Allarme Pioli. Cantiere Milan. Tecnico solo.

Route66

Junior Member
Registrato
5 Gennaio 2019
Messaggi
2,932
Reaction score
1,456
Dal punto di vista professionale, Pioli ormai è un morto che cammina. A tenerlo saldo alla poltrona ancora per qualche mese, il contratto da 4 mln all'anno.
Si ritrova una squadra senza centrocampo e senza attacco, escluso Leao. Neanche Guardiola con una rosa simile riuscirebbe ad arrivare nelle prime 4, figuriamoci Pioli.

Umanamente un po' mi dispiace, ma il suo destino al Milan è segnato.
Concordo con quanto hai scritto che coincide sia con il mio pensiero e in generale con quello di molti.
Certo che noi seduti davanti al pc con i ns stipendi milionari(parlo per me :muhahah: :facepalm:) facciamo presto a dire dimettiti che tanto sei già fuori....
Molto probabilmente si sarà fatto due conti e avrà scelto l'opzione B(esonero tra novembre e dicembra alla prima pausa delle nazionali):asd:
 

Lineker10

Senior Member
Registrato
20 Giugno 2017
Messaggi
32,180
Reaction score
19,227
Tuttosport in edicola: due settimane precise e il Milan, lunedì 10 luglio, si ritroverà per iniziare la preparazione per la stagione 2023-24. A quattordici giorni dal raduno a Milanello, però, non si respira una grande aria intorno all’ambiente rossonero. I tifosi sono spiazzati da quanto successo nell’ultimo mese, un’escalation di eventi che ha portato sconcerto e che al 26 giugno vedono la squadra come un cantiere ancora aperto. Prima l’allontanamento a inizio giugno di Paolo Maldini e Ricky Massara, garanti proprio verso i sostenitori del Diavolo di un progetto che avesse come fine quello di un Milan in lotta per grandi obiettivi; quindi la cessione di uno dei simboli della squadra e del milanismo, come Sandro Tonali; infine il sorpasso subito dall’Inter nelle ultime curve sullo svincolato Marcus Thuram. Tre colpi assestati - e incassati - in meno di venti giorni, che hanno provocato uno scossone e che hanno inevitabilmente creato ansia anche in Stefano Pioli, promosso dalla proprietà a un ruolo più manageriale nelle scelte di mercato al fianco dell’ad Furlani e del capo scout Moncada, ma comunque “spettatore” nelle vicende Tonali (impossibile opporsi alla sua cessione per una cifra del genere) e Thuram (che il tecnico aveva chiamato al telefono). Oggi è impossibile prevedere quale Milan si presenterà ai nastri di partenza, ma di certo è difficile pensare che in due settimane il club riesca a riempire tutte le caselle che serviranno per consegnare all’allenatore una rosa già vicina a quella che dovrà affrontare la prossima stagione.


MEDIANA... CORTA
Al momento sono due gli innesti per il Milan che verrà, entrambi progettati dalla coppia Maldini-Massara. Si tratta di due parametri zero, ovvero il portiere Sportiello (sarà il vice-Maignan al posto di Tatarusanu) e il jolly di centrocampo Kamada (di cui parliamo a parte). Per il resto è un Milan che può definirsi a posto e completo, al netto di eventuali uscite, solo nel reparto arretrato. I portieri ci sono, così come i difensori, con Tomori, Thiaw, Kjaer e Kalulu per i posti da centrale (c’è anche Gabbia, se non verrà lasciato andare a giocare), Calabria e Florenzi a destra; Theo Hernandez e Ballo-Touré a sinistra. I problemi si presentano sopra la cintura, in particolare a centrocampo, dove Pioli rischia seriamente di iniziare la preparazione con due, tre elementi al massimo, sulla carta nessuno titolare: Bennacer è infatti infortunato e tornerà a fine 2023; Tonali è stato ceduto, Vranckx e Bakayoko non sono stati riscattati; Adli non rientra nei programmi, così come De Ketelaere, al momento però impegnato all’Europeo Under 21 e dunque in vacanza quando inizierà il ritiro. Rimangono Krunic e Pobega, oltre al 23enne Brescianini di rientro dal prestito al Cosenza. Mancano almeno tre centrocampisti e fra questi probabilmente non ci sarà Frattesi, altro giocatore messo nel mirino, ma più vicino ad Appiano che a Milanello. Va un po’ meglio davanti, almeno numericamente parlando, considerando l’arrivo di Kamada per Brahim Diaz e il ritorno di Colombo (se resterà), ma i vari Messias, Saelemaekers, Rebic e Origi sono tutti col foglio di via.

AVANZA MORATA
Davanti le certezze rimangono Leao, fresco di rinnovo e maglia numero 10, e Giroud. Ma il francese, 37 anni a settembre, non potrà più essere il riferimento unico come accaduto nell'ultima annata, segnata da 18 gol, ma pure da 47 presenze, di cui 38 da titolare. Servirà un acquisto e non andrà sbagliato. Soprattutto, dopo aver perso Thuram, bisognerà riversare molti dei milioni incassati da Tonali sul centravanti. Da tempo piace Openda del Lens, ma costa molto (più di 45 milioni), a seguire le "vecchie" idee Scamacca (Roma permettendo) e Morata. In particolare lo spagnolo piace da tempo e, nonostante il rinnovo fino al 2027 con l'Atletico Madrid, spinge per tornare in Italia. La Juve oggi non sembra più un'ipotesi, il Milan sarebbe un approdo gradito.

SPOGLIATOIO DA RIFARE
Pioli poi non potrà più contare su Ibrahimovic. Perdita tecnica relativa, visto l’apporto dello svedese nell’ultima stagione, ma enorme a livello di carisma e guida del gruppo. Il tecnico dovrà cominciare la stagione con equilibri nuovi da trovare all’interno dello spogliatoio, orfano di una figura come Maldini - per lui oggi un compleanno amaro, festeggerà 55 anni senza poter lavorare per migliorare il "suo" Milan col figlio Daniel destinato pure lui all'addio -, punto di riferimento per tutti, rispettato e temuto dai giocatori. Ma, appunto, anche di Ibra e di Tonali, una sorta di capitan futuro. Non sarà semplice disegnare le nuove linee da seguire, bisognerà pure rinnovare il “senato” interno, affiancando nuovi leader a Calabria, Maignan, Kjaer, Theo Hernandez e Giroud.

stefano-pioli_1186985Photogallery.jpg
La cosa che trovo bizzarra è che gli artefici del nostro ultimo scudetto (arrivato dopo dieci anni e chissa quanto prima del prossimo) non siano amati da tanti tifosi, per usare un eufemismo.

Incapaci, presuntuosi, dannosi, raccomandati, uomini di melma... bah.

Io credo che l'opera di demolizione che porta avanti Redbird sarà piu semplice del previsto. Ci metteranno ben poco a spazzare via quanto di buono fatto in questi anni per portarci indietro al Milan precovid, quando arrivare quarti in classifica era un sogno da festeggiare come uno scudetto, appunto.

Avere tifosi scoraggiati e senza aspettative è il promo passo importante per creare un Milan da player trading, pieno zeppo di giovani con ingaggi minimi, da far crescere con meno pressioni possibili.

Sul fatto che Pioli sia stato confermato SOLO per farne il capro espiatorio mi sono espresso dal primo giorno dopo il famoso comunicato della promozione a "Coach".
Situazione che a lui sta bene, evidentemente.
 
Registrato
20 Aprile 2016
Messaggi
15,816
Reaction score
11,868
Tuttosport in edicola: due settimane precise e il Milan, lunedì 10 luglio, si ritroverà per iniziare la preparazione per la stagione 2023-24. A quattordici giorni dal raduno a Milanello, però, non si respira una grande aria intorno all’ambiente rossonero. I tifosi sono spiazzati da quanto successo nell’ultimo mese, un’escalation di eventi che ha portato sconcerto e che al 26 giugno vedono la squadra come un cantiere ancora aperto. Prima l’allontanamento a inizio giugno di Paolo Maldini e Ricky Massara, garanti proprio verso i sostenitori del Diavolo di un progetto che avesse come fine quello di un Milan in lotta per grandi obiettivi; quindi la cessione di uno dei simboli della squadra e del milanismo, come Sandro Tonali; infine il sorpasso subito dall’Inter nelle ultime curve sullo svincolato Marcus Thuram. Tre colpi assestati - e incassati - in meno di venti giorni, che hanno provocato uno scossone e che hanno inevitabilmente creato ansia anche in Stefano Pioli, promosso dalla proprietà a un ruolo più manageriale nelle scelte di mercato al fianco dell’ad Furlani e del capo scout Moncada, ma comunque “spettatore” nelle vicende Tonali (impossibile opporsi alla sua cessione per una cifra del genere) e Thuram (che il tecnico aveva chiamato al telefono). Oggi è impossibile prevedere quale Milan si presenterà ai nastri di partenza, ma di certo è difficile pensare che in due settimane il club riesca a riempire tutte le caselle che serviranno per consegnare all’allenatore una rosa già vicina a quella che dovrà affrontare la prossima stagione.


MEDIANA... CORTA
Al momento sono due gli innesti per il Milan che verrà, entrambi progettati dalla coppia Maldini-Massara. Si tratta di due parametri zero, ovvero il portiere Sportiello (sarà il vice-Maignan al posto di Tatarusanu) e il jolly di centrocampo Kamada (di cui parliamo a parte). Per il resto è un Milan che può definirsi a posto e completo, al netto di eventuali uscite, solo nel reparto arretrato. I portieri ci sono, così come i difensori, con Tomori, Thiaw, Kjaer e Kalulu per i posti da centrale (c’è anche Gabbia, se non verrà lasciato andare a giocare), Calabria e Florenzi a destra; Theo Hernandez e Ballo-Touré a sinistra. I problemi si presentano sopra la cintura, in particolare a centrocampo, dove Pioli rischia seriamente di iniziare la preparazione con due, tre elementi al massimo, sulla carta nessuno titolare: Bennacer è infatti infortunato e tornerà a fine 2023; Tonali è stato ceduto, Vranckx e Bakayoko non sono stati riscattati; Adli non rientra nei programmi, così come De Ketelaere, al momento però impegnato all’Europeo Under 21 e dunque in vacanza quando inizierà il ritiro. Rimangono Krunic e Pobega, oltre al 23enne Brescianini di rientro dal prestito al Cosenza. Mancano almeno tre centrocampisti e fra questi probabilmente non ci sarà Frattesi, altro giocatore messo nel mirino, ma più vicino ad Appiano che a Milanello. Va un po’ meglio davanti, almeno numericamente parlando, considerando l’arrivo di Kamada per Brahim Diaz e il ritorno di Colombo (se resterà), ma i vari Messias, Saelemaekers, Rebic e Origi sono tutti col foglio di via.

AVANZA MORATA
Davanti le certezze rimangono Leao, fresco di rinnovo e maglia numero 10, e Giroud. Ma il francese, 37 anni a settembre, non potrà più essere il riferimento unico come accaduto nell'ultima annata, segnata da 18 gol, ma pure da 47 presenze, di cui 38 da titolare. Servirà un acquisto e non andrà sbagliato. Soprattutto, dopo aver perso Thuram, bisognerà riversare molti dei milioni incassati da Tonali sul centravanti. Da tempo piace Openda del Lens, ma costa molto (più di 45 milioni), a seguire le "vecchie" idee Scamacca (Roma permettendo) e Morata. In particolare lo spagnolo piace da tempo e, nonostante il rinnovo fino al 2027 con l'Atletico Madrid, spinge per tornare in Italia. La Juve oggi non sembra più un'ipotesi, il Milan sarebbe un approdo gradito.

SPOGLIATOIO DA RIFARE
Pioli poi non potrà più contare su Ibrahimovic. Perdita tecnica relativa, visto l’apporto dello svedese nell’ultima stagione, ma enorme a livello di carisma e guida del gruppo. Il tecnico dovrà cominciare la stagione con equilibri nuovi da trovare all’interno dello spogliatoio, orfano di una figura come Maldini - per lui oggi un compleanno amaro, festeggerà 55 anni senza poter lavorare per migliorare il "suo" Milan col figlio Daniel destinato pure lui all'addio -, punto di riferimento per tutti, rispettato e temuto dai giocatori. Ma, appunto, anche di Ibra e di Tonali, una sorta di capitan futuro. Non sarà semplice disegnare le nuove linee da seguire, bisognerà pure rinnovare il “senato” interno, affiancando nuovi leader a Calabria, Maignan, Kjaer, Theo Hernandez e Giroud.

stefano-pioli_1186985Photogallery.jpg
Ho uno strano presentimento su Pioli.
L'immobilità sul mercato, l'aver ceduto Tonali un suo fedelissimo indispensabile per il modulo...
Non so, se domani uscisse la notizia che si sono accordati su una buonuscita e lui si dimette non ne sarei affatto sorpreso.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
68,569
Reaction score
36,502
Tuttosport in edicola: due settimane precise e il Milan, lunedì 10 luglio, si ritroverà per iniziare la preparazione per la stagione 2023-24. A quattordici giorni dal raduno a Milanello, però, non si respira una grande aria intorno all’ambiente rossonero. I tifosi sono spiazzati da quanto successo nell’ultimo mese, un’escalation di eventi che ha portato sconcerto e che al 26 giugno vedono la squadra come un cantiere ancora aperto. Prima l’allontanamento a inizio giugno di Paolo Maldini e Ricky Massara, garanti proprio verso i sostenitori del Diavolo di un progetto che avesse come fine quello di un Milan in lotta per grandi obiettivi; quindi la cessione di uno dei simboli della squadra e del milanismo, come Sandro Tonali; infine il sorpasso subito dall’Inter nelle ultime curve sullo svincolato Marcus Thuram. Tre colpi assestati - e incassati - in meno di venti giorni, che hanno provocato uno scossone e che hanno inevitabilmente creato ansia anche in Stefano Pioli, promosso dalla proprietà a un ruolo più manageriale nelle scelte di mercato al fianco dell’ad Furlani e del capo scout Moncada, ma comunque “spettatore” nelle vicende Tonali (impossibile opporsi alla sua cessione per una cifra del genere) e Thuram (che il tecnico aveva chiamato al telefono). Oggi è impossibile prevedere quale Milan si presenterà ai nastri di partenza, ma di certo è difficile pensare che in due settimane il club riesca a riempire tutte le caselle che serviranno per consegnare all’allenatore una rosa già vicina a quella che dovrà affrontare la prossima stagione.


MEDIANA... CORTA
Al momento sono due gli innesti per il Milan che verrà, entrambi progettati dalla coppia Maldini-Massara. Si tratta di due parametri zero, ovvero il portiere Sportiello (sarà il vice-Maignan al posto di Tatarusanu) e il jolly di centrocampo Kamada (di cui parliamo a parte). Per il resto è un Milan che può definirsi a posto e completo, al netto di eventuali uscite, solo nel reparto arretrato. I portieri ci sono, così come i difensori, con Tomori, Thiaw, Kjaer e Kalulu per i posti da centrale (c’è anche Gabbia, se non verrà lasciato andare a giocare), Calabria e Florenzi a destra; Theo Hernandez e Ballo-Touré a sinistra. I problemi si presentano sopra la cintura, in particolare a centrocampo, dove Pioli rischia seriamente di iniziare la preparazione con due, tre elementi al massimo, sulla carta nessuno titolare: Bennacer è infatti infortunato e tornerà a fine 2023; Tonali è stato ceduto, Vranckx e Bakayoko non sono stati riscattati; Adli non rientra nei programmi, così come De Ketelaere, al momento però impegnato all’Europeo Under 21 e dunque in vacanza quando inizierà il ritiro. Rimangono Krunic e Pobega, oltre al 23enne Brescianini di rientro dal prestito al Cosenza. Mancano almeno tre centrocampisti e fra questi probabilmente non ci sarà Frattesi, altro giocatore messo nel mirino, ma più vicino ad Appiano che a Milanello. Va un po’ meglio davanti, almeno numericamente parlando, considerando l’arrivo di Kamada per Brahim Diaz e il ritorno di Colombo (se resterà), ma i vari Messias, Saelemaekers, Rebic e Origi sono tutti col foglio di via.

AVANZA MORATA
Davanti le certezze rimangono Leao, fresco di rinnovo e maglia numero 10, e Giroud. Ma il francese, 37 anni a settembre, non potrà più essere il riferimento unico come accaduto nell'ultima annata, segnata da 18 gol, ma pure da 47 presenze, di cui 38 da titolare. Servirà un acquisto e non andrà sbagliato. Soprattutto, dopo aver perso Thuram, bisognerà riversare molti dei milioni incassati da Tonali sul centravanti. Da tempo piace Openda del Lens, ma costa molto (più di 45 milioni), a seguire le "vecchie" idee Scamacca (Roma permettendo) e Morata. In particolare lo spagnolo piace da tempo e, nonostante il rinnovo fino al 2027 con l'Atletico Madrid, spinge per tornare in Italia. La Juve oggi non sembra più un'ipotesi, il Milan sarebbe un approdo gradito.

SPOGLIATOIO DA RIFARE
Pioli poi non potrà più contare su Ibrahimovic. Perdita tecnica relativa, visto l’apporto dello svedese nell’ultima stagione, ma enorme a livello di carisma e guida del gruppo. Il tecnico dovrà cominciare la stagione con equilibri nuovi da trovare all’interno dello spogliatoio, orfano di una figura come Maldini - per lui oggi un compleanno amaro, festeggerà 55 anni senza poter lavorare per migliorare il "suo" Milan col figlio Daniel destinato pure lui all'addio -, punto di riferimento per tutti, rispettato e temuto dai giocatori. Ma, appunto, anche di Ibra e di Tonali, una sorta di capitan futuro. Non sarà semplice disegnare le nuove linee da seguire, bisognerà pure rinnovare il “senato” interno, affiancando nuovi leader a Calabria, Maignan, Kjaer, Theo Hernandez e Giroud.

stefano-pioli_1186985Photogallery.jpg
Tutti in coro :

Pioli is on ?
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
68,569
Reaction score
36,502
Ho uno strano presentimento su Pioli.
L'immobilità sul mercato, l'aver ceduto Tonali un suo fedelissimo indispensabile per il modulo...
Non so, se domani uscisse la notizia che si sono accordati su una buonuscita e lui si dimette non ne sarei affatto sorpreso.
E sarebbe anche ora.
Io lo sto schifando come uomo.
Se non vuole perdere soldi dice che algoritmo è la nuova corazzata ...
 

-Lionard-

Junior Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
2,390
Reaction score
2,451
La cosa che trovo bizzarra è che gli artefici del nostro ultimo scudetto (arrivato dopo dieci anni e chissa quanto prima del prossimo) non siano amati da tanti tifosi, per usare un eufemismo.

Incapaci, presuntuosi, dannosi, raccomandati, uomini di melma... bah.

Io credo che l'opera di demolizione che porta avanti Redbird sarà piu semplice del previsto. Ci metteranno ben poco a spazzare via quanto di buono fatto in questi anni per portarci indietro al Milan precovid, quando arrivare quarti in classifica era un sogno da festeggiare come uno scudetto, appunto.

Avere tifosi scoraggiati e senza aspettative è il promo passo importante per creare un Milan da player trading, pieno zeppo di giovani con ingaggi minimi, da far crescere con meno pressioni possibili.

Sul fatto che Pioli sia stato confermato SOLO per farne il capro espiatorio mi sono espresso dal primo giorno dopo il famoso comunicato della promozione a "Coach".
Situazione che a lui sta bene, evidentemente.
Concordo con te ma due piccole differenze:

a) RedBird nella sua infinita arroganza non pensa ad un Milan da quarto posto. Loro davvero ritengono che con algoritmi e scouting possano ottenere grandi risultati senza spendere grandi cifre e imponendo un nuovo modello culturale. Immaginare un Milan ridimensionato richiederebbe consapevolezza che invece manca totalmente a questa proprietà.

b) Ne avevamo già parlato ma sono sempre più convinto che qualcosa si sia rotto tra Pioli e Maldini con il mercato estivo 2022. Da parte di Pioli perchè Maldini nel frattempo gli ha pure rinnovato il contratto ma l'allenatore credo non abbia molto apprezzato certe scelte. Sicuramente ora lo hanno "convinto" con le lusinghe, spiegandogli che avrebbe detto la sua su ogni nuovo arrivo, ma alla lunga il finale è già scritto. Mi dispiace che Pioli si sia dimenticato di chi ci mise faccia e reputazione per salvarlo nel 2020 da Gazidis e abbia perso anche quell'umiltà che aveva contraddistinto il suo percorso 2020 - 2022. Il tempo però sa essere galantuomo.
 

Lineker10

Senior Member
Registrato
20 Giugno 2017
Messaggi
32,180
Reaction score
19,227
Concordo con te ma due piccole differenze:

a) RedBird nella sua infinita arroganza non pensa ad un Milan da quarto posto. Loro davvero ritengono che con algoritmi e scouting possano ottenere grandi risultati senza spendere grandi cifre e imponendo un nuovo modello culturale. Immaginare un Milan ridimensionato richiederebbe consapevolezza che invece manca totalmente a questa proprietà.

b) Ne avevamo già parlato ma sono sempre più convinto che qualcosa si sia rotto tra Pioli e Maldini con il mercato estivo 2022. Da parte di Pioli perchè Maldini nel frattempo gli ha pure rinnovato il contratto ma l'allenatore credo non abbia molto apprezzato certe scelte. Sicuramente ora lo hanno "convinto" con le lusinghe, spiegandogli che avrebbe detto la sua su ogni nuovo arrivo, ma alla lunga il finale è già scritto. Mi dispiace che Pioli si sia dimenticato di chi ci mise faccia e reputazione per salvarlo nel 2020 da Gazidis e abbia perso anche quell'umiltà che aveva contraddistinto il suo percorso 2020 - 2022. Il tempo però sa essere galantuomo.
A) si lo penso anche io. Redbird pensa che in Europa giriamo con le ruote quadrate, lo dico da tempo. Sono presuntuosi e arroganti, impareranno la lezione sulla nostra pelle purtroppo.

B) tutto romanzo dettato dalle veline. Maldini a gennaio dopo la sconfitta con la Lazio difese Pioli a spada tratta e pubblicamente. Anche dopo le ca..te sul fatto che non si parlassero piu e che una convivenza fosse impossibile, li abbiamo visti a pranzo. Che si siano state discussioni è normale, ci mancherebbe, che non fossero d'accordo su tante cose e su certi giocatori anche, sul resto sono tutte ca..te e lo scopo per cui ce le dicono è appunto distruggere la buona immagine e ricordo di entrambi, in sequenza, prima Maldini e poi Pioli.
 

-Lionard-

Junior Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
2,390
Reaction score
2,451
A) si lo penso anche io. Redbird pensa che in Europa giriamo con le ruote quadrate, lo dico da tempo. Sono presuntuosi e arroganti, impareranno la lezione sulla nostra pelle purtroppo.

B) tutto romanzo dettato dalle veline. Maldini a gennaio dopo la sconfitta con la Lazio difese Pioli a spada tratta e pubblicamente. Anche dopo le ca..te sul fatto che non si parlassero piu e che una convivenza fosse impossibile, li abbiamo visti a pranzo. Che si siano state discussioni è normale, ci mancherebbe, che non fossero d'accordo su tante cose e su certi giocatori anche, sul resto sono tutte ca..te e lo scopo per cui ce le dicono è appunto distruggere la buona immagine e ricordo di entrambi, in sequenza, prima Maldini e poi Pioli.
Attenzione, io sto dicendo una cosa diversa. Pioli e Maldini avranno sicuramente un ottimo rapporto ma penso sia innegabile al tempo stesso che l'allenatore non abbia apprezzato il mercato della scorsa estate. Può essere che a partire da questi presupposti Furlani and Co. lo abbiano "fidelizzato" al nuovo progetto promettendogli un maggior coinvolgimento. Non credo che Cardinale sia così interessato a distruggere il ricordo di certi personaggi connessi ai recenti trionfi.

Mi viene in mente una scena appunto del film "Moneyball". Quando Beane/Pitt sta vendendo uno dei giocatori più forti della squadra per far spazio ad uno dei nuovi preso con l'algoritmo, il personaggio interpretato da Jonah Hill gli dice: "Non puoi venderlo, cosa diremo ai tifosi e alla stampa?" e Beane risponde:"Perchè? Dobbiamo spiegazioni a qualcuno?". Ecco, RedBird secondo me ragiona proprio così.
 
Registrato
28 Agosto 2012
Messaggi
12,730
Reaction score
4,134
Attenzione, io sto dicendo una cosa diversa. Pioli e Maldini avranno sicuramente un ottimo rapporto ma penso sia innegabile al tempo stesso che l'allenatore non abbia apprezzato il mercato della scorsa estate. Può essere che a partire da questi presupposti Furlani and Co. lo abbiano "fidelizzato" al nuovo progetto promettendogli un maggior coinvolgimento. Non credo che Cardinale sia così interessato a distruggere il ricordo di certi personaggi connessi ai recenti trionfi.

Mi viene in mente una scena appunto del film "Moneyball". Quando Beane/Pitt sta vendendo uno dei giocatori più forti della squadra per far spazio ad uno dei nuovi preso con l'algoritmo, il personaggio interpretato da Jonah Hill gli dice: "Non puoi venderlo, cosa diremo ai tifosi e alla stampa?" e Beane risponde:"Perchè? Dobbiamo spiegazioni a qualcuno?". Ecco, RedBird secondo me ragiona proprio così.
Secondo me la spiegazione è molto più semplice, visto che stanno attenti pure al centesimo quando hanno calcolato che esonerare pioli e pagare contemporaneamente un altro sforava i parametri hanno pensato di tenerlo tanto per esonerare c'è sempre tempo
 
Alto