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Nell'indifferenza nazionale la corsa a sindaco di Milano per i 5 Stelle non è mai iniziata, anzi c'è il serio rischio che non inizi del tutto come riporta il candidato delle scorse elezioni Gianluca Corrado.
"Il M5s di Milano ha pronto il programma per la città da febbraio e da allora chiediamo che ci autorizzino a formare la lista e a selezionare un candidato sindaco.
Da Roma non si sono però mai fatti sentire.
Domenica sera due senatori milanesi, per conto della dirigenza nazionale, ci sono venuti a dire che alla luce delle difficoltà di questo periodo dovremo attendere altre 2-3 settimane per avere nuove indicazioni
Credo proprio che questo atteggiamento possa portare all’impossibilità di presentare una lista.
Siamo tutti volontari, abbiamo un gruppo di 20-30 attivisti che lavora alle questioni amministrative e che attende a mesi istruzioni dal “nazionale”.
A Milano i candidati sono duecento tra consiglio comunale e i nove municipi e il lavoro burocratico che sta dietro alle candidature non è uno scherzo.
La gente va in vacanza, non può rimanere in perenne attesa.
Insomma il rischio di non fare in tempo c’è.
Nel 2016 abbiamo messo in moto la macchina organizzativa otto mesi prima della data elettorale
Non so se questo ritardo sia voluto o se si tratti semplicemente di mediocrità gestionale.
In ogni caso non è accettabile trattare così Milano
Non mi ricandido.
Il mio turno di guardia da cittadino alle istituzioni è terminato.
Il Movimento rimane un’idea meravigliosa.
Sono invece molto dispiaciuto per la piccolezza umana che abbiamo conosciuto.
Mi riferisco al fa “club del terzo mandato” e a chi è entrato nel Movimento da cittadino e ne è uscito politico.
Se la lista non si farà, la colpa sarà di questi personaggi
Corriere della Sera
"Il M5s di Milano ha pronto il programma per la città da febbraio e da allora chiediamo che ci autorizzino a formare la lista e a selezionare un candidato sindaco.
Da Roma non si sono però mai fatti sentire.
Domenica sera due senatori milanesi, per conto della dirigenza nazionale, ci sono venuti a dire che alla luce delle difficoltà di questo periodo dovremo attendere altre 2-3 settimane per avere nuove indicazioni
Credo proprio che questo atteggiamento possa portare all’impossibilità di presentare una lista.
Siamo tutti volontari, abbiamo un gruppo di 20-30 attivisti che lavora alle questioni amministrative e che attende a mesi istruzioni dal “nazionale”.
A Milano i candidati sono duecento tra consiglio comunale e i nove municipi e il lavoro burocratico che sta dietro alle candidature non è uno scherzo.
La gente va in vacanza, non può rimanere in perenne attesa.
Insomma il rischio di non fare in tempo c’è.
Nel 2016 abbiamo messo in moto la macchina organizzativa otto mesi prima della data elettorale
Non so se questo ritardo sia voluto o se si tratti semplicemente di mediocrità gestionale.
In ogni caso non è accettabile trattare così Milano
Non mi ricandido.
Il mio turno di guardia da cittadino alle istituzioni è terminato.
Il Movimento rimane un’idea meravigliosa.
Sono invece molto dispiaciuto per la piccolezza umana che abbiamo conosciuto.
Mi riferisco al fa “club del terzo mandato” e a chi è entrato nel Movimento da cittadino e ne è uscito politico.
Se la lista non si farà, la colpa sarà di questi personaggi
Corriere della Sera