Agresti:"Sicuri che Leao valga i soldi che chiede?"

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Stefano Agresti alla GDS:"Leao è un grande campione a sprazzi. In certi periodi, o in certe partite, ha colpi fenomenali, è sufficientementecontinuo, incide e decide; in altre circostanze, per tempi non brevi, diventa un calciatore normale e avolte anche meno, quando l’indolenza prende il sopravvento. Del grande campione ha le qualità tecniche e fisiche, ma per esserlo davvero occorrono caratteristiche che lui per ora non possiede: saper soffrire, mettersi al servizio della squadra, lottare e rendersi utile anche quando non si è nella giornata migliore. Un grande campione incompiuto, insomma.Leao è stato determinante nello scudetto del Milan, non a caso è stato eletto miglior giocatore del campionato 2021-22. Ma in questa stagione, anziché confermarsi e consacrarsi, s’è un po’ smarrito. Ha invece mantenuto le idee chiarissime quando si è trattato di definire il nuovo contratto, avanzando richieste decisamente elevate: 7,5 milioni netti a stagione, 2 milioni alla firma, premi e bonus assortiti, un consistente contributo al pagamento del debito nei confronti dello Sporting (la penale è dovuta alla rescissione unilaterale del legame con il club portoghese da parte del giocatore). Rafa, insomma, vuole un accordo in stile Premier, a cifre alle quali il Milan non si è mai nemmeno avvicinato durante gli anni di gestione da parte di Elliott. Anzi, per non soddisfare pretese ritenute esose, o comunque eccessive, il club rossonero ha rinunciato a calciatori giovani e importanti: Donnarumma, Calhanoglu, Kessie. Stavolta sembra invece che ci sia l’intenzione di provare a andare incontro a Leao, nonostante la strategia finanziaria tra la vecchia proprietà e RedBird sia la stessa, improntata alla cautela. E nonostante si sia riusciti a fare a meno di quei tre giocatori così importanti andati via a costo zero.Se il Milan accetterà le richieste di Leao, gli darà un credito enorme riconoscendogli uno stipendio - e annessi - da grande campione. Sarà il club rossonero a andare incontro al portoghese più di quanto non faccia lui con la società che gli ha consentito di maturare e esplodere, aspettandolo anche dopo le prime due deludenti stagioni. Nessuno chiede a Leao di essere riconoscente al Milan: la riconoscenza nel calcio non esiste e certo non può averla chi si affida a una pletora di procuratori e avvocati tutti impegnati a massimizzare i rispettivi profitti. Semmai è il club a dover valutare con grande attenzione il passo che sta per compiere. Perché Leao ha tutto per essere un grande campione, ma ancora non lo è. E per una società italiana un accordo del genere può diventare estremamente gravoso se il rendimento e i risultati non sono adeguati all’investimento".
 

morokan

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Stefano Agresti alla GDS:"Leao è un grande campione a sprazzi. In certi periodi, o in certe partite, ha colpi fenomenali, è sufficientementecontinuo, incide e decide; in altre circostanze, per tempi non brevi, diventa un calciatore normale e avolte anche meno, quando l’indolenza prende il sopravvento. Del grande campione ha le qualità tecniche e fisiche, ma per esserlo davvero occorrono caratteristiche che lui per ora non possiede: saper soffrire, mettersi al servizio della squadra, lottare e rendersi utile anche quando non si è nella giornata migliore. Un grande campione incompiuto, insomma.Leao è stato determinante nello scudetto del Milan, non a caso è stato eletto miglior giocatore del campionato 2021-22. Ma in questa stagione, anziché confermarsi e consacrarsi, s’è un po’ smarrito. Ha invece mantenuto le idee chiarissime quando si è trattato di definire il nuovo contratto, avanzando richieste decisamente elevate: 7,5 milioni netti a stagione, 2 milioni alla firma, premi e bonus assortiti, un consistente contributo al pagamento del debito nei confronti dello Sporting (la penale è dovuta alla rescissione unilaterale del legame con il club portoghese da parte del giocatore). Rafa, insomma, vuole un accordo in stile Premier, a cifre alle quali il Milan non si è mai nemmeno avvicinato durante gli anni di gestione da parte di Elliott. Anzi, per non soddisfare pretese ritenute esose, o comunque eccessive, il club rossonero ha rinunciato a calciatori giovani e importanti: Donnarumma, Calhanoglu, Kessie. Stavolta sembra invece che ci sia l’intenzione di provare a andare incontro a Leao, nonostante la strategia finanziaria tra la vecchia proprietà e RedBird sia la stessa, improntata alla cautela. E nonostante si sia riusciti a fare a meno di quei tre giocatori così importanti andati via a costo zero.Se il Milan accetterà le richieste di Leao, gli darà un credito enorme riconoscendogli uno stipendio - e annessi - da grande campione. Sarà il club rossonero a andare incontro al portoghese più di quanto non faccia lui con la società che gli ha consentito di maturare e esplodere, aspettandolo anche dopo le prime due deludenti stagioni. Nessuno chiede a Leao di essere riconoscente al Milan: la riconoscenza nel calcio non esiste e certo non può averla chi si affida a una pletora di procuratori e avvocati tutti impegnati a massimizzare i rispettivi profitti. Semmai è il club a dover valutare con grande attenzione il passo che sta per compiere. Perché Leao ha tutto per essere un grande campione, ma ancora non lo è. E per una società italiana un accordo del genere può diventare estremamente gravoso se il rendimento e i risultati non sono adeguati all’investimento".
quoto anche gli spazi
 
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Stefano Agresti alla GDS:"Leao è un grande campione a sprazzi. In certi periodi, o in certe partite, ha colpi fenomenali, è sufficientementecontinuo, incide e decide; in altre circostanze, per tempi non brevi, diventa un calciatore normale e avolte anche meno, quando l’indolenza prende il sopravvento. Del grande campione ha le qualità tecniche e fisiche, ma per esserlo davvero occorrono caratteristiche che lui per ora non possiede: saper soffrire, mettersi al servizio della squadra, lottare e rendersi utile anche quando non si è nella giornata migliore. Un grande campione incompiuto, insomma.Leao è stato determinante nello scudetto del Milan, non a caso è stato eletto miglior giocatore del campionato 2021-22. Ma in questa stagione, anziché confermarsi e consacrarsi, s’è un po’ smarrito. Ha invece mantenuto le idee chiarissime quando si è trattato di definire il nuovo contratto, avanzando richieste decisamente elevate: 7,5 milioni netti a stagione, 2 milioni alla firma, premi e bonus assortiti, un consistente contributo al pagamento del debito nei confronti dello Sporting (la penale è dovuta alla rescissione unilaterale del legame con il club portoghese da parte del giocatore). Rafa, insomma, vuole un accordo in stile Premier, a cifre alle quali il Milan non si è mai nemmeno avvicinato durante gli anni di gestione da parte di Elliott. Anzi, per non soddisfare pretese ritenute esose, o comunque eccessive, il club rossonero ha rinunciato a calciatori giovani e importanti: Donnarumma, Calhanoglu, Kessie. Stavolta sembra invece che ci sia l’intenzione di provare a andare incontro a Leao, nonostante la strategia finanziaria tra la vecchia proprietà e RedBird sia la stessa, improntata alla cautela. E nonostante si sia riusciti a fare a meno di quei tre giocatori così importanti andati via a costo zero.Se il Milan accetterà le richieste di Leao, gli darà un credito enorme riconoscendogli uno stipendio - e annessi - da grande campione. Sarà il club rossonero a andare incontro al portoghese più di quanto non faccia lui con la società che gli ha consentito di maturare e esplodere, aspettandolo anche dopo le prime due deludenti stagioni. Nessuno chiede a Leao di essere riconoscente al Milan: la riconoscenza nel calcio non esiste e certo non può averla chi si affida a una pletora di procuratori e avvocati tutti impegnati a massimizzare i rispettivi profitti. Semmai è il club a dover valutare con grande attenzione il passo che sta per compiere. Perché Leao ha tutto per essere un grande campione, ma ancora non lo è. E per una società italiana un accordo del genere può diventare estremamente gravoso se il rendimento e i risultati non sono adeguati all’investimento".
Assolutamente no, ma nella mediocre Serie A lui è un top player. Diciamo che in un mondo perfetto sarebbe Theo a dover prendere uno stipendio da 7 milioni, e Leao da 4,5.
 

kipstar

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per me solo una cosa è chiara.....o rinnova a fine stagione o c'è da venderlo. altro non vedo.
le cifre per i rinnovi sono tutte opinabili.....ci sono giocatori [per esempio in premier] che PER ME hanno degli ingaggi fuori da ogni logica....in quanto poco più che buoni giocatori....eppure. Quindi non ne faccio un discorso di cifre ma di progettualità nel contesto.

che poi Rafa dovrebbe essere più continuo lo sanno anche i sassi....l'anno scorso ha fatto un finale di stagione straordinario. vediamo se si ripete.

imho.
 
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Stefano Agresti alla GDS:"Leao è un grande campione a sprazzi. In certi periodi, o in certe partite, ha colpi fenomenali, è sufficientementecontinuo, incide e decide; in altre circostanze, per tempi non brevi, diventa un calciatore normale e avolte anche meno, quando l’indolenza prende il sopravvento. Del grande campione ha le qualità tecniche e fisiche, ma per esserlo davvero occorrono caratteristiche che lui per ora non possiede: saper soffrire, mettersi al servizio della squadra, lottare e rendersi utile anche quando non si è nella giornata migliore. Un grande campione incompiuto, insomma.Leao è stato determinante nello scudetto del Milan, non a caso è stato eletto miglior giocatore del campionato 2021-22. Ma in questa stagione, anziché confermarsi e consacrarsi, s’è un po’ smarrito. Ha invece mantenuto le idee chiarissime quando si è trattato di definire il nuovo contratto, avanzando richieste decisamente elevate: 7,5 milioni netti a stagione, 2 milioni alla firma, premi e bonus assortiti, un consistente contributo al pagamento del debito nei confronti dello Sporting (la penale è dovuta alla rescissione unilaterale del legame con il club portoghese da parte del giocatore). Rafa, insomma, vuole un accordo in stile Premier, a cifre alle quali il Milan non si è mai nemmeno avvicinato durante gli anni di gestione da parte di Elliott. Anzi, per non soddisfare pretese ritenute esose, o comunque eccessive, il club rossonero ha rinunciato a calciatori giovani e importanti: Donnarumma, Calhanoglu, Kessie. Stavolta sembra invece che ci sia l’intenzione di provare a andare incontro a Leao, nonostante la strategia finanziaria tra la vecchia proprietà e RedBird sia la stessa, improntata alla cautela. E nonostante si sia riusciti a fare a meno di quei tre giocatori così importanti andati via a costo zero.Se il Milan accetterà le richieste di Leao, gli darà un credito enorme riconoscendogli uno stipendio - e annessi - da grande campione. Sarà il club rossonero a andare incontro al portoghese più di quanto non faccia lui con la società che gli ha consentito di maturare e esplodere, aspettandolo anche dopo le prime due deludenti stagioni. Nessuno chiede a Leao di essere riconoscente al Milan: la riconoscenza nel calcio non esiste e certo non può averla chi si affida a una pletora di procuratori e avvocati tutti impegnati a massimizzare i rispettivi profitti. Semmai è il club a dover valutare con grande attenzione il passo che sta per compiere. Perché Leao ha tutto per essere un grande campione, ma ancora non lo è. E per una società italiana un accordo del genere può diventare estremamente gravoso se il rendimento e i risultati non sono adeguati all’investimento".
Se dobbiamo continuare col 3-5-1-1 non lo rinnoverei, soldi buttati
 
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Stefano Agresti alla GDS:"Leao è un grande campione a sprazzi. In certi periodi, o in certe partite, ha colpi fenomenali, è sufficientementecontinuo, incide e decide; in altre circostanze, per tempi non brevi, diventa un calciatore normale e avolte anche meno, quando l’indolenza prende il sopravvento. Del grande campione ha le qualità tecniche e fisiche, ma per esserlo davvero occorrono caratteristiche che lui per ora non possiede: saper soffrire, mettersi al servizio della squadra, lottare e rendersi utile anche quando non si è nella giornata migliore. Un grande campione incompiuto, insomma.Leao è stato determinante nello scudetto del Milan, non a caso è stato eletto miglior giocatore del campionato 2021-22. Ma in questa stagione, anziché confermarsi e consacrarsi, s’è un po’ smarrito. Ha invece mantenuto le idee chiarissime quando si è trattato di definire il nuovo contratto, avanzando richieste decisamente elevate: 7,5 milioni netti a stagione, 2 milioni alla firma, premi e bonus assortiti, un consistente contributo al pagamento del debito nei confronti dello Sporting (la penale è dovuta alla rescissione unilaterale del legame con il club portoghese da parte del giocatore). Rafa, insomma, vuole un accordo in stile Premier, a cifre alle quali il Milan non si è mai nemmeno avvicinato durante gli anni di gestione da parte di Elliott. Anzi, per non soddisfare pretese ritenute esose, o comunque eccessive, il club rossonero ha rinunciato a calciatori giovani e importanti: Donnarumma, Calhanoglu, Kessie. Stavolta sembra invece che ci sia l’intenzione di provare a andare incontro a Leao, nonostante la strategia finanziaria tra la vecchia proprietà e RedBird sia la stessa, improntata alla cautela. E nonostante si sia riusciti a fare a meno di quei tre giocatori così importanti andati via a costo zero.Se il Milan accetterà le richieste di Leao, gli darà un credito enorme riconoscendogli uno stipendio - e annessi - da grande campione. Sarà il club rossonero a andare incontro al portoghese più di quanto non faccia lui con la società che gli ha consentito di maturare e esplodere, aspettandolo anche dopo le prime due deludenti stagioni. Nessuno chiede a Leao di essere riconoscente al Milan: la riconoscenza nel calcio non esiste e certo non può averla chi si affida a una pletora di procuratori e avvocati tutti impegnati a massimizzare i rispettivi profitti. Semmai è il club a dover valutare con grande attenzione il passo che sta per compiere. Perché Leao ha tutto per essere un grande campione, ma ancora non lo è. E per una società italiana un accordo del genere può diventare estremamente gravoso se il rendimento e i risultati non sono adeguati all’investimento".

Sono d' accordo parola per parola.
Al termine della scorsa stagione, ne meritava anche 8.

Quest' anno, pur essendo il nostro miglior attaccante (i numeri parlano chiaro) non è affatto migliorato come ci si aapettava.
Quindi ci sta non pensare che ne valga 8

Se per calcolare il merito di uno stipendio si deve guardare l' andamento di un calciatore, non deve salire solo quando gioca bene, ma scendere quando gioca male
 

El picinin

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Concordo con Agresti,se firma quel contratto,e poi non rende per tale investimento,ti trovi impelagato,per come ragionano i nostri proprietari in attacco non investi più un euro fino a quando c'è Leao.
 

hiei87

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Non li vale, ma non possiamo neanche permetterci di perderlo a 0. Ma neanche a 50 milioni, per dire, a meno che non si abbiano fenomeni in società che riescano a portarti con due spiccioli i Kvaratskelia di turno.
In un mondo perfetto lo teniamo e rafforziamo la rosa.
Realisticamente, secondo me l'ideale sarebbe rinnovarlo, venderlo bene (dai 100 milioni in su) e investire il ricavato per coprire almeno due o tre delle tante lacune strutturali che ha la nostra rosa.
 
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Stefano Agresti alla GDS:"Leao è un grande campione a sprazzi. In certi periodi, o in certe partite, ha colpi fenomenali, è sufficientementecontinuo, incide e decide; in altre circostanze, per tempi non brevi, diventa un calciatore normale e avolte anche meno, quando l’indolenza prende il sopravvento. Del grande campione ha le qualità tecniche e fisiche, ma per esserlo davvero occorrono caratteristiche che lui per ora non possiede: saper soffrire, mettersi al servizio della squadra, lottare e rendersi utile anche quando non si è nella giornata migliore. Un grande campione incompiuto, insomma.Leao è stato determinante nello scudetto del Milan, non a caso è stato eletto miglior giocatore del campionato 2021-22. Ma in questa stagione, anziché confermarsi e consacrarsi, s’è un po’ smarrito. Ha invece mantenuto le idee chiarissime quando si è trattato di definire il nuovo contratto, avanzando richieste decisamente elevate: 7,5 milioni netti a stagione, 2 milioni alla firma, premi e bonus assortiti, un consistente contributo al pagamento del debito nei confronti dello Sporting (la penale è dovuta alla rescissione unilaterale del legame con il club portoghese da parte del giocatore). Rafa, insomma, vuole un accordo in stile Premier, a cifre alle quali il Milan non si è mai nemmeno avvicinato durante gli anni di gestione da parte di Elliott. Anzi, per non soddisfare pretese ritenute esose, o comunque eccessive, il club rossonero ha rinunciato a calciatori giovani e importanti: Donnarumma, Calhanoglu, Kessie. Stavolta sembra invece che ci sia l’intenzione di provare a andare incontro a Leao, nonostante la strategia finanziaria tra la vecchia proprietà e RedBird sia la stessa, improntata alla cautela. E nonostante si sia riusciti a fare a meno di quei tre giocatori così importanti andati via a costo zero.Se il Milan accetterà le richieste di Leao, gli darà un credito enorme riconoscendogli uno stipendio - e annessi - da grande campione. Sarà il club rossonero a andare incontro al portoghese più di quanto non faccia lui con la società che gli ha consentito di maturare e esplodere, aspettandolo anche dopo le prime due deludenti stagioni. Nessuno chiede a Leao di essere riconoscente al Milan: la riconoscenza nel calcio non esiste e certo non può averla chi si affida a una pletora di procuratori e avvocati tutti impegnati a massimizzare i rispettivi profitti. Semmai è il club a dover valutare con grande attenzione il passo che sta per compiere. Perché Leao ha tutto per essere un grande campione, ma ancora non lo è. E per una società italiana un accordo del genere può diventare estremamente gravoso se il rendimento e i risultati non sono adeguati all’investimento".

Il ragionamento da fare è un altro: quanto vale il Milan senza Leao?
Non sarà costante, spesso e volentieri passeggia e non aiuta in fase difensiva, ma quando non gioca lui le già poche occasioni da goal a partita diventano praticamente...zero!
 
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Discorsi e giochi al massacro che non condivido perché in tempi non sospetti nessuno tra tutti i geni trombettieri ha fatto un bilancio e una riflessione del genere sul modigliani.


Sul fenomeno il silenzio più assoluto.
Alla fine hanno fatto passare pure per normale e per scelta di vita professionale quanto ha fatto.
Ora , siccome scemo non sono, tacete su tutto.
 
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