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Maignan alla GDS in edicola:"Il Milan l’ho scelto dopo aver parlato con Paolo Maldini e Massara. Il loro discorso mi è piaciuto, perché si tratta di un grande progetto ambizioso, che mi va a pennello. Così ho deciso di firmare, anche perché dopo tante stagioni e tante emozioni vissute a Lilla, dove sono cresciuto anche come persona, era arrivato il momento di cambiare"
"Sento pressione arrivando dopo Donnarumma? Il Milan è una grande squadra ed è normale che in generale ci sia più pressione rispetto a Lilla. Ma non sbarco con l’idea di far dimenticare Donnarumma. Lui rimane un giocatore importante nella storia del club. Voglio solo fare il mio lavoro e dare il massimo per questa maglia"
"Ibra? Con Zlatan c’era già allora un bel rapporto, so che mi accoglierà altrettanto bene al Milan che è un grande club con molti grandi giocatori. E’ una bella squadra e penso non ci sarà nessun problema per ambien- tarmi. Anche grazie a Rafael che ho sentito in questi giorni"
"Rabiot mi ha dato qualche consiglio? Per ora non parlo ancora ita- liano, ma Adrien mi sta già insegnando qualche parola. Lo ascolto, me ne spiega il significato e cerco di imparare. Prenderò delle lezioni quest’estate, ma solo dopo l’Europeo su cui adesso sono molto concentrato. Sono felice che con il Milan le cose siano andate veloci, anche per chiudere il capitolo Lilla che mi ha permesso di arrivare fino a qui"
"Sto vivendo un momento cruciale della mia carriera? Di certo provo molta felicità, e non capita spesso. Spero di vivere altri momenti così. L’importante però è rimanere concentrati e vivere giorno per giorno"
"Perchè ho scelto la Serie A? Innanzitutto, il Milan è uno dei più grandi club al mondo, con un grande storia e un grande palmares, costruito anche grazie a grandi giocatori. Da ra- gazzo ho sempre seguito le partite del Milan. Della Serie A ne ho parlato anche con Rabiot: è un campionato molto tattico e gli allenamenti sono molto intensi, anche fisicamente. Quindi è proprio l’ideale per chi come me vuole continuare a mi- gliorarsi, pure a livello mentale, un aspetto molto importante. Su questo punto penso di aver fatto molti progressi negli ultimi due anni"
"Cosa mi ha convinto? Non posso raccontare nel dettaglio quel che ci siamo detti, ma ho capito che il progetto è davvero molto ambizioso e mi permetterà di continuare a progredire. Ma so anche che posso portare pure io qualcosa in più a questa squadra"
"Aquila magica? Aquila magica perché i compagni dicono che sono il re dei volatili"
"Sento pressione arrivando dopo Donnarumma? Il Milan è una grande squadra ed è normale che in generale ci sia più pressione rispetto a Lilla. Ma non sbarco con l’idea di far dimenticare Donnarumma. Lui rimane un giocatore importante nella storia del club. Voglio solo fare il mio lavoro e dare il massimo per questa maglia"
"Ibra? Con Zlatan c’era già allora un bel rapporto, so che mi accoglierà altrettanto bene al Milan che è un grande club con molti grandi giocatori. E’ una bella squadra e penso non ci sarà nessun problema per ambien- tarmi. Anche grazie a Rafael che ho sentito in questi giorni"
"Rabiot mi ha dato qualche consiglio? Per ora non parlo ancora ita- liano, ma Adrien mi sta già insegnando qualche parola. Lo ascolto, me ne spiega il significato e cerco di imparare. Prenderò delle lezioni quest’estate, ma solo dopo l’Europeo su cui adesso sono molto concentrato. Sono felice che con il Milan le cose siano andate veloci, anche per chiudere il capitolo Lilla che mi ha permesso di arrivare fino a qui"
"Sto vivendo un momento cruciale della mia carriera? Di certo provo molta felicità, e non capita spesso. Spero di vivere altri momenti così. L’importante però è rimanere concentrati e vivere giorno per giorno"
"Perchè ho scelto la Serie A? Innanzitutto, il Milan è uno dei più grandi club al mondo, con un grande storia e un grande palmares, costruito anche grazie a grandi giocatori. Da ra- gazzo ho sempre seguito le partite del Milan. Della Serie A ne ho parlato anche con Rabiot: è un campionato molto tattico e gli allenamenti sono molto intensi, anche fisicamente. Quindi è proprio l’ideale per chi come me vuole continuare a mi- gliorarsi, pure a livello mentale, un aspetto molto importante. Su questo punto penso di aver fatto molti progressi negli ultimi due anni"
"Cosa mi ha convinto? Non posso raccontare nel dettaglio quel che ci siamo detti, ma ho capito che il progetto è davvero molto ambizioso e mi permetterà di continuare a progredire. Ma so anche che posso portare pure io qualcosa in più a questa squadra"
"Aquila magica? Aquila magica perché i compagni dicono che sono il re dei volatili"