Per me ha chiuso con il milanismo. C'era un modo diverso di definire la situazione: parlare apertamente con i tifosi, spiegare i motivi del no. Chiunque avrebbe capito. Così, invece, è rimasta la sgradevole sensazione di una messinscena mal preparata e chiusa anche peggio. Grottesca e paradossale: di un gusto peggiore del bagagliaio di Inzaghi, perché ha torturato per ore, per giorni, le aspettative legittime dei tifosi, soccorrendo una società con l'acqua alla gola a livello di consensi. Brutta pagina per il Milan e per Carlo Ancelotti.