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Sono state identificate 36 persone per l'irruzione nella sede del quotidiano La Stampa a Torino, avvenuta il 28 novembre. L'accaduto ha generato una condanna unanime dal mondo politico.
Tuttavia, è scoppiata una forte polemica a causa delle dichiarazioni di Francesca Albanese, relatrice speciale ONU per i Territori palestinesi occupati. Pur condannando l'irruzione, Albanese ha affermato: "Che questo sia anche un monito alla stampa per tornare a fare il proprio lavoro".
Queste parole sono state definite "inaccettabili" dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani e "irresponsabili e pericolose" dal Presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, che ha sottolineato come nulla possa giustificare minacce o aggressioni alla stampa. Anche la Premier Giorgia Meloni ha criticato la gravità di chi suggerisce che la responsabilità dell'episodio di violenza sia, anche solo in parte, della stampa. Addirittura c'è chi etichetta l'Albanese come "fascista". Pieno cortocircuito DEM.
Dal canto suo, Albanese ha ribadito la sua condanna all'attacco e alla violenza, accusando di essere vittima di un tentativo di affossamento. John Elkann (AD di Exor) ha visitato la redazione, condannando l'attacco come "brutale e vile" e annunciando un rafforzamento dei protocolli di sicurezza.
Tuttavia, è scoppiata una forte polemica a causa delle dichiarazioni di Francesca Albanese, relatrice speciale ONU per i Territori palestinesi occupati. Pur condannando l'irruzione, Albanese ha affermato: "Che questo sia anche un monito alla stampa per tornare a fare il proprio lavoro".
Queste parole sono state definite "inaccettabili" dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani e "irresponsabili e pericolose" dal Presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, che ha sottolineato come nulla possa giustificare minacce o aggressioni alla stampa. Anche la Premier Giorgia Meloni ha criticato la gravità di chi suggerisce che la responsabilità dell'episodio di violenza sia, anche solo in parte, della stampa. Addirittura c'è chi etichetta l'Albanese come "fascista". Pieno cortocircuito DEM.
Dal canto suo, Albanese ha ribadito la sua condanna all'attacco e alla violenza, accusando di essere vittima di un tentativo di affossamento. John Elkann (AD di Exor) ha visitato la redazione, condannando l'attacco come "brutale e vile" e annunciando un rafforzamento dei protocolli di sicurezza.