Albertini:"Milan di Pioli come quello di Zac".

Rivera10

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Nettamente più forte dove, santo Dio? Quel Milan aveva gente come Maldini, Costacurta, Weah, Albertini e Boban, tutta gente che se fosse in questo Milan ci farebbe fare tra i 105 e i 110 punti. Per non parlare delle avversarie.

La Lazio aveva gente come Salas, Mancini, Nesta, Stanković, Vieri e Nedved, una Lazio come quella rischierebbe di fare punteggio pieno, oggi.

Vogliamo parlare dell’Inter ottava in classifica, l’Inter di Bergomi, Javier Zanetti, Roberto Baggio e Ronnie il fenomeno e confrontarla con l’attuale? Solo questi nomi la rendono tre categorie sopra a quella di Gonde.

E che dire del Parma di Buffon, Fabio Cannavaro, Crespo, Verón, Lilian Thuram ed Enrico Chiesa, la squadra più forte di gran lunga sulla carta quell’anno? Quel Parma li oggi sarebbe strafavorito, insieme a quella Lazio, pure per la Champions.

Semmai si può dire che il Milan attuale sia più forte di quello in rapporto alle avversarie, visto che per vincere lo scudetto quall’anno forse eravamo ancora più underdog di ora. Ma in termini assoluti...

Quel Milan e quello della stella sono state le squadre campioni più sorprendenti che io ricordi.
 

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Mah, che questo Milan sia nettamente più forte di quello di Zac dissento. Ad averceli Maldini, Costacurta, Boban,Albertini, Leonardo,Weah etc al giorno d' oggi. Sulle avversarie non concordo nemmeno. La Lazio di allora, per parlare della nostra antagonista era mostruosa con Nedved, Veron,Vieri,etc. Hai ragione sulle categorie diverse:alien:

Lazio che venne incoronata da Sir Alex Ferguson l’anno dopo come squadra più forte del mondo, dopo che la Lazio sconfisse in Supercoppa europea lo United del Triplete.

Queste le sue parole “Nel 1999 abbiamo perso la Supercoppa Europea contro la Lazio che in quel momento era la migliore squadra al mondo ed è forse questo il ricordo più amaro.”
 
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Non concordo proprio. Ne sul confronto tra i due Milan ne sulle avversarie.
Quel Milan era molto meno bello da guardare che questo Milan questo e sicuro.
Il gioco di andare sul fondo per crossare tanto c'era quello che e probabilmente il migliore colpitore di testa di questi ultimi 30 anni non era proprio un gioco entusiasmante (almeno per me).
Ma tra Weah Boban Bierhoff Leonardo e Ganz la davanti non erano mica scarsi. A parte Ibra gli altri avrebbero fatto panchina ai vecchi.
In mezzo al campo Albertini Bennacer e Ambrosini Kessie non vedo dove questo Milan sarebbe più forte (si Kessie ci mette più fisico ma Ambrosini e probabilmente il centrocampista centrale del Milan più sottovalutato dal periodo Berlusconi fino ad oggi).
Helveg Ziege Guly o Hernandez Calabria Dalot... Per Hernandez potrebbe essere ricordato tra 20 anni come uno dei migliori di sempre nel suo ruolo. Solo lui sposta l'equilibrio. Calabria sta facendo un ottimo inizio di stagione ma pure Helveg fece un campionato solido.

Dietro Maldini Costacurta Sala N'Gotty e Ayala. Nettamente meglio dei nostri attuali difensori centrali.

In porta abbiamo avuto Lehmann, Rossi e Abbiati. Certo anche qui Donnarumma rischia di essere ricordato come uno dei migliori di sempre ma Abbiati ha fatto mezza stagione da urlo.

Siamo più di prospettiva. E facciamo un gioco più moderno. Ma da qui a dire che questi sono più forti...

Stessa cosa per l'avversario.
Quella Lazio per me e più forte di questa Inter o di questa Juve.
E quell'anno non c'era solo la Lazio.

Quoto anche gli interspazi tra una parola e l'altra.
 

Rivera10

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Lazio che venne incoronata da Sir Alex Ferguson l’anno dopo come squadra più forte del mondo, dopo che la Lazio sconfisse in Supercoppa europea lo United del Triplete.

Sinceramente a sentire i nomi delle squadre di allora e a vedere quelli di ora non capisco come li si possa raffrontare.Parliamo davvero di differenze enormi in termini individuali e collettivi.
 
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Quel Milan e quello della stella sono state le squadre campioni più sorprendenti che io ricordi.

Vero, ricordo Stefano Chiodi che nell'anno della stella segno' solo su rigore (6?)...ma dietro a quello scudetto c'era soprattutto la mano del nostro re Mida, il maestro Nils.
 
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Demetrio Albertini, alla GDS, sul Milan:"Siamo sulla strada giusta: questo gruppo mi ricorda quello dello scudetto ‘99. Anche noi vincemmo a sorpresa. E oggi di vecchio ne basta uno, Ibra: ha trasformato la squadra e ha valorizzato il talento di tanti giovani. Il Milan di Pioli non somiglia a quello di Zac, ma il contesto nel quale può nascere il successo sì: sulla carta non è la squadra più forte, ma non lo eravamo nemmeno noi allora...È un campionato anomalo, ma lo è per tutti. E il Milan comanda meritatamente. Io vedo una logica nel loro cammino, c’è continuità con quanto avevano iniziato a fare vedere da gennaio, e con la qualità e l’equilibrio trovati dopo il primo lockdown. Le cose più belle del Milan? Le linee di passaggio semplici. Avere uno come Zlatan lì davanti ti tranquillizza, ma il Milan non è solo questo: Pioli ha costruito una squadra che sa come fare correre il pallone. Col Verona ha rimontato due gol e ha creato tanto, avrebbe potuto vincere. Per il posto che occupa in classifica sì, ha sciupato un’occasione, ma si cresce anche così".


"Donnarumma e Romagnoli? Due giovani già grandi: Gigio è entrato al Milan ragazzino, come me, Romagnoli prosegue la tradizione dei grandi difensori. Zlatan è eterno, di un altro pianeta, ho visto solo un altro calciatore sempre al top fino a 40 anni, adesso fa il d.t. del Milan... Anche Van Basten fa parte di quel club, per un discorso opposto: in poco tempo ha mostrato una grandezza infinita, è stato il compagno più forte".


"Tonali è arrivato in un centrocampo con grande equilibrio, per togliere il posto a Bennacer o Kessie ora devi fare delle cose eccezionali. Sandro deve scrollarsi di dosso un po’ di timidezza, poi decollerà. Hernandez: leggo di presunti cali, io lo vedo più diligente, si è un po’ italianizzato. Leao, grandi qualità che possono solo esplodere, e Calabria: è un altro giocatore, sono felice che sia andato in Nazionale. Aspettiamo qualche anno, ma questi ragazzi possono scrivere una bellissima storia”.


Sconcerti su Ibra QUI -) Sconcerti:"Ibra come Odino.Negli anni ha...

Zoff su Ibra QUI -) https://www.milanworld.net/zoff-milan-natale-si-capira-di-piu-vt96389.html

Il paragone tra il milan di zac e quello attuale ci potrebbe stare solo sulla portata dell'impresa che portò a termine quel milan e questa che viene chiesta a questo gruppo.
Per il resto vedo davvero zero analogie.
Il milan di zac per lo scudetto partiva in terza fila(addirittura la fiorentina era più accreditata di noi) , questo ancora peggio.

Sono però due milan profondamente diversi per troppi motivi.

Definire romagnoli un grande difensore che continua la tradizione dei grandi difensori mi pare davvero eccessivo.
 
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Questo Milan è nettamente più forte. Ma anche le avversarie sono decisamente di un'altra categoria.
Questo Milan nettamente più forte? Non bestemmiamo, dai! :asd:
Avevamo Maldini, Costacurta, Boban, Leonardo, Weah ecc.
Poi quella fu un'impresa perché nel complesso non eravamo la squadra più forte, ma tecnicamente oggi siamo molto lontani dall'avere giocatori con quella qualità e quella esperienza.
 

Rivera10

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Vero, ricordo Stefano Chiodi che nell'anno della stella segno' solo su rigore (6?)...ma dietro a quello scudetto c'era soprattutto la mano del nostro re Mida, il maestro Nils.

Nils, lo ripeto da sempre, è stato alla base dei grandi successi berlusconiani e non gli viene mai riconosciuto abbastanza. È grazie alla sua zona se Sacchi trova terreno fertile per i suoi concetti di gioco. Lui fa esordire Baresi e Maldini. È merito suo se Tassotti diventa il terzino che tutti conosciamo. Liedholm è da considerare giustamente non solo un gigante del calcio mondiale, ma anche un grandissimo pedagogo calcistico. E un grandissimo milanista, aggiungo.
 

A.C Milan 1899

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Il paragone tra il milan di zac e quello attuale ci potrebbe stare solo sulla portata dell'impresa che portò a termine quel milan e questa che viene chiesta a questo gruppo.
Per il resto vedo davvero zero analogie.
Il milan di zac per lo scudetto partiva in terza fila(addirittura la fiorentina era più accreditata di noi) , questo ancora peggio.

Sono però due milan profondamente diversi per troppi motivi.

Definire romagnoli un grande difensore che continua la tradizione dei grandi difensori mi pare davvero eccessivo.

L’ultima affermazione non so se inquadrarla sotto la fattispecie humour nero o humour vero. Una cosa è certa: è humour.
 

bmb

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Ricordati che la Giuve di quell’anno arrivò ad un passo dalla quarta finale di CL consecutiva, perdendo solo in rimonta contro lo United che farà il Triplete. Ed era una Giuve da settimo posto in Serie A.

Forse non ci rendiamo conto di cosa fosse la Serie A all’epoca, Bmb (altro che là Premier attuale).

Indubbiamente, era ancora il periodo delle sette sorelle. Ma il livello di quel Milan si vide subito la stagione successiva, con 61 punti in campionato ed una eliminazione al primo girone di Champions League.
 

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