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Albertini, G. Galli, Sacchi e Antonini sul Milan 2021/2022, alla GDS.
Albertini:"Se parliamo di potenzialità, rispetto all’agosto scorso il Milan è allo stesso punto: si sapeva che avrebbe dovuto lottare per qualificarsi alla Champions League e si sa che dovrà lottare nella prossima stagione, ma se pensiamo al finale di campionato e allo straordinario lavoro di Pioli si può ben sperare. I giocatori sono più maturi, hanno una consapevolezza maggiore dei propri mezzi. L’assenza di Donnarumma peserà, perché uno così è insostituibile, ma il Milan ha preso un portiere forte come Maignan che è campione di Francia. Gigio ha portato 10-12 punti, è stato importante quanto un centravanti, ma non si vincono i campionati con i portieri: con un portiere bravo si comincia e si finisce 0-0. Il Milan ha perso un fuoriclasse però può contare sulla crescita di tutti, Kessie, Calabria, Tonali, Bennacer. Ha perso Calhanoglu, che però è un giocatore sostituibile. Adesso a centrocampo c’è un buco ma mi aspetto che arrivi qualcuno. Giroud compensa alcune assenze, Pioli garantisce continuità. E nessuno chiede al Milan di vincere lo scudetto. Anche questo è un vantaggio".
Antonini:"Rispetto all’anno scorso c’è più consapevolezza. Conosco bene Pioli, l’ho avuto come allenatore e posso dire che è bravissimo, un leader silenzioso. Se Ibra sta bene, con lui e Giroud che porta esperienza sarà un Milan migliore. Gigio ha fatto tanto in questi anni, è il portiere più forte del mondo, però Maignan mi ha dato subito belle sensazioni. Ha personalità, sa come si gioca a un livello alto. Manca ancora un colpo in mezzo al campo, perché è partito Calhanoglu, giocatore bravo ma non insostituibile. Credo che sarà fondamentale il rinnovo di Kessie, uno che dà forza a tutta la squadra: tenerlo al Milan è un’operazione importante, non bisogna lasciarselo scappare. Kessie è il motore costante, Theo Hernandez dà entusiasmo e sostanza. A questo Milan do per ora un sette e mezzo, partiamo da una buona base in un campionato complicato ed equilibrato. La Juve è più debole del Milan nonostante certe individualità e l’Inter ha perso Lukaku. Gigio ci mancherà, ma questo Milan può ancora giocarsela con tutti e lo ha capito. È questa la sua forza"
G. Galli:"Le individualità contano, ma inserite nel collettivo, che viene prima. A memoria, a parte Maradona non vedo altri capaci forse di vincere da soli. Donnarumma è fortissimo, ma non è sinonimo di scudetto. Se n’è andato, ce ne faremo una ragione, anche perché in Italia uno come Gigio non ce l’ha più il Milan ma non ce l’hanno nemmeno gli altri. Non bisogna commettere l’errore di paragonarlo a Maignan, che è diverso: portiere muscolare, fisico, che in Italia potrà crescere sul piano tecnico. E il Milan ha preso Giroud che è particolare; conta per come sa giocare con la squadra e per la squadra, non per i gol che segna. Giroud è come Ibra e il Milan sta lavorando bene, con una politica chiara e figure e compiti ben definiti a livello dirigenziale. Poi c’è Pioli: gli imputavano il rendimento al secondo anno, stavolta ha fatto anche meglio della prima stagione. Sarà un campionato strano, il ritorno del pubblico cambierà tutto e il Milan ha il vantaggio di giocare leggero. Il percorso di crescita continua".
Sacchi"Mancherà Donnarumma, mancherà anche Calhanoglu, però il problema non sarà tanto riempire le caselle. L’importante per Pioli sarà che la sua squadra mantenga l’entusiasmo e l’umiltà che le hanno permesso nella stagione scorsa di andare oltre ogni aspettativa. Se superano il rischio dell’appagamento, i giocatori di Pioli possono diventare ancora più bravi. Non devono pensare di essere arrivati , ma devono imparare a giocare a memoria, a occhi chiusi. È lo step che manca. Rispetto allo scorso anno però sono tutti migliorati, Kessie, Calabria, tanti altri. Donnarumma è un buon portiere, ma conta l’insieme. Per quello che riguarda l’attacco, Ibra e Giroud sono fortissimi, però avanti con gli anni: è questa la vera incognita. Il Milan fin qui è stato un gruppo coeso, ha avuto entusiasmo, umiltà, generosità: aumenterà anche la classe dei singoli se continuerà su questa strada. E avere ancora Pioli in panchina è un grande vantaggio, perché il lavoro è già avviato da tempo. Ma per essere ancora più bravi non basta sostituire chi è partito: bisogna mantenere lo spirito giusto, questa è la chiave":
Albertini:"Se parliamo di potenzialità, rispetto all’agosto scorso il Milan è allo stesso punto: si sapeva che avrebbe dovuto lottare per qualificarsi alla Champions League e si sa che dovrà lottare nella prossima stagione, ma se pensiamo al finale di campionato e allo straordinario lavoro di Pioli si può ben sperare. I giocatori sono più maturi, hanno una consapevolezza maggiore dei propri mezzi. L’assenza di Donnarumma peserà, perché uno così è insostituibile, ma il Milan ha preso un portiere forte come Maignan che è campione di Francia. Gigio ha portato 10-12 punti, è stato importante quanto un centravanti, ma non si vincono i campionati con i portieri: con un portiere bravo si comincia e si finisce 0-0. Il Milan ha perso un fuoriclasse però può contare sulla crescita di tutti, Kessie, Calabria, Tonali, Bennacer. Ha perso Calhanoglu, che però è un giocatore sostituibile. Adesso a centrocampo c’è un buco ma mi aspetto che arrivi qualcuno. Giroud compensa alcune assenze, Pioli garantisce continuità. E nessuno chiede al Milan di vincere lo scudetto. Anche questo è un vantaggio".
Antonini:"Rispetto all’anno scorso c’è più consapevolezza. Conosco bene Pioli, l’ho avuto come allenatore e posso dire che è bravissimo, un leader silenzioso. Se Ibra sta bene, con lui e Giroud che porta esperienza sarà un Milan migliore. Gigio ha fatto tanto in questi anni, è il portiere più forte del mondo, però Maignan mi ha dato subito belle sensazioni. Ha personalità, sa come si gioca a un livello alto. Manca ancora un colpo in mezzo al campo, perché è partito Calhanoglu, giocatore bravo ma non insostituibile. Credo che sarà fondamentale il rinnovo di Kessie, uno che dà forza a tutta la squadra: tenerlo al Milan è un’operazione importante, non bisogna lasciarselo scappare. Kessie è il motore costante, Theo Hernandez dà entusiasmo e sostanza. A questo Milan do per ora un sette e mezzo, partiamo da una buona base in un campionato complicato ed equilibrato. La Juve è più debole del Milan nonostante certe individualità e l’Inter ha perso Lukaku. Gigio ci mancherà, ma questo Milan può ancora giocarsela con tutti e lo ha capito. È questa la sua forza"
G. Galli:"Le individualità contano, ma inserite nel collettivo, che viene prima. A memoria, a parte Maradona non vedo altri capaci forse di vincere da soli. Donnarumma è fortissimo, ma non è sinonimo di scudetto. Se n’è andato, ce ne faremo una ragione, anche perché in Italia uno come Gigio non ce l’ha più il Milan ma non ce l’hanno nemmeno gli altri. Non bisogna commettere l’errore di paragonarlo a Maignan, che è diverso: portiere muscolare, fisico, che in Italia potrà crescere sul piano tecnico. E il Milan ha preso Giroud che è particolare; conta per come sa giocare con la squadra e per la squadra, non per i gol che segna. Giroud è come Ibra e il Milan sta lavorando bene, con una politica chiara e figure e compiti ben definiti a livello dirigenziale. Poi c’è Pioli: gli imputavano il rendimento al secondo anno, stavolta ha fatto anche meglio della prima stagione. Sarà un campionato strano, il ritorno del pubblico cambierà tutto e il Milan ha il vantaggio di giocare leggero. Il percorso di crescita continua".
Sacchi"Mancherà Donnarumma, mancherà anche Calhanoglu, però il problema non sarà tanto riempire le caselle. L’importante per Pioli sarà che la sua squadra mantenga l’entusiasmo e l’umiltà che le hanno permesso nella stagione scorsa di andare oltre ogni aspettativa. Se superano il rischio dell’appagamento, i giocatori di Pioli possono diventare ancora più bravi. Non devono pensare di essere arrivati , ma devono imparare a giocare a memoria, a occhi chiusi. È lo step che manca. Rispetto allo scorso anno però sono tutti migliorati, Kessie, Calabria, tanti altri. Donnarumma è un buon portiere, ma conta l’insieme. Per quello che riguarda l’attacco, Ibra e Giroud sono fortissimi, però avanti con gli anni: è questa la vera incognita. Il Milan fin qui è stato un gruppo coeso, ha avuto entusiasmo, umiltà, generosità: aumenterà anche la classe dei singoli se continuerà su questa strada. E avere ancora Pioli in panchina è un grande vantaggio, perché il lavoro è già avviato da tempo. Ma per essere ancora più bravi non basta sostituire chi è partito: bisogna mantenere lo spirito giusto, questa è la chiave":