FiglioDelDioOdino
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Torno a scrivere dopo parecchi giorni di pausa. Dopo l'ultima giornata di campionato ho deciso infatti di staccare e lo farò per ulteriore tempo perchè a stare dietro la nostra squadra e alle nostre vicende c'è solo da impazzire e da spappolarsi il fegato. Mi limiterò al campo perché a me piace la palla che rotola e amo questi colori.
Ormai siamo gli zimbelli d'italia e suscitiamo sentimenti in tutti i tifosi delle altre squadre che vanno dalla ilarità alla pietà.
Mi fa male dire questo ma è la realtà.
Io credo che la faccenda Giampaolo sia solo l'effetto e non la causa di quanto ci sta accadendo.
Mi spiego meglio.
Credevo che l'anno zero per noi milanisti fosse quello appena trascorso e che sulla base di quanto fatto e non fatto si sarebbe ripartiti con maggiore voglia di fare e con una visione più chiara della nostra situazione tecnica e finanziaria.
Ho sempre creduto, a torto o ragione non lo so, che Gattuso fosse uno dei problemi per come ha lavorato e per come ha svalutato quasi tutti i giocatori. Che non avesse grandi idee calcistiche era risaputo ma mai e poi mai avrei pensato che 'il grande sergente' si sarebbe perso e depresso portando l'umore di tutta la squadra sulle montagne russe della sua instabilità nervosa.
Perchè questo è stato il nostro anno : un continuo su e giù umorale che rifletteva le paure, le incertezze, il senso di inadeguatezza, l’eccessivo senso di responsabilità ma anche la voglia di fare, l'amore , la passione del mister per questi colori.
Alla faccia di chi dice che l'allenatore non conta o conta poco.
Doveva quindi essere l'esonero del mister ,pur fatto con garbo per rispetto dell’uomo, il passo numero uno della società e il primo squillo forte nella costruzione della nuova stagione.
E invece è stato il mister ad uscirne da vero vincitore morale e tecnico lasciando ad oggi dubbi sulla progettualità futura e sui programmi del club. Non dovevano andare cosi gli eventi a mio parere.
Inviterei a guardare in casa inter o juve dove la riconoscenza verso Spalletti e Allegri passa ovviamente anche in secondo piano rispetto ai programmi societari.
Per un anno intero ci raccontavano di un rapporto quotidiano e conflittuale tra leo e gattuso a tal punto che si era creato come un giochino della torre : Chi salvare? Chi buttare?
Noi tifosi la scelta l’avevamo fatta tutti, certi che da questa scelta sarebbe dipeso il nostro futuro. Sul finire della stagione addirittura c’era chi ci raccontava che il sacrificato sarebbe stato il dirigente, con il mister salvato grazie alla stima che gazids nutre nei suoi confronti.
Ma come recita il nostro mantra rossonero : se due sono gli scenari possibili, da noi si realizza il peggiore.
Ecco cosi che in un colpo solo perdiamo tecnico e direttore sportivo.
Eccoci quindi qua, 4-6—2019, a dover ancora, per l’ennesima volta, ricostruire l’assetto tecnico per la…. Quarta stagione di fila?? Ho perso pure il conto tra mercato bloccato/condiviso/condizionato ecc ecc.
E’ questo che non mando giù e che mi ha stufato, è questo che non accetto : mentre tutti fanno calcio da noi si fa solo politica, finanza e si riparte da zero. Sempre da zero.
Alla fine l’allenatore che tessereremo sarà solo il migliore tra quelli possibili, sarà sempre e solo una soluzione di ripiego. Come un ripiego è stato lo scorso anno è stato confermare gattuso, visti i tempi ristretti e le condizioni molto particolari.
Su Giampaolo che dire?
Penso che sia un allenatore con idee e lo reputo molto preparato tatticamente ( guardo spesso le sue squadre) ma ha grossi limiti di personalità e nel gestire lo stress nonché nella comunicazione ,dove spesso si perde con la sua filosofia.
L’allenatore giovane ci può anche stare se una società lo sa appoggiare e proteggere ma il milan non è la samp o l’empoli di turno e se non si hanno spalle larghe e mente lucida non si guadagna mai la stima dei calciatori , della piazza, dei giornalisti.
Il giovane allenatore deve avere grande forza mentale, tanta autostima, irriverenza e capacità di trasmettere le sue idee. Francamente a me Giampaolo pare un cucciolo bagnato e dubito arriverà a Natale.
Circa i programmi societari vedremo quali saranno le linee guida ma credo sarà l’ennesimo mercato fatto di salti mortali. Il mercato da fare lo avrebbe dovuto fare Leo, tessendo rapporti con altri club e procuratori nel corso dell’anno. E invece mentre gli altri concludono trattative avviate già in primavera noi stiamo con un occhio alla sentenza uefa e uno alla riorganizzazione societaria.
Tutto tace, tutto fermo, tutto non-calcio.
L’anno appena trascorso è stato molto anomalo perché ho visto, come non accadeva da tempo, un andirivieni di direttori sportivi e di tecnici validi( i nomi li sappiamo tutti) quindi mai e poi mai potrò perdonare il fatto che ce li siamo fatti sfuggire tutti sistematicamente per poi a giugno perdere allenatore e direttore sportivo e ritrovarci…… di nuovo da capo.
Come sempre da noi i tempi sono sbagliati e servono solo a paralizzarci.
Sarà un caso ,o forse no, chi lo sa?
Forza milan.
P.S. se nel recente passato ho avuto qualche confronto acceso con qualche utente chiedo scusa ma il finale di campionato è stato stressante.
Vi stimo tutti e vi leggo tutti.
Concordo sui dubbi per Giampaolo. Ma trovo errato che l'allenatore debba assumere anche le veci di speaker del Club: un conto è allenare, un altro conto è saper affrontare le conferenze stampa. Anche Gattuso non doveva esser sempre messo lì a spiegare, a subire, i giornalisti.
Giampaolo andrebbe protetto, lasciato in pace a lavorare. Ma se si creerà un grande entusiasmo, anche perchè siamo terribilmente affamati di vedere delle azioni decenti, lo scenario cambierà e dovrebbe essere più facile affrontare la stampa.