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Tuttosport: il Milan, grazie alla vittoria 1-0 nel derby, si risveglia padrone di Milano, rispecchiando la pura essenza Allegri con un'impostazione tattica di "corto muso" e "muro in difesa" basata su blocco basso e ripartenze. Con questo successo, Allegri ha raggiunto le 100 vittorie sulla panchina rossonera (unico tecnico ad aver superato le 100 vittorie sia con Milan che con Juventus). Il Milan è ora secondo in classifica, a pari punti col Napoli. L'Allegri-pensiero è evidente nelle 5 vittorie per 1-0 ottenute finora (Bologna, Napoli, Fiorentina, Roma e Inter) e nella sua capacità di portare a casa gli scontri diretti in ogni modo, o al massimo di pareggiarli. Il Milan ha anche mantenuto la porta inviolata nel derby, un evento che non succedeva da 14 stracittadine, e in campionato ha subito solo 8 reti, segno della ritrovata solidità difensiva. La squadra funziona negli scontri diretti per l'attenzione alta, ma Allegri insiste sulla necessità di migliorare la continuità e l'attenzione contro le squadre medio-piccole. Per il suo calcio votato alle fiammate verticali, il tecnico può contare su giocatori ideali come Pulisic (tornato a pieni giri) e Leao (anche se ancora si deve adattare al ruolo di centravanti), con l'aggiunta di Rabiot a centrocampo, che ha saputo svolgere al meglio i suoi compiti nel derby.
Tuttosport: il Milan di Massimiliano Allegri, con un solo KO (contro la Cremonese a inizio anno) e 11 risultati utili consecutivi nelle prime dodici giornate, sta dimostrando di essere una squadra altamente competitiva negli scontri diretti. I rossoneri hanno vinto tutti gli scontri diretti contro le attuali prime squadre in classifica, un dato che accresce l'autostima nel gruppo. Le vittime sono state il Bologna (1-0, con il primo gol di Modric), il Napoli (2-1), la Roma (1-0) e, più recentemente, l'Inter (1-0). Il modus operandi del Milan è cinico e spietato: difesa compatta e ordinata, seguita da ripartenze veloci con Leao e Pulisic. Anche contro Juventus e Atalanta sono arrivati due pareggi, rendendo il Milan la squadra che ha perso meno tra le big. La vittoria nel derby ha avuto tre effetti principali: ha permesso al Milan di scavalcare l'Inter in classifica; ha esteso la serie positiva del Milan nel derby a sei partite consecutive senza sconfitte (4 vittorie e 2 pareggi in tutte le competizioni); e ha rappresentato la centesima vittoria di Allegri sulla panchina rossonera in tutte le competizioni. Allegri, artefice della ritrovata competitività dopo un'ottava posizione nella scorsa stagione, cercherà ora di gestire l'entusiasmo con il suo proverbiale equilibrio.
Tuttosport: il Milan di Massimiliano Allegri, con un solo KO (contro la Cremonese a inizio anno) e 11 risultati utili consecutivi nelle prime dodici giornate, sta dimostrando di essere una squadra altamente competitiva negli scontri diretti. I rossoneri hanno vinto tutti gli scontri diretti contro le attuali prime squadre in classifica, un dato che accresce l'autostima nel gruppo. Le vittime sono state il Bologna (1-0, con il primo gol di Modric), il Napoli (2-1), la Roma (1-0) e, più recentemente, l'Inter (1-0). Il modus operandi del Milan è cinico e spietato: difesa compatta e ordinata, seguita da ripartenze veloci con Leao e Pulisic. Anche contro Juventus e Atalanta sono arrivati due pareggi, rendendo il Milan la squadra che ha perso meno tra le big. La vittoria nel derby ha avuto tre effetti principali: ha permesso al Milan di scavalcare l'Inter in classifica; ha esteso la serie positiva del Milan nel derby a sei partite consecutive senza sconfitte (4 vittorie e 2 pareggi in tutte le competizioni); e ha rappresentato la centesima vittoria di Allegri sulla panchina rossonera in tutte le competizioni. Allegri, artefice della ritrovata competitività dopo un'ottava posizione nella scorsa stagione, cercherà ora di gestire l'entusiasmo con il suo proverbiale equilibrio.