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CorSport: il duello tra i due toscani, Massimiliano Allegri (pragmatismo) e Maurizio Sarri (estetica), è tornato a infiammarsi dopo il controverso finale di Milan-Lazio, riportando in auge la contrapposizione che ha diviso il calcio italiano per anni. Nonostante Allegri abbia vinto tre Scudetti su tre nel loro confronto diretto (2015-2018), il calcio "sinfonico" di Sarri, l'uomo in tuta e anti-sistema, ottenne grande successo critico.
La rottura di Allegri con la Juventus avvenne proprio per far spazio a Sarri, convinto dai dirigenti che il suo pragmatismo fosse ormai "vecchio" di fronte al nuovo calcio. Allegri, nella sua conferenza d'addio, si tolse diversi sassolini dalle scarpe, polemizzando aspramente sulla differenza tra i giocatori che vincono e quelli che perdono.
Il "tradimento culturale" di Sarri alla Juventus portò a uno Scudetto, ma il suo periodo fu considerato un fallimento per la mancanza del bel gioco e per l'eliminazione dalla Champions, portando poi al richiamo di Allegri.
In vista della sfida di Coppa Italia, Sarri ha riacceso le polemiche suggerendo di spostare il monitor del VAR lontano dalle panchine per garantire maggiore tranquillità all'arbitro, con un tono insolitamente diplomatico. Allegri ha risposto con pragmatismo: "Può essere una buona soluzione, ma non dobbiamo deciderlo noi, ci sono organi competenti. Noi dobbiamo pensare a giocare e fare il meglio possibile", invitando Sarri a concentrarsi sull'allenare.
Nonostante le tensioni, Allegri ha cercato di abbassare i toni con la sua squadra, sottolineando che la Coppa Italia è un obiettivo importante e che, essendo una gara secca, sarà come una finale. La Lazio, intanto, si prepara a un Olimpico "bollente" con oltre 40.000 spettatori, spinti dalla rabbia per i torti arbitrali subiti, con il motto: "Alla Lazio ci pensano i laziali".
CorSera: a soli cinque giorni dal caotico finale di San Siro, Milan e Lazio si affrontano nuovamente stasera allo Stadio Olimpico per gli ottavi di Coppa Italia, con i biancocelesti in cerca di vendetta per il rigore negato sabato scorso. La Coppa Italia è considerata un'occasione importante per entrambe le squadre, che quest'anno non disputano le competizioni europee.
Massimiliano Allegri, recordman del trofeo, ha sottolineato che "La Coppa Italia non interessa a nessuno fino agli ottavi, poi interessa a tutti" e, consapevole della necessità di gestire una rosa corta, effettuerà un turnover ragionato.
In attesa di rinforzi a gennaio (un difensore, un esterno e un attaccante), vedremo in campo il giovane Jashari (rientrato dopo due mesi per la frattura del perone) e De Winter in difesa al posto di Gabbia. A centrocampo potrebbero esserci Rabiot e Ricci, con Modric a riposo. In attacco, spazio a Leao e Loftus-Cheek.
Pulisic è convocato dopo l'affaticamento, mentre la cattiva notizia è l'assenza di Fofana per un problema all'adduttore, che salterà anche la prossima gara di campionato. Allegri, pur squalificato in campionato, sarà regolarmente in panchina in Coppa e si aspetta di trovare un ambiente ostile e una Lazio con "il dente avvelenato" dopo le polemiche del derby.
La rottura di Allegri con la Juventus avvenne proprio per far spazio a Sarri, convinto dai dirigenti che il suo pragmatismo fosse ormai "vecchio" di fronte al nuovo calcio. Allegri, nella sua conferenza d'addio, si tolse diversi sassolini dalle scarpe, polemizzando aspramente sulla differenza tra i giocatori che vincono e quelli che perdono.
Il "tradimento culturale" di Sarri alla Juventus portò a uno Scudetto, ma il suo periodo fu considerato un fallimento per la mancanza del bel gioco e per l'eliminazione dalla Champions, portando poi al richiamo di Allegri.
In vista della sfida di Coppa Italia, Sarri ha riacceso le polemiche suggerendo di spostare il monitor del VAR lontano dalle panchine per garantire maggiore tranquillità all'arbitro, con un tono insolitamente diplomatico. Allegri ha risposto con pragmatismo: "Può essere una buona soluzione, ma non dobbiamo deciderlo noi, ci sono organi competenti. Noi dobbiamo pensare a giocare e fare il meglio possibile", invitando Sarri a concentrarsi sull'allenare.
Nonostante le tensioni, Allegri ha cercato di abbassare i toni con la sua squadra, sottolineando che la Coppa Italia è un obiettivo importante e che, essendo una gara secca, sarà come una finale. La Lazio, intanto, si prepara a un Olimpico "bollente" con oltre 40.000 spettatori, spinti dalla rabbia per i torti arbitrali subiti, con il motto: "Alla Lazio ci pensano i laziali".
CorSera: a soli cinque giorni dal caotico finale di San Siro, Milan e Lazio si affrontano nuovamente stasera allo Stadio Olimpico per gli ottavi di Coppa Italia, con i biancocelesti in cerca di vendetta per il rigore negato sabato scorso. La Coppa Italia è considerata un'occasione importante per entrambe le squadre, che quest'anno non disputano le competizioni europee.
Massimiliano Allegri, recordman del trofeo, ha sottolineato che "La Coppa Italia non interessa a nessuno fino agli ottavi, poi interessa a tutti" e, consapevole della necessità di gestire una rosa corta, effettuerà un turnover ragionato.
In attesa di rinforzi a gennaio (un difensore, un esterno e un attaccante), vedremo in campo il giovane Jashari (rientrato dopo due mesi per la frattura del perone) e De Winter in difesa al posto di Gabbia. A centrocampo potrebbero esserci Rabiot e Ricci, con Modric a riposo. In attacco, spazio a Leao e Loftus-Cheek.
Pulisic è convocato dopo l'affaticamento, mentre la cattiva notizia è l'assenza di Fofana per un problema all'adduttore, che salterà anche la prossima gara di campionato. Allegri, pur squalificato in campionato, sarà regolarmente in panchina in Coppa e si aspetta di trovare un ambiente ostile e una Lazio con "il dente avvelenato" dopo le polemiche del derby.
