Perché si continua a sostenere che non si sappia chi ci sia dietro la cordata di Mr.Bee? Proprio qui su Milan World è stata riportata in esclusiva per l'Italia un'intervista di Bee alla tv nazionale thailandese in cui dichiara:
"Investirò oltre 20 miliardi di bath (500 milioni di euro) per comprare almeno il 51% delle quote societarie. Ridurrò l’onere dell’investimento grazie a finanziamenti bancari. Personalmente metterò circa 10 miliardi di bath (250 milioni di euro). Ho già preparato una strategia per farlo. In questi giorni ho parlato con le istituzioni finanziare coinvolte, compresi fondi d’investimento del Medio-Oriente e la “Bank Of China” per stilare i dettagli dell’offerta e sostenere insieme l’accesso al mercato ed il finanziamento dell’operazione"
Quindi la storia della CITIC (anche se qui si parla di Bank of China ma potrebbe essere un errore di traduzione) non è inventata o fantasiosa. L'ha ammessa su una tv nazionale il diretto interessato, con tanto di video disponibile su Internet. Perché allora i cinesi non hanno smentito? Perché i giornalisti embedded Alciato di Sky e Currò di Repubblica avevano riportato, con dovizia di particolari, questi piani già un mese prima di questa intervista? Magari perché fu lo stesso Bee a fargli arrivare queste informazioni? E perché dovrebbe mentire in una trattativa così delicata?
Piuttosto si potrebbe obiettare sull'affermazione relativa ai 250 milioni di euro che metterebbe lui stesso. In base a quanto sostiene Forbes ed ai profitti della sua società Thai Prime appare una cifra fuori dalla sua portata. E visto che nel 2014 Lucas dichiarò che aveva circa 200 milioni di euro da investire in Italia viene da chiedersi se allora la Doyen non abbia un peso più importante di quanto possa sembrare oggi. Si tratta però di illazioni e nulla più.
Quanto a Carlo Festa, quello che credeva alla dama cinese e pensava che Bee non avrebbe concluso nulla, eviterei di prenderlo sul serio. Deve essere l'inserto comico de "Il sole 24 ore".