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Allegri a Sky:"Ho allenato il Milan e la Juve. Due società agli opposti. Berlusconi faceva lo show man. La Juventus è la società della famiglia più importante d'Italia che deve vincere attraverso la fatica. Infatti il Milan a parte i quattro scudetti di fila di Capello ne vinceva uno ogni tanto. Quando sono arrivato non vinceva lo scudetto da sette anni. Quando vai ada allenare un club devi conoscere anche il DNA dello stesso club".
"Io sono innamorato dei giocatori tecnici. Ronaldinho e Cassano facevano passare la palla dove non poteva passare. Robinho a volte teneva la palla anche per 35 secondi con quelle gambette. Era una roba fuori dal normale. Ma anche Seedorf. Una volta lo lasciai in panchina per due volte di fila e mi disse che non c'era mai stati. Gli dissi preparati per la terza... Ibra? Ora fa il centravanti. Pensate lo avessi fatto anche dieci anni fa...".
"San Siro è uno stadio pesantissimo. Molto più pesante dello Juventus Stadium. Per giocare a San Siro ci vuole personalità. Quando sono arrivato al Milan Nesta e Thiago mi hanno chiesto 'Mister giochiamo a quattro perchè ne abbiamo bisogno'. Nesta era una cosa straordinaria. A parte quando a fine primo tempo si piegava e mi diceva Mister non ce la faccio più. Io gli rispondevo: e chi metto?!".
Parole che sanno di ritorno ma non a Milanello, vado un pò contro corrente e dico che uno come Allegri lo preferirei all'estero perchè con una rosa di pari livello sarebbe lì a lottare senza problemi fino all'ultima giornata e per il momento se la concorrenza non alza troppo il livello sarebbe meglio.