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Josè Altafini alla GDS sul Milan:" Ibra? Ha 39 anni ma gioca da ventenne, nel fisico e nella testa. Ha fatto la sua stessa fortuna e quella di tutta la squadra: un gruppo così giovane aveva bisogno di un leader. Da questo punto di vista Zlatan è esattamente come Pelé o Maradona: gli altri compagni sanno che possono dargli la palla e al resto pensa lui. Non è solo una questione tecnica: se le responsabilità sono sulle sue spalle, non sono più su quelle degli altri. Non è un caso che con lui giochino tutti bene: tutti, non solo gli attaccanti ma anche difensori e centrocampisti. Guardate Calabria o Kessie, che svolta hanno fatto"
"Ibra Mandzukic o Lukaku Lautaro? Sono due coppie differenti. Gli interisti si integrano perfettamente per caratteristiche. Zlatan e Mario potranno giocare insieme in alcune partite, specie quando le difese avversarie saranno strette lì dietro ad aspettarli. Pioli ora avrà due ottimi colpitori di testa, quando gli spazi si chiudono il Milan non avrà più solo Ibra, ma una doppia opzione"
"Chi vedo meglio con Ibra? Ammetto di avere un debole per Brahim Diaz. E’ uno di quelli che possono fare la differenza perché micidiale nel puntare l’uomo. Parte da lontano e arriva in area. A volte esagera ma è giovane e migliorerà. E poi si torna al punto di partenza: se dribbla e inventa è perché non ha paura di farlo, nel caso vada male c’è sempre Ibra a risolvere i problemi".
"Ibra Mandzukic o Lukaku Lautaro? Sono due coppie differenti. Gli interisti si integrano perfettamente per caratteristiche. Zlatan e Mario potranno giocare insieme in alcune partite, specie quando le difese avversarie saranno strette lì dietro ad aspettarli. Pioli ora avrà due ottimi colpitori di testa, quando gli spazi si chiudono il Milan non avrà più solo Ibra, ma una doppia opzione"
"Chi vedo meglio con Ibra? Ammetto di avere un debole per Brahim Diaz. E’ uno di quelli che possono fare la differenza perché micidiale nel puntare l’uomo. Parte da lontano e arriva in area. A volte esagera ma è giovane e migliorerà. E poi si torna al punto di partenza: se dribbla e inventa è perché non ha paura di farlo, nel caso vada male c’è sempre Ibra a risolvere i problemi".