatto chiudere. Questa emergenza mi sta umiliando. Ogni volta che mio padre e mia madre oppure uno dei miei figli mi aiuta portandomi del cibo per me o per i miei animali, mi sento morire. Com’è possibile che dopo 40 anni di lavoro, una vita di sacrifici, ci si possa ridurre così? Sono in ginocchio, ma non voglio inginocchiami davanti allo Stato. Per questo protesto. Vorrei riprendere a lavorare riducendo il numero dei clienti. Sarebbe una boccata d’ossigeno che mi permetterebbe di vivere come ho sempre fatto, con dignità. Ovviamente fornirei tutte le protezioni necessarie per la sicurezza di tutti".

Ha ragione su tutta la linea, spero che molti prendano esempio da questa signora UMILIATA. Questa delle librerie poi è una presa per i fondelli a tutti i lavoratori costretti a casa.
 

gabri65

BFMI-class member
Registrato
26 Giugno 2018
Messaggi
24,554
Reaction score
23,031
Come riportato da La Stampa, una parrucchiera di Asti ha alzato la saracinesca del proprio negozio, riaprendolo in segno di protesta contro il Governo. Le parole della donna, esasperata dalla situazione che stiamo vivendo:"Ho preso questa decisione dopo che ho sentito che il governo ha deciso di riaprire le librerie. Perchè noi parrucchieri invece non possiamo lavorare? Io da febbraio facevo entrare le clienti una per volta e mi ero dotata di mascherine e gel igienizzanti . Ho fatto un investimento per me sostanzioso che si è tradotto in una spesa inutile in pochi giorni, perchè ci hanno fatto chiudere. Questa emergenza mi sta umiliando. Ogni volta che mio padre e mia madre oppure uno dei miei figli mi aiuta portandomi del cibo per me o per i miei animali, mi sento morire. Com’è possibile che dopo 40 anni di lavoro, una vita di sacrifici, ci si possa ridurre così? Sono in ginocchio, ma non voglio inginocchiami davanti allo Stato. Per questo protesto. Vorrei riprendere a lavorare riducendo il numero dei clienti. Sarebbe una boccata d’ossigeno che mi permetterebbe di vivere come ho sempre fatto, con dignità. Ovviamente fornirei tutte le protezioni necessarie per la sicurezza di tutti".

Beh, cosa possiamo dire.

Il test cinese sui virus sembra sia andato bene. Adesso sappiamo che un altro paio di pipistrelli ai quali prende la cervicale sono sufficienti a sgretolare l'economia globale e gettare nella disperazione interi popoli.

Stiamo messi di nulla. E vogliamo pure conquistare lo spazio.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
69,934
Reaction score
38,501
Io faccio parte della schiera dei prudenti, ma riaprirei qualsiasi attività che possa gestire il flusso di persone in uno alla volta SU APPUNTAMENTO
Hanno paura di cosa? Del traffico delle auto?
Ormai fa paura sta cosa delle macchine e non ho mai capito il perché... sono solo gli assembramenti da evitare.

Il problema non sono l'appuntamento e lo svuotamento delle sale d'attesa, il problema è che i capelli non si possono tagliare o trattare (tinta, ecc) con la mascherina. Il rapporto tra clienti e parrucchieri è stretto, 'intimo' e ravvicinato e senza l'uso di dpi. Basta che spunta fuori un caso positivo che infetta la parrucchiera di turno e sarebbe l'inizio di una catena pericolosissima.
Credo i parrucchieri saranno tra gli ultimi ad aprire. Ovviamente capisco lo sfogo di questa lavoratrice ma il suo lavoro non può essere paragonato a una libreria come rischio di contagio.
 
Alto