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Ancora Bergomi, questa volta al CorSera in edicola, sulla telecronaca faziosa di Inter - Barcellona:
Ma è riuscito a prendere sonno? «Alle 5 ero ancora sveglio». Alle 5? «Guardavo i playoff Nba, Indiana era sotto di 3 punti con Cleveland. Haliburton va in lunetta, segna il primo libero e sbaglia apposta il secondo. Prende il rimbalzo e realizza la tripla della vittoria a un secondo dalla fine. Questo è lo sport, questa è la vita».
«Alle 3 ero su WhatsApp a leggere i messaggi su Inter-Trap, una delle tante chat con gli ex compagni. Parlavano della partita, a un certo punto arriva Alessandro Bianchi. “Che grande lo Zio!”. Gli ho risposto con un cuore». Non ha esagerato? «È stata una notte unica, andava raccontata col cuore. Non sono emozioni che si possono gestire». Non sono mancate le critiche però. «Fare contenti tutti è impossibile. L’importante è porsi con rispetto dicendo sempre quello che si pensa. E poi lo stadio coinvolge, chi è davanti alla tv non lo capisce. Io e Caressa ci siamo emozionati anche quando la Juve eliminò l’Atletico con una tripletta di Ronaldo». A fine partita ha pianto? «Sì, ma non è stata la prima volta. Mi è capitato nella finale Mondiale del 2006 e all’Europeo, perché avevo un rapporto speciale con Gianluca Vialli. E poi anche in un Liverpool-Borussia Dortmund del 2016, i Reds che ad Anfield vinsero 4-3 al 91’». Cosa l’ha commossa? «L’Inter non è la più forte ma con lo spirito va sempre oltre i suoi limiti. Ha tenuto testa al Barcellona, una squadra di ragazzini formidabili che faranno parlare di loro per anni. Lo ha fatto con un 37enne come Acerbi che segna il pari al 93’ e con un 36enne come Sommer che para tutto. Situazioni che sfuggono a ogni logica». È stata l’Italia-Germania 4-3 dei tifosi dell’Inter? «È stata storica. Ha ragione Guardiola, con gare così gli stadi saranno sempre pieni». Bayern e Barcellona erano le più forti? «Non sbagliano uno stop e pressano sempre. Ma adesso bisogna guardare al Psg che l’Inter sfiderà a Monaco. I francesi hanno messo sotto l’Arsenal e si sono meritati la finale. Stanno giocando benissimo e hanno un allenatore che stimo». Ci sarà per la finale? «Ancora non lo so», sorride. Sarà il Bergomi di sempre? «Sì, quello che si fa trasportare dalla partita, senza niente di preconfezionato»
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che cmq il 3-0 rifilato al manchester united è stata una partita perfetta.
altro che sto 4-3 fatto da errori disumani.