Vicenda penosa con una gara al peggio tra riluttanze, cene, rifiuti e finzioni. Ancelotti al passo d'addio indolore con il Milan ed il suo ambiente. Sarebbe arrivato un allenatore celebre, sazio, indulgente con i mille peccati di un ambiente che ha bisogno di ripulirsi: non il massimo. Se le alternative sono Mihajlovic, Donadoni e Montella, è difficile dire chi sia meglio. Ci vorrebbe un profilo di demiurgo, che dia un volto inconfondibile alla squadra sotto il profilo morale prima ancora che tecnico. E che soprattutto, come Mancini, faccia percepire ossessivamente l'importanza del mercato come base della costruzione del nuovo edificio. Un Mancini rossonero, insomma. Difficile reperirlo tra quei tre.