- Registrato
- 21 Febbraio 2019
- Messaggi
- 34,865
- Reaction score
- 10,651
Alcuni politici italiani hanno deciso di acquistare un'intera pagina del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung,diffusissimo in Germania,per fare un appello ai tedeschi e all'opinione pubblica spingendo i politici ad accettare gli eurobond senza condizioni con i debiti distribuiti tra tutti i paesi membri.
Il primo ad aver lanciato l'iniziativa è Calenda,ex Pd.
Ecco il contenuto:
"Cari amici tedeschi,
con il coronavirus la storia è tornata in Occidente.
Dopo trent’anni in cui l’unica cosa rilevante è stata l’economia, oggi la sfida torna ad essere, come in passato, politica, culturale e umana.
La prima sfida riguarda l’esistenza stessa dell’Unione Europea.
Oggi l’Unione europea non ha i mezzi per reagire alla crisi in modo unitario.
E se non dimostrerà di esistere, cesserà di esistere
Per questo nove Stati europei (tra cui Italia, Francia, Spagna e Belgio) hanno proposto l’emissione di Eurobond per far fronte alla crisi.
Non si chiede la mutualizzazione dei debiti pubblici pregressi, ma di dotare l’Unione Europea di risorse sufficienti per un grande 'rescue plan' europeo, sanitario, economico e sociale, gestito dalle istituzioni europee".
L’Olanda capeggia un gruppo di Paesi che si oppone a questa strategia e la Germania sembra volerla seguire.
L’Olanda è il paese che attraverso un regime fiscale 'agevolato', sta sottraendo da anni risorse fiscali da tutti i grandi paesi europei.
A farne le spese sono i nostri sistemi di welfare e dunque i nostri cittadini più deboli.
Quelli che oggi sono più colpiti dalla crisi.
L’atteggiamento dell’Olanda è a tutti gli effetti un esempio di mancanza di etica e solidarietà.
Solidarietà che molti Paesi europei vi hanno dimostrato dopo la guerra e fino alla riunificazione
Il debito della Germania dopo il 1945 era di 29,7 miliardi di marchi di allora.
La Germania non avrebbe mai potuto pagare.
Nel 1953 a Londra, ventuno Paesi (tra cui Francia, Italia, Spagna e Belgio) consentirono alla Germania di dimezzare il debito e di dilazionare i pagamenti del debito restante.
In questo modo, la Germania poté evitare il default.
Di quella decisione dell’Italia siamo ancora oggi convinti e orgogliosi.
Lo ripetiamo: in questo caso, con gli “Eurobond” dedicati al Coronavirus, non si cancelleranno o mutualizzeranno i debiti pregressi.
Cari amici tedeschi, la memoria aiuta a prendere le decisioni giuste..Il vostro posto è con i grandi paesi europei.
Il vostro posto è con l’Europa delle Istituzioni, dei valori di libertà e solidarietà.
Non al seguito di piccoli egoismi nazionali.
Dimostriamo insieme che l’Europa è più forte di chi la vuole debole”.
Altri firmatari:
Stefano Bonaccini,Giovanni Toti,Luigi Brugnaro,Marco Bucci,Beppe Sala,Giorgio Gori,Virginio Merola (Bologna), Emilio del Bono (Brescia), Sergio Giordani (Padova) e Francesco Italia (Siracusa).
Il primo ad aver lanciato l'iniziativa è Calenda,ex Pd.
Ecco il contenuto:
"Cari amici tedeschi,
con il coronavirus la storia è tornata in Occidente.
Dopo trent’anni in cui l’unica cosa rilevante è stata l’economia, oggi la sfida torna ad essere, come in passato, politica, culturale e umana.
La prima sfida riguarda l’esistenza stessa dell’Unione Europea.
Oggi l’Unione europea non ha i mezzi per reagire alla crisi in modo unitario.
E se non dimostrerà di esistere, cesserà di esistere
Per questo nove Stati europei (tra cui Italia, Francia, Spagna e Belgio) hanno proposto l’emissione di Eurobond per far fronte alla crisi.
Non si chiede la mutualizzazione dei debiti pubblici pregressi, ma di dotare l’Unione Europea di risorse sufficienti per un grande 'rescue plan' europeo, sanitario, economico e sociale, gestito dalle istituzioni europee".
L’Olanda capeggia un gruppo di Paesi che si oppone a questa strategia e la Germania sembra volerla seguire.
L’Olanda è il paese che attraverso un regime fiscale 'agevolato', sta sottraendo da anni risorse fiscali da tutti i grandi paesi europei.
A farne le spese sono i nostri sistemi di welfare e dunque i nostri cittadini più deboli.
Quelli che oggi sono più colpiti dalla crisi.
L’atteggiamento dell’Olanda è a tutti gli effetti un esempio di mancanza di etica e solidarietà.
Solidarietà che molti Paesi europei vi hanno dimostrato dopo la guerra e fino alla riunificazione
Il debito della Germania dopo il 1945 era di 29,7 miliardi di marchi di allora.
La Germania non avrebbe mai potuto pagare.
Nel 1953 a Londra, ventuno Paesi (tra cui Francia, Italia, Spagna e Belgio) consentirono alla Germania di dimezzare il debito e di dilazionare i pagamenti del debito restante.
In questo modo, la Germania poté evitare il default.
Di quella decisione dell’Italia siamo ancora oggi convinti e orgogliosi.
Lo ripetiamo: in questo caso, con gli “Eurobond” dedicati al Coronavirus, non si cancelleranno o mutualizzeranno i debiti pregressi.
Cari amici tedeschi, la memoria aiuta a prendere le decisioni giuste..Il vostro posto è con i grandi paesi europei.
Il vostro posto è con l’Europa delle Istituzioni, dei valori di libertà e solidarietà.
Non al seguito di piccoli egoismi nazionali.
Dimostriamo insieme che l’Europa è più forte di chi la vuole debole”.
Altri firmatari:
Stefano Bonaccini,Giovanni Toti,Luigi Brugnaro,Marco Bucci,Beppe Sala,Giorgio Gori,Virginio Merola (Bologna), Emilio del Bono (Brescia), Sergio Giordani (Padova) e Francesco Italia (Siracusa).