Albertini e Vieri su Milan, Leao, Pioli, Tonali e Maldini...

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Albertini a Repubblica:"Il Milan vicino allo scudetto? Lo sport ci insegna che tutto è possibile, però sarei stupito se sprecasse l’occasione. Anche perché ha meritato di trovarsi in questa situazione. Non è un luogo comune che non esistano partite scontate, a nessuno piace mai perdere. Dipenderà molto dalla capacità di indirizzare presto la partita, per non restare preda della preoccupazione"

"Analogie col passato? L’unica plausibile è che anche nel 1999il Milan non era favorito a inizio campionato. Quella però era una squadra piùesperta, questa è più giovane, ma arriva da un progetto lungo due anni e mezzo. L’ultimo dei miei cinque scudetti al Milan è quello che avevamo festeggiato di più, perché era inatteso. Se andrà bene, credo che sarà così anche stavolta"

"MIlan di Pioli come quello di Sacchi? Il calcio è sempre lo stesso, ma si evolve. E Pioli, anche tatticamente è davvero attento a evolversi. Poi la cosa più importante è l’interpretazione della partita. La tattica soffoca il talento se pensi solo a quello. Invece valorizza il collettivo, e all’interno del collettivo il talento, se il calciatore, seguendo la traccia che gli dà l’allenatore, riesce a mettere a profitto le sue doti"

"L'abilità coi piedi di Maignan? Quello è l’esempio su tutti: il portiere che fa anche il regista. Poi ci sono i terzini che fanno le ali o i
centrocampisti che scambiano le posizioni e diventano universali".

"Tonali è un pò tutto. E' moderno. Può fare la mezzala e giocare davanti alla difesa. Ed è pure un incontrista"

"Maldini? In questi anni Paolo ha acquisito esperienza e sta dando il suo contributo alla società che ama. Essere dirigente è un altro lavoro, e Paolo ha potuto mettere a frutto, per il bene del Milan, ciò che un dirigente senza il suo passato non può avere».

"Il no del Milan a Donnarumma e Kessie? Oggi devi valutare tra la possibilità di spendere e la sostenibilità economica, un progetto sportivo deve tenere conto del club

"Ibra? Sarà la società a stabilirlo. Di sicuro l’importanza e il carisma di Ibra non se li è mai nascosti nessuno".

Vieri al CorSera:"La qualità migliore del Milan? Il gruppo. Due anni di serio lavoro hanno fatto la differenza. Percorso magnifico quello di Pioli sul campo e di Paolo Maldini nella scelta dei giocatori: servono campioni che siano anche uomini di un certo tipo. Il calcio non è il
golf o il tennis, è una questione di squadra, di meccanismi, coraggio, rispetto e generosità reciproca. E il Milan non molla ma"

"L'uomo copertina del Milan? Leao. Talento enorme, e se diventa più continuo non ha confini...".
 

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Albertini a Repubblica:"Il Milan vicino allo scudetto? Lo sport ci insegna che tutto è possibile, però sarei stupito se sprecasse l’occasione. Anche perché ha meritato di trovarsi in questa situazione. Non è un luogo comune che non esistano partite scontate, a nessuno piace mai perdere. Dipenderà molto dalla capacità di indirizzare presto la partita, per non restare preda della preoccupazione"

"Analogie col passato? L’unica plausibile è che anche nel 1999il Milan non era favorito a inizio campionato. Quella però era una squadra piùesperta, questa è più giovane, ma arriva da un progetto lungo due anni e mezzo. L’ultimo dei miei cinque scudetti al Milan è quello che avevamo festeggiato di più, perché era inatteso. Se andrà bene, credo che sarà così anche stavolta"

"MIlan di Pioli come quello di Sacchi? Il calcio è sempre lo stesso, ma si evolve. E Pioli, anche tatticamente è davvero attento a evolversi. Poi la cosa più importante è l’interpretazione della partita. La tattica soffoca il talento se pensi solo a quello. Invece valorizza il collettivo, e all’interno del collettivo il talento, se il calciatore, seguendo la traccia che gli dà l’allenatore, riesce a mettere a profitto le sue doti"

"L'abilità coi piedi di Maignan? Quello è l’esempio su tutti: il portiere che fa anche il regista. Poi ci sono i terzini che fanno le ali o i
centrocampisti che scambiano le posizioni e diventano universali".

"Tonali è un pò tutto. E' moderno. Può fare la mezzala e giocare davanti alla difesa. Ed è pure un incontrista"

"Maldini? In questi anni Paolo ha acquisito esperienza e sta dando il suo contributo alla società che ama. Essere dirigente è un altro lavoro, e Paolo ha potuto mettere a frutto, per il bene del Milan, ciò che un dirigente senza il suo passato non può avere».

"Il no del Milan a Donnarumma e Kessie? Oggi devi valutare tra la possibilità di spendere e la sostenibilità economica, un progetto sportivo deve tenere conto del club

"Ibra? Sarà la società a stabilirlo. Di sicuro l’importanza e il carisma di Ibra non se li è mai nascosti nessuno".

Vieri al CorSera:"La qualità migliore del Milan? Il gruppo. Due anni di serio lavoro hanno fatto la differenza. Percorso magnifico quello di Pioli sul campo e di Paolo Maldini nella scelta dei giocatori: servono campioni che siano anche uomini di un certo tipo. Il calcio non è il
golf o il tennis, è una questione di squadra, di meccanismi, coraggio, rispetto e generosità reciproca. E il Milan non molla ma"

"L'uomo copertina del Milan? Leao. Talento enorme, e se diventa più continuo non ha confini...".
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Albertini a Repubblica:"Il Milan vicino allo scudetto? Lo sport ci insegna che tutto è possibile, però sarei stupito se sprecasse l’occasione. Anche perché ha meritato di trovarsi in questa situazione. Non è un luogo comune che non esistano partite scontate, a nessuno piace mai perdere. Dipenderà molto dalla capacità di indirizzare presto la partita, per non restare preda della preoccupazione"

"Analogie col passato? L’unica plausibile è che anche nel 1999il Milan non era favorito a inizio campionato. Quella però era una squadra piùesperta, questa è più giovane, ma arriva da un progetto lungo due anni e mezzo. L’ultimo dei miei cinque scudetti al Milan è quello che avevamo festeggiato di più, perché era inatteso. Se andrà bene, credo che sarà così anche stavolta"

"MIlan di Pioli come quello di Sacchi? Il calcio è sempre lo stesso, ma si evolve. E Pioli, anche tatticamente è davvero attento a evolversi. Poi la cosa più importante è l’interpretazione della partita. La tattica soffoca il talento se pensi solo a quello. Invece valorizza il collettivo, e all’interno del collettivo il talento, se il calciatore, seguendo la traccia che gli dà l’allenatore, riesce a mettere a profitto le sue doti"

"L'abilità coi piedi di Maignan? Quello è l’esempio su tutti: il portiere che fa anche il regista. Poi ci sono i terzini che fanno le ali o i
centrocampisti che scambiano le posizioni e diventano universali".

"Tonali è un pò tutto. E' moderno. Può fare la mezzala e giocare davanti alla difesa. Ed è pure un incontrista"

"Maldini? In questi anni Paolo ha acquisito esperienza e sta dando il suo contributo alla società che ama. Essere dirigente è un altro lavoro, e Paolo ha potuto mettere a frutto, per il bene del Milan, ciò che un dirigente senza il suo passato non può avere».

"Il no del Milan a Donnarumma e Kessie? Oggi devi valutare tra la possibilità di spendere e la sostenibilità economica, un progetto sportivo deve tenere conto del club

"Ibra? Sarà la società a stabilirlo. Di sicuro l’importanza e il carisma di Ibra non se li è mai nascosti nessuno".

Vieri al CorSera:"La qualità migliore del Milan? Il gruppo. Due anni di serio lavoro hanno fatto la differenza. Percorso magnifico quello di Pioli sul campo e di Paolo Maldini nella scelta dei giocatori: servono campioni che siano anche uomini di un certo tipo. Il calcio non è il
golf o il tennis, è una questione di squadra, di meccanismi, coraggio, rispetto e generosità reciproca. E il Milan non molla ma"

"L'uomo copertina del Milan? Leao. Talento enorme, e se diventa più continuo non ha confini...".
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Albertini a Repubblica:"Il Milan vicino allo scudetto? Lo sport ci insegna che tutto è possibile, però sarei stupito se sprecasse l’occasione. Anche perché ha meritato di trovarsi in questa situazione. Non è un luogo comune che non esistano partite scontate, a nessuno piace mai perdere. Dipenderà molto dalla capacità di indirizzare presto la partita, per non restare preda della preoccupazione"

"Analogie col passato? L’unica plausibile è che anche nel 1999il Milan non era favorito a inizio campionato. Quella però era una squadra piùesperta, questa è più giovane, ma arriva da un progetto lungo due anni e mezzo. L’ultimo dei miei cinque scudetti al Milan è quello che avevamo festeggiato di più, perché era inatteso. Se andrà bene, credo che sarà così anche stavolta"

"MIlan di Pioli come quello di Sacchi? Il calcio è sempre lo stesso, ma si evolve. E Pioli, anche tatticamente è davvero attento a evolversi. Poi la cosa più importante è l’interpretazione della partita. La tattica soffoca il talento se pensi solo a quello. Invece valorizza il collettivo, e all’interno del collettivo il talento, se il calciatore, seguendo la traccia che gli dà l’allenatore, riesce a mettere a profitto le sue doti"

"L'abilità coi piedi di Maignan? Quello è l’esempio su tutti: il portiere che fa anche il regista. Poi ci sono i terzini che fanno le ali o i
centrocampisti che scambiano le posizioni e diventano universali".

"Tonali è un pò tutto. E' moderno. Può fare la mezzala e giocare davanti alla difesa. Ed è pure un incontrista"

"Maldini? In questi anni Paolo ha acquisito esperienza e sta dando il suo contributo alla società che ama. Essere dirigente è un altro lavoro, e Paolo ha potuto mettere a frutto, per il bene del Milan, ciò che un dirigente senza il suo passato non può avere».

"Il no del Milan a Donnarumma e Kessie? Oggi devi valutare tra la possibilità di spendere e la sostenibilità economica, un progetto sportivo deve tenere conto del club

"Ibra? Sarà la società a stabilirlo. Di sicuro l’importanza e il carisma di Ibra non se li è mai nascosti nessuno".

Vieri al CorSera:"La qualità migliore del Milan? Il gruppo. Due anni di serio lavoro hanno fatto la differenza. Percorso magnifico quello di Pioli sul campo e di Paolo Maldini nella scelta dei giocatori: servono campioni che siano anche uomini di un certo tipo. Il calcio non è il
golf o il tennis, è una questione di squadra, di meccanismi, coraggio, rispetto e generosità reciproca. E il Milan non molla ma"

"L'uomo copertina del Milan? Leao. Talento enorme, e se diventa più continuo non ha confini...".
Parole da scolpire su pietra quelli di Vieri.campioni e Uomini tassativamente con la U maiuscola.
 

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